lunedì 14 maggio 2012

AMANDO SEMPRE E NONOSTANTE TUTTO

Rosa Bruno

Son tempi questi in cui ricorre la domanda: Perché?
 
Ci si chiede come si possa essere arrivati sin qui, come si sia arrivati a compromettere l'equilibrio planetario, come si sia potuto permettere che il potere divenisse elitario, rarefatto e così arrogante. Come mai l'essere umano non cambi mai, non evolva e ancor meno cambi e si evolva la qualità delle sue relazioni e dei suoi rapporti di forza.

Mille domande, sempre più ansiose, concitate, rabbiose. Che spesso danno luogo ad una sorta di sordo rancore, che brucerebbe e distruggerebbe tutto e tutti.
Le risposte poi rischiano di essere persino peggiori del male che vorrebbero curare. Spesso, la storia ce lo insegna; si è risposto alle sollecitazioni del destino e degli eventi con moti di rabbia... giustificati, sicuramente, dall'arroganza e dalla violenza  del potere, ma che hanno prodotto solo delle sostituzioni di personale nella stanza dei bottoni, senza modificare affatto, se non a parole, la sostanza dei rapporti che organizzano le gerarchie sociali. 


Eppure questa rabbia, e la conseguente volontà rivoluzionaria, erano ampiamente giustificate... come lo sono oggi; le intenzioni di partenza oneste, rette, eticamente alte, a tratti eroiche! Eppure... ci si è sempre trovati, alla fine, a stringere un pugno di mosche ed un gruppo di tristi personaggi, più astuti, più duri, più decisi e più bastardi dentro, si è impossessato del volante ed in nome  del popolo ha riprodotto il rapporto di potere di sempre.


Dove l'errore? Dove la parzialità, l'incompletezza della domanda, dell'esigenza che ha sotteso ed ancora sottende questa giustificata furia ed ansia di giustizia? Perché le mille rivolte anti-sistema hanno prodotto, degenerando, a loro volta sistemi oppressivi e, a volte, persino peggiori di quelli precedenti? Perché  l'essere umano ripete questa cosa terribile? 


Una delle possibili risposte sta nella cultura di fondo, troppo spesso comune, quasi sempre condivisa. Questa base comune non può che produrre modelli comuni, pensieri e visioni che al di là della differenza retorica, troppo spesso sono vergognosamente simili. C'è un motivo quindi per il quale la chiesa si è presa la briga attorno all'anno mille di impossessarsi e riscrivere, materialmente parola per parola, tutta la cultura del passato; filtrandola ed uniformandola ad un modello di potere che si è riprodotto per secoli ed ancora si riproduce. 

Così come c'è un motivo per il quale quasi tutti i personaggi che hanno interpretato la storia, da qualsiasi parte la si legga e la si guardi, sono di scuola ecclesiale o massonica (quindi ecclesiale). Essi erano consapevoli di un dato fondamentale cioè che senza un retroterra spirituale (in affermazione o in negazione, poco importa) non si produce alcun reale movimento della volontà collettiva. Questo dualismo, per cui gli opposti si supportano confermandosi vicendevolmente è il modello contro il quale si è infranta qualsiasi speranza di cambiamento reale.


La cultura dell'uomo fallibile, imperfetto, che purtroppo ha una natura rapace e predatoria, in eterno combattimento con la tentazione e che si libera solo tramite l'apporto dell'opportuna dose di preghiere, preci ed assoluzioni. Sovrapposto ad un illuminismo pseudo liberale che separa in modo del tutto formale le cose dello spirito da quelle del potere.


L'intervento del cambiamento quindi, per spostare realmente qualche cosa, dovrebbe intervenire sulle premesse! Sulle domande fondamentali! In quella sfera che normalmente i pragmatici liquidano immediatamente definendola area dell'utopia.


Una modificazione che non dia risposte in quell'area non è cambiamento...è altro!


Il potere si realizza in un rapporto individuale. Altrimenti sarebbe solo una conta di maggioranze, che non è affatto. Questo rapporto individuale deve essere modificato. E' lì che si deve intervenire. Sempre che si voglia davvero cambiare il mondo, ma se questo è vero, qual'è allora la chiave della ribellione? Se la contrapposizione degli opposti riproduce in eterno il modello attuale come affrancarsi?


Farò adesso una domanda che può far sorridere...sicuramente lo farà fare agli esperti di ogni cosa, ai maestri del Grande Nulla.


Perché siamo qui... Cosa dobbiamo imparare da questo cammino terreno? 


La risposta a questa domanda è correlata in modo molto importante  alla domanda precedente!
Dobbiamo imparare ad essere l'amore che ci ha originati, questa è la risposta che danno tutte le grandi correnti spirituali, religiose o meno che siano. 


Oggi più che mai si ribadisce che quasi tutte le risposte dallo spirito alla scienza stanno nell'intenzione positiva ed amorevole, nel gesto armonico, nell'adeguamento ritmico, nella ricomposizione amorevole, nella premessa positiva. 

Quindi se questo è vero a livello spirituale e quantico, perchè nelle cose della vita invece deve valere la contrapposizione, la competizione selvaggia, la rabbia, la furia, il muro contro muro?
Chi fa di tutto perché questa convinzione, che l'unica soluzione stia nello scontro si perpetui e permanga all'infinito? 

Chi si prepara, conoscendo benissimo gli esseri umani, a questo allestendo eserciti e strutture oppressive? 
Chi si aspetta e fomenta la rabbia, l'odio, la contrapposizione, come unica risposta ad ogni problematica? 

Però se questo è quello che il potere si aspetta non è anche quello che più gli conviene? 
Se le cose stanno così allora perché non cercare nell'amore l'unica risposta possibile? 
Perchè non privare il potere del suo giochino! 
Perché non destabilizzarli proprio privandoli di quella reazione inconsulta e prevedibile che è anche il loro supporto! Facendosi scivolare addosso le loro iniziative di controllo, negando loro il diritto ad attuarle, negando il loro modello duale!
Questo significa subire? Tutt'altro! Potrebbe  voler dire, al contrario, radicalizzare la propria distanza e differenza! Praticando, proponendo e pensando contro-potere, contro-cultura... tirandosi fuori dal sistema!
Negando  che questo sia il miglior mondo possibile, ma non contrapponendo il colpo su colpo! Anzi, lasciando proprio a loro tutti  colpi, ma negandogli la nostra partecipazione, bloccando il sistema per mancata complicità... Piano, piano, pezzo per pezzo! Senza urla, senza insulti senza bandiere e tifoserie, ma negandogli quotidianamente il diritto ad influenzarci a dirigere la nostra volontà, ma amando sempre e comunque, nonostante tutto, perché è per questo che siamo qui!

Namastè

33 commenti:

  1. Bellissimo post Rosa, anch'io credo che l'unico modo per un cambiamento sia proprio come hai detto, tirarsi fuori negando la partecipazione al sistema, questa è rivoluzione, tutte le altre strade sono peggiori e non portano a nulla. Sarebbe anche ora di finirla di alimentare uno stato fondato su menzogne e false illusioni, dobbiamo lasciarlo "morire" insieme ai suoi padroni se davvero vogliamo un futuro armonico...
    Ciao un abbraccio

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    1. Grazie kromm!
      Si, basterebbe privarli del nostro riconoscimento, persino come nemici. Disorientarli con l'amore e pietosamente lsciarli andare.
      Dobbiamo però avere il coraggio di praticare l'alterntiva di esserlo. Questa non è una scelta di comodo, la risposta con l'amore è una strada difficile.
      Un abbraccio anche a te!
      Namastè

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  2. Amare é una conquista non facile da raggiungere
    Come si può amare "amare sempre e comunque"Cristo
    l'ha potuto o chiunque abbia raggiunto la consapevolezza
    un grado di evoluzione notevolissimo-
    Amore é sintesi la chiave che apre ad altri scenari -L'amore é aintesi tendervi costantemente é il traguardo secondo me-
    Egill

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    1. Eppure, Egill, l'unica risposta possibile sta lì. Mi rendo conto che non è cosa semplice, tutt'altro, ma se non praticheremo quella strada nulla cambirà, ma soprattutto avremo sprecato anche questa occasione.
      Un abbraccio Egill.
      Namastè

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  3. Bellissimo articolo, mi sembrava vedere le tue emozioni trasparire dalle parole. Condivido il senso e ogni riferimento all'amore. Ma finalmente ho trovato qualcosa su cui non mi trovo d'accordo con te. A mio modesto parere hai dato troppa importanza alla Chiesa. Se è vero, ed è vero, che essa ha avuto fino al XVIII secolo un ruolo egemone e a tratti monopolistico nella gestione della cultura, è altrettanto vero che le cose fino a noi sono cambiate molto. Il ruolo della Chiesa, in quello che ormai mi sento di definire il MUC (Modello Culturale Unico), è oggi ancora importante, e in certe aree del pianeta è determinante, ma non è più egemone, soprattutto nelle aree del pianeta che contano di più. La Chiesa è stata costretta a legarsi al destino della politica e subisce anch'essa il condizionamento del sistema finanziario. Sto riflettendo proprio sul MUC in questo periodo, perchè vedo nel combatterlo la chiave per una possibile svolta. Avrai mie notizie :)

    Namastè

    V.

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    1. eheheh, mi spiace deluderti Vess :-)
      In realtà tocco l'argomento solo per spiegare un metodo ed un imprimatur, che viene abbondantemente adoperato dal nuovo ordine. E' vero oggi la chiesa non è ufficialmente egemone, ma è stata il precursore della metodologia e non solo, ha creato i presupposti perchè si arrivasse esattamente qui.
      Come vedi le nostre dostanze sono davvero e del tutto relative.
      Grazie per l'apprezzamento Vess, attendo tue notizie allora!
      Un abbraccio.
      Namastè

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    2. Vuoi dire che non siamo così distanti nemmeno questa volta? Beh ne sono solo felice :) Cmq scriverò presto sul mio blog qualcosa che prosegua la scia della "Liberazione culturale2. A presto.

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    3. Molto bene, a rileggerti presto caro amico! :))
      Namastè

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  4. Penso che l'essere umano di oggi subisca troppo spesso,quello che io chiamo "lavaggio del cervello"...la nostra vita è più simile a quella di una macchina che di un essere umano...Ci stiamo dimenticando di essere parte e figli della natura e ai nostri cari politici ,questo punto,fà comodo perchè possono sfruttarci come vogliono... (p.s. qualè il significato di "mamastè" ???) Carissimi Saluti...

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    1. Purtroppo hai ragione e dico purtroppo non perché mi dispiaccia darti ragione, ma perchè credo che anche tu non sia contenta di averla. Eppure il nostro compito terreno è quello di praticarle le strade dell'amore e dell'appartenenza al Tutto, perchè la pratica è l'unica risposta che abbia qualche senso. I nostri politici, ignoriamoli, togliendo loro il nostro appoggio e si dilegueranno...abbiamo già iniziato a farlo continuiamo.

      Namastè è un bellissimo saluto di origine indiana e nepalese... approfondire puoi cliccare sul banner in alto a sinistra del blog oppure direttamente QUI

      Un abbraccio.....e Namastè :)

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    2. Grazie Rosa... Namastè (questa volta lò scritto bene):) :) :)

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    3. Di nulla Giorgia cara! :))
      Namastè

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  5. Davvero interessante e ricco di spunti su cui riflettere...
    Vita lunga e prospera!

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  6. Gran bel post, condivido completamente dalla prima all'ultima riga eppure rimangono celate le risposte ad alcune semplici e poche cose.
    Quali sono i nostri obiettivi nella vita? Di cosa abbiamo bisogno per stare bene ogni giorno? Cosa è veramente importante? E cosa è realmente essenziale fare?
    Un caro saluto

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    1. Grazie Giuseppe, ho scritto quello che sento e che credo vero.
      Sono convinta che la qualità delle risposte dipenda sempre dalla qualità delle domande. Personalmente ho imparato ad ascoltarmi e ad ascoltare la mia guida interiore...delle risposte so che sono in divenire, che giungeranno a tempo debito, crescendo insieme alla mia consapevolezza, perchè l'importante, come si dice, è il viaggio più che la meta.
      Spero comuque di trovare sempre delle domande importanti da pormi, perchè in quello sta il grande segreto della vita.
      Un abbraccio, carissimo :)
      Namastè

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  7. praticare l'amore, l'altruismo vero, lavorare sulla volontà....cercare la propria libertà....hai scritto con una saggezza profonda cara Rosa! un abbraccio

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    1. Sei troppo buona! Non so se di saggezza si possa parlare...ne dubito! Ma di sicuro ho scritto quel che sento e credo.
      Ti ringrazio cara Lo e ti abbraccio forte!
      Namastè

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  8. Ciao Rosa, come ben sai apprezzo tantissimo i post scritti da te e questo lo condivido in pieno sia nelle domande che poni sia nell'"arma" che proponi.
    La mia "intuizione" mi fa condividere le teorie che indicano l'intervento "extra" terrestre nella nostra creazione e nella nostra "evoluzione" anche attuale (l'impronta dello schiavo è troppo forte) per cui la spiegazione a tante domande potrebbe avere una risposta: in fin dei conti alcuni animali come il maiale sono il frutto dell'intervento umano e fin che l'uomo mangerà carne il maiale non avrà altro scopo che quello di essere allevato per nutrirlo. Comunque ritengo che anche contro questi extra il vero amore che tu proponi possa essere la carta vincente (anche se arrivare al vero amore non è una cosa facile) ... però bisogna stare molto attenti a chi proclama l'amore perchè, per esempio, mi inquietano molto le parole d'amore della new age (derivate dalla scienza dello spirito della Blavaski and company) e della presunta federazione galattica, mi ricordano il pifferaio magico ... chi pratica il vero amore non ha bisogno di proclamarlo in continuazione. Si sussura che una volta eravano Tutto, eravano Uno.
    Namastè

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  9. Grazie sempre dell'apprezzamento.
    Anche io ho parecchie perplessità su alcuni propagandatori dell'amore universale, ma questo non toglie che esso rappresenti realmente la soluzione e la risposta. Sono anche convinta che nel potere esista sicuramente qualche cosa di inumano. Come tu dici, la matrice dello schiavo è troppo marcata.
    Ho colto anch'io alcuni sussurri sull'unità e convengo sul fatto che il vero amore incondizionato sia silenzioso e piuttosto defilato, sicuramente un scelta individuale che diventa collettiva per osmosi ed invade il mondo per la sua forza intrinseca, non certo per un accurato marketing.
    Un saluto e un abbraccio.
    Namastè

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  10. Mi sono permesso di postarlo, con un mio breve pensiero a te dedicato a pie di pagine, grande Rosa, un abbraccio

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    1. Grazie Dioniso, mi fa molto piacere!
      Ho lasciato un saluto anche da te :)
      Un abbraccio.
      Namastè

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  11. Dayton.Ciao Rosa ;Hai tutta la mia ENERGIA ,ti penso sempre .
    Ciao a presto .

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    1. Ciao Dayton, grazie!
      Un abbraccio da cuore a cuore :)
      Namastè

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  12. La dignità umana é un valore supremo!

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  13. Sì Adriano, sopra ogni cosa!
    Un abbraccio.
    Namastè

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  14. Difficile si, ma possibile!
    Ogni giorno dobbiamo essere la strada che porta all'UNO, e in quella strada saremo sempre di più ma in virtù delle diversità che si uniscono saremo anche sempre di meno, fino a diventare UNO. E gli uomini di potere prima o poi non potranno che fare altrettanto, dileguandosi e arricchendoci nello stesso tempo.
    Non voglio fare l'idealista però, la pratica non è così semplice... qualche serà fa guardavo una conferenza di Mauro Biglino in cui smonta scientificamente il significato della Bibbia che noi tutti conosciamo. Dallo stupore per quello che sentivo sono passato a ridermela di gusto per tutte le cavolate che l'uomo ha inventato per poter padroneggiare, e nelle quali ancora oggi crede.
    Ecco dove vorrei passasse la mia strada, in quello stato dell'essere per cui i potenti possono fare ciò che vogliono ed io me la rido, perché tutto questo in fondo non ha importanza ;)

    Namasté

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    1. Ma certo. è decisamente possibile.
      Ho visto anche io alcune conferenze tenute da Mauro Biglino, lo avevo anche postato ed in effetti è sconcertante...imbarazzante persino. Ci mette di fronte alle manipolazioni, alle credenze, alle libere ed arbitrarie interpretazioni, ad una verità che da "in divenire" si fa fissa ed univoca.
      E' un esempio piuttosto lampante di quanto ci viene raccontato, del cumulo di menzogne che sono poste a premessa del pensiero unico e dominante.
      Il tuo desiderio rispetto al passaggio della tua strada mi trova d'accordo...se vuoi ci troviamo lì ;)
      Un abbraccio EpiNeo.
      Namastè

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    2. Ok, allora il primo che trova l'indirizzo per quella strada lo posti sul blog! ;)

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  15. Ineccepibile! Concordo, grazie Rosa. :-)

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    1. Grazie a te caro Marcello... è un piacere leggerti anche qui! :)

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