venerdì 25 maggio 2012

Vi basta la possibilità di consumare merci per sopravvivere felici e contenti?

Vita civile a controllo militare


Altro che fantascienza, a parte l’avanzata ed ultra-tecnologica militarizzazione dello spazio a partire dagli anni Cinquanta,  i minus habens, i denigratori frustrati, i tuttologi a buon mercato ed i cialtroni che popolano il web (italiano), per non dire delle barbe finte al servizio di Governi e soprattutto di  multinazionali, dovrebbero studiare alcuni rapporti militari Usa, prima di aprir bocca e connettersi al cervello (sempre che ne abbiano uno con qualche neurone attivo). Il Pentagono - a cui fa comodo questa ignoranza diffusa in materia, un pò come alla chiesa cattolica nel Medioevo - ha affidato ad un pool di 11 generali ed ammiragli in pensione, un rapporto con la conclusione che “il riscaldamento globale della Terra costituisce una sfida per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti”. Ad esempio il 19 marzo 1997 all’università John Hopkins, ebbe luogo - con la sponsorizzazione dell’U.S. Air Force - un simposio intitolato “Advanced Weapon Instrumentation Technologies”.
In altri termini, Haarp (strumento di guerra, ormai obsoleto) dalla simulazione alla realtà. Nel marzo 2007 l’U.S. Army War College aveva tenuto un seminario di due giorni presso l’Istituto Triangle per gli studi sulla sicurezza dal titolo “Implicazioni del cambiamento climatico per la sicurezza nazionale”.
Nel rapporto si rileva tra l’altro, che l’oro blu sarà un problema cruciale, perché circa la metà dell’acqua potabile consumata quotidianamente dal 40 per cento della popolazione mondiale è ricavata dallo scioglimento estivo dei ghiacciai di montagna, che si stanno rapidamente esaurendo. Inoltre, il riscaldamento globale potrebbe destabilizzare gli Stati africani e asiatici più vulnerabili, innescando un’emigrazione di  massa verso i paesi più ricchi “e può agire da minaccioso fattore di aggravamento dell’instabilità di alcune regioni più instabili del mondo”. Uno scenario predisposto dal ministero britannico della Difesa e pubblicato dal Guardian, indica in 90 pagine, un rapporto che, oltre alla citata scesa competitiva della Cina e dell’India e ai mutamenti climatici e ambientali, prevede per il 2037: “Microchip impiantati direttamente nel cervello renderanno possibili a Stati, terroristi e gruppi criminali di avere informazioni in tempo reale e di muovere attacchi eludendo i controlli. Sul terreno sociale la distanza sempre tra i pochi super ricchi e il resto della popolazione, destinata a diventare sempre più povera e a vivere in periferie urbane sempre più disperate, porterà la classe media che ha accesso alla conoscenza e alla tecnologia a lottare per affermare i propri interessi e a combattere le diseguaglianze”. Il dottor John Dylan Haynes del Max Planck Institute, sostiene che “è possibile entrare nel cervello di una persona e anticiparne le mosse”. Non a caso, da un lustro sta compiendo esperimenti in proposito (vedi: le Monde del 7 maggio 2007). 
 
Disinformazione a tappeto - Il profitto della Corporation si è trasformato in un enorme potere economico, strutturalmente oligarchico ed in contrasto con il principio di legittimità che almeno formalmente regge le società occidentali, quello della sovranità popolare. In uno studio pubblicato dalla Kennedy School of Government (Harvard) si descrive come “ogni mese si tenga a Washington una riunione tra i rappresentanti dei principali media nazionali, del Governo, del Congresso e dei servizi segreti (Cia & Nsa), per determinare il margine di manovra sulle informazioni da pubblicare, cioè cosa e quanto”. La libertà di informazione è vitale per la democrazia rappresentativa. Se le guerre imperiali, pur a bassa intensità, la mettono in discussione, il termine consenso assume un significato diverso da quello abituale: sul piano internazionale è determinato dalla fora dell’impero, sul piano interno dalla sua reticenza. Come abbiamo già rilevato in altre occasioni, il nodo cruciale è il rapporto tra democrazia rappresentativa e potere militare (crescente) che si reggono su principi diversi: su libertà e controllo pubblico la prima; su disciplina e gerarchia il secondo. Il vittorioso generale Eisenhower, presidente uscente dopo 8 anni, lasciava la carica mettendo in guardia il popolo nord-americano dal “potere militare industriale”, che avrebbe potuto insidiare la democrazia, che poi è stata effettivamente incrinata. E’ in questa situazione che si collocano i rapporti tra potere politico e potere militare, tra governo visibile e governo invisibile. Le democrazie occidentali attualmente corrono il rischio di uno svuotamento che possa comportare un mantenimento solo apparente di forme democratiche. In questo clima i cretini che sproloquiano sulla rete sono sempre ben accetti e fanno comodo a chi detiene il potere reale. La libertà non è una conquistata data per sempre: si assottiglia per tutti e infine svanisce, se non apriremo gli occhi una volta per tutte. Vi basta la possibilità di consumare merci per sopravvivere felici e contenti?

6 commenti:

  1. L'umanità deve svegliarsi prima che sia tardi.
    Saluti a presto.

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    1. Sì dovrebbe! Ma l'impressione e tutt'altra purtroppo.
      Un abbraccio Cavaliere
      Namastè

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  2. Mi limito ad osservare che, quand'anche fosse riconosciuta la gravita' delle conseguenze del riscaldamento globale, una risposta adattiva sarebbe senz'altro preferibile ad una pianificazione problematica e probabilmente fallimentare. Lannes sembra poi non molto tenero con chi tra mille fatiche ricerca la verita' esprimendosi talvolta con qualche errore. Non hanno bisogno di rimproveri coloro che in buonafede seguono un faticoso cammino alla ricerca della verita' anche se la loro strada e i loro interventi possono essere cosparsi di errori. Senza contare che Lannes parla poi solo per "sentito dire"...

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    1. Non sono così convinta che l'adattamento umano abbia la possibilità di superare il riscaldamento e se anche potesse non credo affatto che sarebbe indolore...e forse questo adattamento con grande perdita di popolazione rientra proprio nei progetti elitari.
      Lannes ti dirò, non mi pare che pali per sentito dire, ma che esponga il sentire di molti, in modo preciso e circostanziato. Credo inoltre si rivolga agli esperti d'ogni cosa ed ai disinformatori piuttosto che agli onesti in cerca di verità.
      Buona serata.
      Namastè

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  3. Credo che Lannes faccia bene a far girare queste informazioni. Spetta a noi verificare le fonti se lui non lo fa fino in fondo, del resto nessuno è perfetto, nemmeno lui. Ricordo, comunque, un articolo di anni fa, non saprei proprio dire di quanti ma sono più di 10 di sicuro, in cui venne pubblicato sul web un file, tra i tanti che erano stati crakkati al FBI, che parlava proprio di una attenzione strategica verso i cambiamenti climatici e le risorse idrogeologiche nel futuro prossimo. Me lo ricordo bene perchè ne parlai persino con il mio vecchio padre il quale mi guardò perplesso e fece le sue battute sarcastiche su internèt (con l'accento sulla e). Ma il mio vecchio è un buon diavolo :) Tornando all'articolo, di là dalle sue specificità, è indubbio che il potere lobbistico delle industrie militari sia enorme e non solo negli USA. E' altrettanto vero, secondo me, che la tecnologia nasca per lo più a scopi militari e solo successivamente venga sviluppata per essere commercializzata. Insomma non è una cosa da sottovalutare. Vale la pena di tenere gli occhi aperti.

    V.

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    1. Un intervento "equilibrato", grazie Vess. Questo tipo di informazioni e notizie hanno sempre il limite di essere "fuori dal sistema" e quindi di subire ostacoli e "derisione"al di là di ogni limite. Sono d'accordo comunque che esse vadano date, anche quando "confuse" o di difficile metabolizzazione. E' dimostrabile dall'esperienza ed anche da numerosi precedenti come il primissimo sistema che la "disinformazione" adotta, per addomesticare queste fughe di verità sul sistema di controllo e di dominio, sia la discussione sulla validità delle fonti e sulla credibilità dell'espositore...per poi ricorrere, quando serva, anche alla calunnia ed alle denunce penali, quando non peggio. Hanno numerosissimi segreti, noi conosciamo davvero solamente un minimo della superficie visibile; anche l'uso in guerra di queste armi viene opportunamente secretato. Quello che noi vediamo è la punta dell'iceberg. Moltissimo si svolge lontano dalla luce della ribalta. Rispetto ad HAARP, per quello che se ne sa, è da tempo che essi possiedono questa "tecnologia", non rappresenta affatto una novità. E' vero, quasi sempre gli adeguamenti tecnologici nascono da "studi militari", ma in questo caso Nikola Tesla aveva studiato questa branca della scienza per la pace...e per l'indipendenza energetica...ed è stata prostituita ad usi unicamente militari.
      Buona serata, un abbraccio.
      Namastè

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