mercoledì 28 settembre 2011

In principio furono i blog. Poi il silenzio

L'uomo che sogna i tuoi risparmi in fumo

di Pino Cabras - Megachip

Una bella faccia italo-persiana, un accento americano, un candore cinico, una fama-lampo che esplode sulle ali della crisi e della fame di risposte. Molti di voi avranno già incrociato sul web Alessio Rastani, il “trader” che ha scandalizzato in diretta, fino ad annichilirli, i giornalisti della BBC. «Sono un trader, a noi non importa salvare l'economia, a noi importa trarre profitto, personalmente io ho sognato questo momento per tre anni e davvero desidero che ci sia un'altra recessione». E noi provinciali stiamo qui a offenderci per Terry De Niccolò, la escort del Caimandrillo che fa l’apologia del vendere la madre per denaro, «e chi è racchia resti a casa», naturalmente.

lunedì 26 settembre 2011

Ci risiamo: È tornato "l'ammazza blog"


 Vi prego di unirci e condividere il passaparola. In questa settimana entra in Parlamento il DDL sulle intercettazioni; un grave pericolo per la libertà del nostro Paese...............

continua su: Web sul blog

martedì 20 settembre 2011

Il Buon Consumatore

Eliotropo si prende una pausa (più o meno lunga non so, forse definitiva)  per sopraggiunta stanchezza della sottoscritta.
Stanca soprattutto di vedere ovunque masse di automi obbedienti che non si guardano attorno, che non si pongono domande perchè "va tutto bene così" 
Orgogliosi e felici di essere pecore che alimentano il sistema! 
[ Basterebbe fermarlo, il motore ]

 Produci, consuma, crepa! Ma quanto vale una vita?

Buona fortuna a tutti a presto.
Namastè


lunedì 19 settembre 2011

La Palestina deve avere uno Stato indipendente: è l'unica garanzia per raggiungere la pace

fonte Tiscali

Nascerà lo Stato palestinese? Dopo sessant’anni di guerre, di conflitti a bassa ed alta intensità, attentati, ripercussioni, rappresaglie, occupazioni militari, negoziati falliti, accordi disattesi, vedrà la luce uno stato palestinese? Un concreto passo avanti verrà mosso tra qualche giorno (il 23 settembre) da Abu Mazen quando chiederà per la Palestina lo status di «194° Stato membro delle Nazioni Unite», limitato dai confini del 4 giugno 1967 (compresi i territori occupati) e con Gerusalemme Est come capitale.

Nascerà dunque finalmente uno stato palestinese? La richiesta che Abu Mazen presenterà a Ban Kin-moon da sola non basterà, anche se sono già 126 i Paesi che hanno riconosciuto la Palestina: sarebbero in tutto 140 pronti ad accettare la richiesta all’Assemblea Generale dell’Onu, dove occorre la maggioranza di due terzi per entrare come Stato osservatore. Tra questi non ci sarà l’Italia.

Bolivia: Indios in marcia in difesa della Terra Madre

foto: frontierenews
Andrea Dalla Palma

Cinquecento chilometri, a piedi, da Trinidad, capitale del dipartimento del Beni, a La Paz, capitale dello stato boliviano. Il tutto in un mese. Vi partecipano i Moxeno, gli Yuracare, i Chiman, gli Aymara ed i Quechua assieme. Sono le tribù ancestrali che abitano, da secoli, le rigogliose foreste vergini del parco nazionale del Tipnis (letteralmente: Territorio Indigena y Parque Nacional Isiboro Segure, la più grande riserva naturale dell’intera Bolivia) e le zone limitrofe, praticando la caccia, la pesca e l’agricoltura.
Scopo della marcia, che si protrae senza sosta dallo scorso 15 di agosto, è la ferma opposizione alla costruzione della mega autostrada di 366 chilometri che, come uno squarcio, attraverserà un lungo tratto di foresta nella zona tra Cochabamba e San Ignazio di Moxos. Un vero è proprio oggetto della discordia, che la protesta Indios era già riuscito a fermare l’anno scorso ma che oggi si trova in cima all’agenda politica del governo del Presidente Evo Morales.

sabato 17 settembre 2011

Consapevolezza?

Rosa Bruno


Sarebbe molto più semplice non conoscere, non rendersi conto.

Reagire, semplicemente agli avvenimenti che ci accadono, nel momento in cui accadono. Conservando quello stupore per le cose che alla fine salva la vita.

Rendendola più leggera.

Non intuire il senso e le intenzioni che stanno dietro agli accadimenti ci consegnerebbe un mondo forse più accettabile, di cui scopriremmo le eventuali brutture solo all'ultimo momento, quando e se accadessero proprio a noi.

Ammesso che incrociassero la nostra strada.

In fondo è il modo in cui accetta di vivere la stragrande maggioranza delle persone...non sapendo o forse fingendo di non sapere, quali siano le “regole del gioco”.


Forse è per questo che spesso le “Cassandre” finiscono bruciate proprio da quelli che vorrebbero mettere in guardia, da coloro che amano, perchè la gente non vuole sapere, ha quasi paura di pensare, di rendersi conto.

Facendolo, acquisendo coscienza diverrebbe impossibile, come lo è per “Cassandra”, ignorare l'evidenza delle trappole, fare finta che i pacchiani specchi per catturare le allodole che li circondano non esistano. Perchè essi sono lì evidentissimi, ripetitivi, sempre uguali a se stessi, evolvono le loro tecnologie ma la sostanza resta la medesima.

Osho

L'uomo continua a fare la stessa cosa.
 
Se sei addormentato, se sei inconscio, inconsapevole, non puoi osservare, non puoi accorgerti che c'è un'altra trappola e un'altra ancora, che di nuovo stai per commettere un altro errore, un altro sbaglio, che stai di nuovo inciampando.
 
Forse la situazione è un po' diversa perchè nella vita niente è mai precisamente identico, ma migliaia di volte cadi e ancora non impari l'unica cosa che valga la pena imparare.
Impari ogni genere di cosa nella vita, meno l'unica cosa che ti può trasformare e questa è l'arte della consapevolezza.
          
Soshin rimase con lo sguardo sospeso per un attimo, ponderando le  sorprendenti parole del Maestro.
Il Maestro disse: "Se vuoi vedere, fallo tutto in una volta. Se inizi a pensare, ti sfuggirà".

Queste sono parole incredibilmente significative:
"Se vuoi vedere, fallo tutto in una volta. Se inizi a pensare, ti sfuggirà".

Infatti pensare è solo un modo di lasciarsi sfuggire le cose.
Quando ascolti la verità, coglila immediatamente, non dire: "Ci penserò", non prendere appunti così "Poi a casa ci penso su". Te la stai lasciando sfuggire.

Osho

Tratto da: "Il sussurro della sorgente interiore"- Bompiani

venerdì 16 settembre 2011

Marea nera bis nel Golfo del Messico, perfino gli arabi sono preoccupati

Maria Ferdinanda Piva

La marea nera bis del Golfo del Messico prosegue, ed è davvero una cosa ben strana: se ne preoccupano infatti gli arabi di Al Jazeera, ma non gli americani.
I media statunitensi, dopo un’iniziale moderatissima attenzione, non degnano più gli eventi di un’occhiata. Le autorità statunitensi – e qui si sfiora il comico – dicono di non aver notato nulla, ma proprio nulla, durante i sorvoli sull’area.
Le associazioni di volontariato continuano a fornire ulteriori documentazioni dell’abbondante petrolio nella zona del pozzo Bp Macondo, che un anno fa ne vomitò 5 milioni di barili, la peggior catastrofe del genere nella storia industriale. Le uniche analisi finora effettuate (a cura dei giornalisti, appunto) hanno evidenziato che il greggio è fresco e corrisponde esattamente a quello di Macondo.

Usa, inchiesta federale: 'Scelte Bp alla base dell'incidente nel Golfo del Messico'

Responsabili anche Transocean e Halliburton, compagnie a cui l'azienda petrolifera aveva concesso appalti
Le decisioni della compagnia petrolifera British Petroleum per risparmiare tempo e soldi nella costruzione della Deepwater Horizon, hanno contribuito alle cause dell'incidente del 20 aprile 2010 nel Golfo del Messico.
E' quanto denuncia il rapporto dell'inchiesta federale, andata avanti 16 mesi, sull'esplosione della piattaforma che provocò la morte di 11 operai e il disastro ambientale delle coste di alcuni stati americani. La responsabilità va anche alle aziende a cui la Bp aveva appaltato alcuni servizi, come la Transocean, che possedeva la piattaforma, e la Halliburton, che aveva realizzato i lavori di cementificazione del pozzo petrolifero.
Stando alle testimonianze degli operai sopravvissuti, nelle ore precedenti l'incidente i responsabili della piattaforma hanno ignorato una serie di segnali che avrebbero dovuto far scattare l'allarme. 

http://it.peacereporter.net/articolo/30489/Usa%2C+inchiesta+federale%3A+%27Scelte+Bp+alla+base+dell%27incidente+nel+Golfo+del+Messico%27

Palestina, il giorno più lungo

Christian Elia
Il 20 settembre l'Assemblea Onu discute dell'indipendenza per i palestinesi
Anche se ostenta freddezza, nel migliore dei casi, o irritazione, Israele il 20 settembre ci sarà. A rappresentarla, come nelle grandi occasioni, sarà lo stesso premier Benyamin Netanyahu. L'Assemblea Generale dell'Onu si aprirà a New York e il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese Abu Mazen (Mahmud Abbas) formalizzerà la richiesta di riconoscimento e ammissione di uno Stato di Palestina.
Il simbolo della campagna palestinese, supportata da organizzazioni non governative e da attivisti di tutto il mondo, è una sedia. Sarebbe quel seggio all'Onu che è molto più di un oggetto di arredamento; il simbolo non dell'esistenza in vita di un'identità, ma di un diritto a viverla liberamente. I Palestinesi attendono questo momento dal 1948, quando venne proclamata l'indipendenza d'Israele. Da allora guerra, nel 1948, nel 1956, nel 1967, nel 1972. E ancora due intifada, un'occupazione, milioni di profughi, centinaia di migliaia di morti, un muro di pietra. Nessuno può credere davvero che basti una piccola sedia per riposarsi, per asciugare le lacrime e dimenticare tutto questo dolore.

giovedì 15 settembre 2011

L'acqua? È di tutti, ma non dei palestinesi

Guglielmo Ragozzino

All'origine della disputa tra israeliani e palestinesi per l'acqua sono due concezioni antiche che gli antropologi riassumono così: per gli uni l'acqua è, in sostanza, pioggia che in fin dei conti appartiene al proprietario della terra sulla quale è caduta. Per gli altri l'acqua appartiene a dio e perciò nessuno può appropriarsene; e tutti possono usarla, nei limiti del possibile. Giorgio Cancelliere che riassume così, garbatamente, un ponderoso studio universitario, ha anche preparato un materiale che accompagna la Carovana dell'acqua, (organizzata dal Comitato italiano per un Contratto Mondiale sull'Acqua) venuta dall'Italia per rivendicare l'acqua come diritto umano, conoscere un'altra storia di sete perenne, portare solidarietà attiva ai palestinesi e promettere l'attenzione e l'aiuto che possono derivare da decine di milioni di voti referendari per l'acqua pubblica, l'acqua di tutti. Luisa Morgantini, che combatte da decenni per i diritti delle donne e per la pace nella giustizia, ha dal canto suo organizzato molti percorsi di apprendimento rapido, per vedere i posti - il deserto e gli alberi - e per fare incontri con esperti del settore, responsabili dei servizi idrici, uomini e donne comuni. Difficile vivere con poca acqua e ancora più difficile se e quando la scarsità è né più né meno di un'arma che serve a toglierti la terra e a cacciarti via dalla tua casa.

mercoledì 14 settembre 2011

Crisi alimentare. Il 50% della produzione di cereali fino al 2016 già acquistato da multinazionali

fonte: Blogeko
Maria Ferdinanda Piva

Il cibo è come l’acqua: un diritto fondamentale dell’uomo, e non una merce. Dall’inizio dell’anno i prezzi dei generi alimentari sono inchiodati vicino ai massimi storici, a causa dei cambiamenti climatici che si ripercuotono sui raccolti e dei biocarburanti, con conseguenze pesantissime sia sui poveri del mondo sia sulla stabilità sociale.
  In questo quadro si inserisce un elemento importante di cui ho sentito parlare pochissimo: il 50% della produzione cerealicola mondiale dei prossimi 5 anni è già stato acquistato dalle multinazionali del commercio alimentare alla borsa agricola di Chicago.
Queste società sono così in condizione di manipolare il prezzo del cibo fino al 2016. E secondo voi, lo faranno con intenti filantropici?

martedì 13 settembre 2011

LA STRATEGIA DELLA MONSANTO SUL COTONE PER FARCI VESTIRE LEGGERI


DI APRIL DAVILA
ourworld.unu.edu

Dalle cuciture dei nostri calzini per coprire le dita dei piedi all'orlo delle scollature dei nostri abiti, gli americani da soli consumano il 25% del cotone mondiale, per lo più nel settore dell’abbigliamento e degli arredi per la casa. Le persone restano spesso sorprese nell’apprendere che il più grande fornitore al mondo di semi di cotone (l’80-90% della quota di mercato in alcuni paesi produttori di cotone) è una società in genere creduta essere concentrata con le proprie attività nel settore delle scorte alimentari. la maggior parte della gente non pensa alla Monsanto quando indossa i pantaloni al mattino.

Soldi cinesi e debito italiano: i mercati non ci credono

Gabriele Battaglia

Pechino potrebbe comprare titoli di Stato per puntare alle imprese strategiche. Ma forse non basterebbe lo stesso

"No" per la borsa, "ni" per l'economia reale. Se i mercati non credono che la Cina potrebbe salvare l'Italia dal default, si ipotizza tuttavia che l'appetibilità di alcuni nostri asset strategici potrebbe indurre il Dragone ad aprire i cordoni della borsa. È stato il Financial Times a dare la notizia di un primo abboccamento tra il ministro dell'Economia, Tremonti - l'uomo che in passato aveva lanciato il grido d'allarme contro lo "spauracchio Cina" - e il presidente della China Investment Corporation (Cic), Lou Jiwei. La Cic, ricordiamolo, è il principale fondo sovrano cinese. Nata nel 2007 e foraggiata con l'immensa liquidità cinese dovuta al surplus commerciale, ha attualmente un patrimonio di oltre 400 miliardi di dollari. È il portafoglio del Dragone e la longa manus di Pechino nell'acquisto di partecipazioni all'estero.

Bufala o no?
Cominciamo dai mercati.

Osho

"Non sono un messia e non sono un missionario. 

E non sono qui per fondare una chiesa o per dare al mondo una dottrina, una nuova religione, no. Il mio lavoro è completamente diverso: una nuova consapevolezza, non una nuova religione, una nuova coscienza, non una nuova dottrina. 

Basta con le dottrine e basta con le religioni! L'uomo ha bisogno di una nuova consapevolezza. 

E l'unico modo di apportare consapevolezza è quello di continuare a scalpellare da tutti i lati in modo che a poco a poco pezzi e bocconi della tua mente inizino a cadere. 

Dentro di te è nascosta la statua di un buddha. 
In questo momento sei una roccia. 

Se continui a scalpellare, a tagliare via da te dei pezzi, a poco a poco apparirà il buddha."

Osho

Ma il nucleare non era sicuro?


L’ennesimo incidente nucleare, dedicato a tutti quelli che sostengono la sua sicurezza e compatibilità con le popolazioni.
Questa volta l’incidente è avvenuto in Francia, dovuto ad una esplosione nel forno di un sito di stoccaggio di rifiuti radioattivi di Marcoule, nella regione del Gard. Il bilancio è di un morto e quattro feriti di cui uno “molto grave”. Secondo un portavoce dell’ente nazionale per l’energia elettrica si tratta di un incidente industriale e non di un incidente nucleare.
Comunque di cose, il nucleare risulta un metodo di produzione di energia che, nel corso degli anni, ha visto molti problemi, sia per la tecnologia che per l’usura degli impianti di produzione. Secondo Giuseppe Onufrio – fisico ex Enea e direttore di Greenpeace – dei 143 reattori nucleari, sparsi in Europa, oltre la metà (per la precisione 87), sono altamente pericolosi, perchè costruiti in zone non adatte, oppure perchè costruiti con materiali non idonei, oppure ancora con importanti difetti strutturali.

lunedì 12 settembre 2011

FRANCIA, INCIDENTE IN CENTRALE NUCLEARE: UN MORTO E TRE FERITI

PeaceReporter

È di un morto e tre feriti il bilancio dell'esplosione avvenuta nella centrale nucleare di Marcoule, 257 chilometri da Torino. La notizia è stata confermata dalla prefettura e dai vigili del fuoco.
L'esplosione è partita probabilmente da una fornace, all'interno di in un sito di stoccaggio di materiale radioattivo di una sussidiaria della società elettrica francese, Edf. Non si registrano fughe di sostanze tossiche.

http://it.peacereporter.net/articolo/30404/%2B%2B%2B+FRANCIA%2C+INCIDENTE+IN+CENTRALE+NUCLEARE%3A+UN+MORTO+E+TRE+FERITI%2B%2B%2B

Achtung Euro

Nicola Sessa
 
Angela Merkel rimane l'ultima paladina di Germania, chiave di volta del progetto Europa, a difesa della moneta e della politica unica europea
 
Le dimissioni di Jurgen Stark dalla Banca Centrale Europea (Bce) possono avere certamente diverse letture. Cominciamo col dire che nessuno crede alle motivazioni personali avanzate da Stark nel documento inviato al presidente Jean-Claude Trichet: l'influente membro tedesco, che di fatto ha ricoperto il ruolo di capo economico, è noto per la sua intransigenza sul controllo del prezzi - scuola Bundesbank - e per la sua strenua resistenza all'acquisto di titoli italiani, spagnoli e greci. Stark, assistenzialista non lo è mai stato.
Il suo addio, con tre anni di anticipo rispetto alla scadenza naturale, ha dato un affondo alle borse e soprattutto ha tramortito l'euro che è tornato in un sol colpo ai livelli registrati a febbraio nei confronti del dollaro. Gli investitori leggono l'addio di Stark come una grave spaccatura all'interno della Bce: obbligatorio dunque diffidare dei mercati europei e della stabilità della moneta unica.

La crisi va veloce

fonte Megachip
di Marino Badiale e Fabrizio Tringali 

La crisi finanziaria italiana, e più in generale i problemi finanziari ed economici dell'area euro, ci incalzano con continui mutamenti della situazione. Siamo ormai costantemente incollati alle notizie sugli andamenti degli indici di borsa e dello spread fra Btp e Bund tedeschi. In questa situazione ci sembra opportuno proporre al lettore alcune considerazioni utili a decifrare il quadro in continuo movimento che ci troviamo di fronte. In primo luogo, appare davvero assordante il coro unanime sulla necessità della crescita. Governo, Presidente della Repubblica, maggioranza e opposizione, BCE e FMI, sindacati e Confindustria, giornali e televisioni ripetono in continuazione che il vero grande obiettivo è la crescita.
Chi critica la manovra lo fa perché ritiene che in essa non vi siano sufficienti misure per la crescita. Chi la difende argomenta che invece i provvedimenti che favoriscono la crescita ci sono.
Già questo fatto dovrebbe essere sufficiente a farci guardare con sospetto alla “crescita”. Sappiamo infatti che è sempre bene diffidare delle parole d'ordine della casta, soprattutto quando vengono pronunciate in modo bi-partisan.

sabato 10 settembre 2011

Silvano Agosti: "il Denaro"

Scie nel cielo – intervista radiofonica del 2008

fonte: AltraInformazione

-Trascrizione della prima intervista radiofonica-
 Christina Hollenweger, 59enne di Zurigo,  responsabile marketing e portavoce della Singapore Airlines, lavora da 40 anni nel settore del trasporto aereo. Da sempre è stata affascinata dal cielo. Da qualche tempo l’osserva e vede delle stranezze.

Trasmissione del 15/08/2008 — Ancora Chemtrails

Già da bambina ho fatto sempre domande. Dei cinque fratelli io non ero solo la più grande, ma anche la più curiosa. Da adolescente potevo partecipare agli scavi archeologici in Francia e nel Nord Africa. Ho sognato di studiare archeologia. Viaggiare in paesi sconosciuti, ricercare – questo deve essere eccitante, pensavo. Un’arte non redditizia, disse mio padre. Forse aveva anche ragione. Ma la mia passione per le grandi domande è rimasto indomito – fino ad oggi: Da dove veniamo? Dove stiamo andando? Che cos’è l’uomo?
Dopo il liceo, ho iniziato a studiare filosofia in Francia. E mi sono trovata nel bel mezzo del movimento del ‘68. Daniel Cohn Bendit era lì, ho preso parte alla discussione. Fino a quando mio padre mi vide in TV ad una dimostrazione. "Io questo non lo finanzio", reclamavo.
Fine del gioco.
Ho iniziato a lavorare nel settore aereo: in un primo momento alla British Airways e da 24 anni alla Singapore Airlines.

venerdì 9 settembre 2011

LA DIFFERENZA FRA RIVOLTA E RIVOLUZIONE...C'E' E SI VEDE

di Giandiego Marigo
 
C'è un enorme differenza fra Rivolta e Rivoluzione, pur senza scomodare le acquisizioni bolsceviche sul termine e sulla differenza, che pure hanno avuto, ed hanno più che qualche cosa da dire in proposito.
Una rivolta è un moto più o meno spontaneo che in genere si incanala ora su questo obbiettivo ora su quello, a volte invece su nessuno, girando intorno a sé stessa infuriata e feroce come un cane che cerca la propria coda, senza una connotazione precisa, legata ad un rabbia non meglio identificata...ed arde di fuoco vivissimo, pericoloso e violento, ma breve e tutto sommato privo di molto costrutto.
Quasi sempre utile al potere per inasprire controllo e repressione.
Se chiedete a qualsiasi vostro amichetto un po' comunista cosa sia una rivoluzione, bhè ascoltandolo, al di là della possibilissima retorica, coglierete certamente la differenza.
La rivoluzione è atto cosciente, direzionale, preciso, organizzato e non necessariamente violento. Quanto meno nel suo concetto più esteso e moderno.

giovedì 8 settembre 2011

UBS: IL COLLASSO DELL’EURO POTREBBE PORTARE ALLA LEGGE MARZIALE E ALLA GUERRA CIVILE


DI PAUL JOSEPH WATSON
Prison Planet

Con una vena simile a quella con cui Hank Paulson ha minacciato la legge marziale nelle strade degli Stati Uniti se il bailout non fosse riuscito a passare, le maggiori banche come UBS stanno ora mettendo in allarme per un “governo autoritario o militare” e la “guerra civile” in un tentativo di allontanare per la paura gli stati membri dall’abbandonare l’euro.
È una trama trasparente progettata per creare un pretesto per dar modo all’Unione Europea di realizzare una politica economica comune in tutti gli stati membri, un qualcosa che il Primo Ministro britannico David Cameron sta sostenendo apertamente. 
In un documento della UBS Investment Research, la banca svizzera avverte che se gli stati membri dovessero iniziare a disertare l’euro provocando il collasso della divisa unica, potrebbe istaurarsi una “qualche forma di governo autoritario o militare, o una guerra civile”.

Stati Uniti, i profitti delle multinazionali 'civili' grazie al mercato della guerra

da PeaceReporter

Dopo l'11 settembre aumentano i contratti multimilionari del dipartimento della Difesa Usa con alcune famose multinazionali tra cui Pepsi, FedEx, Bp
 
Ogni anno gli Stati Uniti investono miliardi di dollari in appalti con grandi compagnie militari private tra cui la Lockheed Martin, la Boeing e la Northrop Grumman. Le truppe americane in missione all'estero, però, non hanno bisogno solo di rifornimenti militari e sempre più nel mercato della guerra si inseriscono grandi corporation 'civili', che si aggiudicano grosse fette della spesa militare americana.
La compagnia petrolifera Bp ha firmato nel 2001 un contratto da 357 milioni di dollari con il Dipartimento della Difesa statunitense. Lo scorso anno il valore del contratto è salito a 1 miliardo, aumento comprensibile se si considera che, come sottolinea la rivista Foreign policy, i militari americani in Afghanistan bruciano 22 galloni di carburante al giorno per soldato.

mercoledì 7 settembre 2011

I FARMACI PRESCRITTI PER L’ADHD SONO MOLECOLARMENTE SIMILI ALLE DROGHE DI STRADA


DI DAVID NOBLE
End The Lie

Immaginate che ci sia un complotto per avvelenare l’umanità attraverso il cibo, l’acqua e le medicine che i nostri dottori sono così vogliosi di farci prendere. Immaginate se il governo fosse in questo complotto e i media mainstream fossero usati per convincerci che questi veleni siano davvero una cosa buona. Cosa succederebbe se la maggioranza di noi volesse iniziare a prendere questi veleni? 
Sfortunatamente non è qualcosa che viene da un romanzo, ma sta avvenendo proprio ora. Molti di noi stanno inconsapevolmente avvelenando non solo sé stesse ma anche i nostri bambini e le persone a noi care. Ci sono sostanze chimiche messe nei nostri cibi, nell’acqua e nelle medicine che non ci dovrebbero essere.
Con l’ADHD (la sindrome da deficit di attenzione e iperattività), il cancro, le malattie di cuore, le allergie e l’Alzheimer tutti in aumento a un tasso allarmante, ci vari segnali di pericolo che stia succedendo qualcosa di sbagliato.

La vita emotiva degli animali da fattoria

martedì 6 settembre 2011

Osho

 
"Non sto facendo nulla per te perché pensare di fare qualcosa per qualcuno è anch'essa una forma di egoismo. 

Sta solo accadendo." 

Osho

Farmaco antifame Mediator: 300 denunce per truffa aggravata


Entro la fine di settembre l'Associazione in difesa delle vittime del farmaco Mediator (Avim) intende depositare circa 300 denunce per  truffa aggravata contro la casa farmaceutica Servier.

L'Avim, ha spiegato il suo presidente Dominique Michel Courtois, accusa i laboratori Servier di aver mentito sulle caratteristiche del medicinale, presentato come antidiabetico ma venduto ugualmente come farmaco antifame.

Oggi due grandi quotidiani francesi hanno rivelato che due ricercatori della Servier quest'estate avrebbero spiegato ai giudici che il Mediator presentava le caratteristiche di un antifame più che di un antidiabetico, e che queste peculiarità sarebbero state dissimulate di proposito per non compromettere il mercato dei diabetici.

La mucca che pianse!

letto su  La vera bestia

Il seguente articolo è comparso in un giornale cinese e poi su un giornale macedone: 

"Per un mattatoio di Hong Kong, era una giornata abbastanza normale, finché una mucca che stava per essere macellata cadde in ginocchio e cominciò a piangere!" 
La gente pensa che gli animali non piangano, ma questo animale stava piangendo come un bambino "- ha detto Billy Fong ai giornalisti di Hong Kong. "Attorno c’erano dieci uomini che traggono il proprio sostentamento attraverso la macellazione degli animali. E dai loro occhi, le lacrime cominciarono a fluire. La gente era talmente toccata da decidere di acquistare la mucca. Successivamente tale mucca fu donata ad un tempio buddista, dove poté il vivere il resto della sua vita in pace ".

Questa storia della mucca che piange ebbe inizio quando questo grosso animale veniva trasportato verso il macello. Quando si avvicinarono al macello, improvvisamente l'animale cadde a terra, sulle sue zampe anteriori. Poi, le sue lacrime iniziarono a fluire.

lunedì 5 settembre 2011

E adesso chip anche sui coleotteri?

L'essere umano non ha limiti nella sua corsa alla follia ed alla deformazione della natura...e questo a volte (lo so, sono ripetitiva e logorroica ) mi crea una sorta di sconforto.
Noi siamo dannosi, noi pieghiamo Gaia ai nostri voleri, noi la usiamo per le nostre guerre, perchè non abbiamo rispetto nè di lei...ed ancor meno di noi stessi.
Chiamiamo la nostra "magia nera" tecnologia, informatica, cibernetica, nanotecnologia...troviamo molti nomi ma è l'intento, l'intenzione che non cambia mai.
Controllo e potere, sempre il medesimo fine...sempre il medesimo obbiettivo...potere e controllo.
Ma che mondo ci siamo costruiti? Alla fine persino Orwell sembra un inguaribile ottimista! Controllo mentale a distanza, uso degli insetti a fini spionistici, pelle sintetica contenente microchip. Non sono dietrologie malate, non è fantascienza ma realtà e sopra a tutto il controllo.
Vantiamo tronfi, una scienza che usiamo solo per la guerra, mentre ne ignoriamo e ne tralasciamo gli sviluppi che ci porterebbero davvero più vicini alla comprensione del tutto. Noi non abbiamo saggezza, non abbiamo compassione....Arriveremo dunque a dover diffidare di un moscone? 
Mentre la scatola dell'inganno ci parla del desiderio di privacy degli imperatori che non sopportano di essere intercettati, quegli stessi che poi preparano per noi un controllo ben più crudele, che approfitta della natura stessa per sottometterci, Si comincerà con coleotteri cyborg e poi dove finirà? Che mondo dovremmo aspettarci di fronte a tante "cattive intenzioni"? 

Namastè
Rosa
__________________________________________________________________________________
Stati Uniti, dipartimento difesa progetta chip per controllare coleotteri


Gli insetti verrebbero impiegati in operazioni militari di esplorazione o nelle operazioni di soccorso

L'agenzia del Dipartimento per la difesa statunitense (Darpa) sta progettando un programma che permetterebbe di controllare a distanza i coleotteri.
I ricercatori stanno studiando come inserire sugli insetti dei sensori piezoelettrici che permetterebbero di utilizzare l'energia liberata dallo sbattimento delle ali per controllare i movimenti degli insetti stessi. I sensori piezoelettrici permettono infatti di convertire la pressione in elettricità.

TECNOLOGIA PROIBITA


DI ANDREA GIOTTI
Postato da Jad

L'argomento del controllo mentale di singoli individui da parte di non meglio precisate agenzie è spesso oggetto di scetticismo da parte del grande pubblico, in quanto la scienza ufficiale non contempla che tecniche di manipolazione assai limitate come ipnosi, messaggi subliminali e così via. È peraltro noto che la storia del secolo scorso conta numerosi progetti segreti, almeno all'epoca della loro realizzazione, che testimoniano un costante interesse su questo argomento da parte dei principali governi e dei rispettivi servizi segreti.

Tra tutti, un esempio particolarmente noto è il progetto MKULTRA della CIA, ma anche i sovietici compirono numerose sperimentazioni in proposito e non esiste servizio al mondo che non sappia come riconoscere o peggio causare un blocco psicologico in un testimone scomodo. I risultati degli esperimenti condotti nel contesto di tali progetti non sono quasi mai stati resi noti al grande pubblico nella loro completezza, perché le tecniche di controllo mentale che hanno consentito di mettere a punto costituiscono una terribile arma nei confronti delle libertà individuali ed ogni soggetto che ne disponga desidera mantenerne il monopolio.

Dieci anni dopo

di Giulietto Chiesa.

Dieci anni sono passati da quell’11 settembre che ha cambiato la storia del mondo, avviando la guerra infinita contro il terrorismo internazionale.  I dubbi su quella vicenda si sono ingigantiti, diventando certezze. Non 19 terroristi, da soli, hanno attaccato l’America, bensì un pugno di terroristi “di stato” (occidentali e amici dell’occidente) con passaporti americani, israeliani, pakistani, sauditi.
Osama bin Laden non è mai stato incriminato, sebbene, in suo nome, siano state combattute due guerre (contro l’Afghanistan e contro l’Iraq) che hanno prodotto centinaia di migliaia di morti civili e che non sono ancora terminate.
Guantánamo è rimasta in funzione nonostante le promesse di Obama. Nessun processo contro nessun presunto colpevole è stato celebrato in questi dieci anni.
Gran parte dei “risultati” della Commissione ufficiale d’inchiesta (contenuti nel “9/11 Commission Report”) sono completamente inutilizzabili di fronte a qualunque tribunale perchè ottenuti con l’uso sistematico della tortura contro i prigionieri. Nessuno dei torturatori è stato incriminato.

domenica 4 settembre 2011

Sud Sound System - le radici della violenza

 trovato su Running Life. Grazie wiska!

Sarà vero sì, sarà vero no...?

Oops...rettifica

Non so se e quanto sia fondata  questa notizia, che va presa cum grano salis, in rete ho trovato svariate fonti che la definscono una bufala e c'è da sperare che lo sia. Visto che se fosse reale sarebbe la fine del web così come lo conosciamo.

Namastè

Rosa
________________________________________________________________________________

Immagine Pedro Puggioni
"Si del senato alla chiusura dei blog e condanne a 5 anni di carcere"

fonte: Selvas.org

Silenzio tombale sulla legge che chiude i blog, multa con 250.000 euro i provider e rinchiude in cella i blogger per 5 anni- Roma peggio di Pechino


C. Restel - Ieri il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.d..L. 733) tra gli altri con un emendamento del senatore Gianpiero D'Alia (UDC) identificato dall'articolo 50-bis "Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet" la prossima settimana il testo approderà alla Camera come articolo nr. 60


sabato 3 settembre 2011

Gli spot vergogna con le sexy bimbe

Rosa

Ho letto nei giorni scorsi qualche richiamo a questo argomento ma non gli ho dato grande importanza, nel susseguisi delle mille notizie che sono il nostro pane quotidiano, sino a che questa mattina, non mi è capitato questo articolo de "Il Fatto Quotidiano" che riguarda uno spot francese.
Non so dirvi se sono solo dolorosamente stupita o proprio incavolata nera, anche se conscendomi è più probabile la seconda ipotesi.
Il modello che viene proposto da questo messaggio pubblicitario è abbastanza agghiacciante...
Alla faccia della condanna morale per la pedofilia...si sceglie, pur di imporre un prodotto di “giocare” su queste torbide e disdicevoli “attrazioni”.
Ancora una volta, la cultura del danaro ad ogni costo, non si ferma di fronte a nulla. I valori cambiano e non sempre in meglio.
Oggi, sempre di più la bellezza diviene “veicolo” di potere. L'aspetto, l'esteriore, quel che non è sostanza, ma apparenza.
Il vuoto d'ogni morale si riempie di valori vacui, assurdi...annullanti.Sino ad arrivare ai sexy bambini...per chi? Perchè?
Questi sono i valori che trasmettiamo ai nostri figli, che non saliranno su un albero, non correranno in un prato, non conosceranno bandiera e mosca cieca, non sapranno nemmeno cosa sia un due tre stella, campana...ma indosseranno, invece, abiti firmati e biancheria sexy.

venerdì 2 settembre 2011

Geoingegneria: Come giocare alla roulette russa con la Terra-Scienziati britannici preparano un altro esperimento


Non capisco perchè alcuni si ostinino a credere che la geoingegneia sia ancora di là da venire, che esista qualcosa chiamata "riscaldamento globale da CO2" e che davvero servano soluzioni per questo "non problema" 

Non capisco perchè ci sia stato bisogno di invocare una nuova moratoria contro la geoingegneria, quando esistono già molti trattati che vengono violati dalla geoingegneria (vedi tabella) che è  in corso già da molti anni.
Inoltre, come tutti sanno, l'ONU non ha i denti per proibire alcunchè e dubito che la moratoria sulla geoingegneria, approvata lo scorso anno e che dovrebbe entrare in vigore nel 2012, sortirà degli effetti.
Non capisco perchè mai certi gruppi si rivolgano ancora all'ONU che, ormai, sembra agire più in accordo con la NATO che con i diritti umani.
E non capisco neanche perchè il Gruppo ETC si ostini a notare solo alcuni degli esperimenti di geoingegneria che, di tanto in tanto, vengono annunciati da sedicenti "scienziati", ignorandone altri (vedi esperimento CLOUD del CERN), anche se ha trattato più volte questo argomento, in generale. 
Ma la realtà è questa e, stavolta, l'attenzione del Gruppo è stata attirata da un altro esperimento che ha dell'incredibile.

Vivisezione: aumentano i test dolorosi sugli animali


La Lav, Lega Anti Vivisezione, lancia l'allarme per un “consistente aumento del ricorso a test invasivi e dolorosi” sugli animali” ed una “crescita degli impianti autorizzati” alla vivisezione.

Come spiega la Lav in una nota, i nuovi dati del Ministero della Salute evidenziano che “le autorizzazioni per gli esperimenti 'in deroga', ovvero l'impiego di cani, gatti e primati non umani, l'utilizzo a fini didattici o il non ricorso ad anestesia, sono aumentate da una media di 141 per il biennio del 2007-2009 a 204 per il 2008-2009”.

“Numeri quasi raddoppiati – ha commentato la Lav - per procedure che invece, per legge (Decreto Legislativo 116/92), dovrebbero rappresentare l'eccezione in quanto regolamentate in modo restrittivo”. “Le sperimentazioni senza ricorso ad anestesia - prosegue la Lega Anti Vivisezione - sono le più dolorose per gli animali, eppure nel 2008-2009 sono state effettuate ben 350 procedure senza il ricorso ad alcuna forma di lenizione”.

Libertà...Osho

La libertà da è ordinaria, mondana. L’uomo ha sempre cercato di essere libero dalle cose. Non è creativa; è l’aspetto negativo della libertà.

La libertà per è creatività. Hai una visione che vorresti rendere concreta e devi avere la libertà di realizzarla.

La libertà da è sempre rispetto al passato, mentre la libertà per è sempre per il futuro.

La libertà per è una dimensione spirituale perché penetri nell’ignoto e magari, un giorno, nell’inconoscibile. Ti dà ali per volare.

 


Osho, Excerpted from: The Transmission of the Lamp, chapter 42