mercoledì 28 dicembre 2016

Riflessioni (tra me e me) su coerenza e continuità

photo brusa
Capita sin troppo spesso di assistere all'elogio della coerenza, da una parte o dall'altra di costruzioni artefatte, duali e del tutto umane.

Speculazioni fondate su premesse del tutto arbitrarie e su affermazioni, tutto sommato, gratuite.

Quest'elogio dipinge come moralmente ed eticamente “migliore” ed “auspicabile” l'essere fermi nelle proprie convinzioni, ma mi chiedo se sia realmente utile questo in un universo in eterno divenire; se davvero sia la scelta migliore cristallizzarsi su posizioni precostituite, dall'abitudine piuttosto che dalla programmazione culturale del sistema (siano esse posizioni di conservazione piuttosto che di quello che chiamiamo progresso).

In fondo lo sappiamo, perchè ci capita di incapparci ogni giorno, quanto spesso questa resistenza al cambiamento sia, in realtà, solo fossilizzazione; quante volte poi definiamo coerenza quella che è solo permanenza testarda in una visione personale spesso indotta.

Mi chiedo, allora, se non sia forse più appropriato definire la propria coerenza nella continuità; cioè averne un concetto ampio e legato all'evoluzione delle idee e dell'umanità, nonché delle condizioni oggettive che la determinano, allo scorrere, piuttosto che al permanere.
In questo quadro sono quindi il movimento e la mutazione a definire il senso del termine coerenza. Non più la ferrea resistenza ad ogni mutazione con la permanenza nelle proprie idee, ma la capacità di adattarsi mantenendo le proprie premesse ideali.

domenica 27 novembre 2016

L'amore (di Ambra Guerrucci)

Fonte foto: Foto(di)vagando
Dal blog di Paolo Franceschetti

L’Amore non è un’emozione, non è passione, non è possesso. L’Amore è un’arte, uno stato di Coscienza, la consapevolezza che l’altro ti completa quando le energie si fondono diventando un cerchio, dove esso simboleggia la perfezione, l’energia al   di sopra di ogni dualità...
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L’Amore è la danza di due anime che nel movimento conoscono se stesse, per poi annullarsi l’una nell’altra, perdendosi nell’infinito. L’Amore è l’armonia tra due mondi opposti, che si riscoprono complementari, in cui la presenza dell’altro rafforza la tua e ti rende libero di essere te stesso. L’Amore è l’eterno, non ha una fine e mai ha avuto inizio: c’è sempre stato, è sempre stato in te, la tua stessa vita è Amore. Il vero Amore non nasce dal bisogno, ma da un surplus di vita che senti di dover condividere. Purtroppo in questo Mondo sono davvero poche le persone che conoscono questo tipo di Amore, generalmente si confonde con la passione o il possesso, ma ciò che distrugge la libertà non può essere Amore. Quando osservi gli uccelli che cantano liberi nel cielo sono magnifici, ma se ne prendi uno, lo metti in gabbia e lo privi della sua libertà, anche la sua bellezza svanirà: è sempre lo stesso, ma era la libertà a renderlo perfetto. Prima di poter amare un’altra persona devi trovare l’Amore in te, ma prima di amare te stesso devi conoscerti o sarà un Amore superficiale, legato all’apparenza e all’Ego che non è affatto il tuo vero Sé. Alle persone che mi chiedono come imparare ad amare rispondo solo di meditare, la Meditazione ti conduce naturalmente fuori dall’Ego, lì realizzi la tua vera natura e l’Amore nasce spontaneamente di conseguenza.

giovedì 22 settembre 2016

Malattie in libera vendita... e noi paghiamo per averle


Morte - Foto(di)vagando
Beh, prima o dopo, tutti dobbiamo timbrare il cartellino di Sora Morte e per uno spiritualista poi non dovrebbe essere nemmeno causa di grande panico. Forse, essendo occidentali e bianchi, non avremo mai la serenità di un guru o di un nativo americano sull'argomento, ma, molti fra noi hanno acquisito a sufficienza da non averne paura.

Detto questo, resta grottesco, assurdo ed in qualche modo irridente il fatto di pagare profumatamente il diritto di star male e morire in modo lento e doloroso. Perchè dico questo?
Il pensiero mi è sorto tornando dalla spesa, la mia è, nei limiti del possibile, equa, equilibrata e del tutto priva di sofferenza e morte animale, ogni giorno che passa lo è maggiormente; la consapevolezza è graduale e, passo a passo, si eliminano gli errori e le follie in acquisto, la mia spesa diventa più cosciente di giorno in giorno.

Però è innegabile che spesso essa dipenda dalla normale distribuzione (anche perchè, per qualche assurdo motivo, fare una spesa consapevole può costare il doppio, se non di più, di una inconsapevole e non sempre questo è giustificabile). 
Anche se di rado (preferisco i negozi ai grandi centri-commerciali), mi capita quindi di essere nei supermercati, e di vedere come siano composte la stragrande maggioranza delle spese che vi si compiono, personalmente, in ogni caso,  spulcio componenti ed ingredienti sulle etichette, ma pochi lo fanno … da quel che vedo, quasi nessuno.

Quanta insanità compriamo senza rendercene conto? Un non consapevole che si fidi di quella che denominiamo Grande Distribuzione compone la sua spesa di molteplici prodotti fortemente tossici.
Un sistema che, metodicamente ci avvelena o fa di noi clienti perfetti ed a vita per Big Pharma

martedì 16 agosto 2016

Torto e Ragione


Fonte foto: Foto(di)vagando
scritto a quattro mani da Rosa Bruno e Giandiego Marigo

Questo mondo (il sistema che lo sostiene e lo impregna), divide … arbitrariamente, artificiosamente. Ha bisogno di farlo per reggersi in piedi, per giustificarsi e collocare il potere dalla parte della ragione.

Divide fra bianco e nero, fra buono e cattivo, fra sano ed insano, fra normale ed anormale... fra torto e ragione.

Questa divisione è arbitraria, non oggettiva, non può esserlo perchè le cose sono… così come sono, vanno così come vanno e l'uomo ne è parte non creatore, sebbene il libero arbitrio gli permetta di decidere sul come attraversarle, ma esse avvengono, senza necessariamente una connotazione, senza un colore. Le responsabilità il più delle volte sono collettive o peggio mosse dai pochi per il dominio dei molti. 
Ciò nonostante il karma ed il destino hanno il dominio degli avvenimenti… al di là delle malevolenze e delle cattiverie.

Facciamo così, dividendo e catalogando, persino con l'immanente ed il divino ed allora per un Padre Benevolo e bianco barbuto o per un Dio degli Eserciti, onnipotente e severo, dobbiamo contrapporre forzatamente un Belzebù, un Satana, malizioso e malevolo, crudele e tentatore personalizzando, umanizzando, abbassando al nostro livello ciò che ci sovrasta.

Abbiamo assolutamente bisogno che qualcuno abbia torto per poter avere ragione, per dire a noi stessi che siamo nel giusto, che il nostro è il migliore dei mondi. Certo pecchiamo, sbagliamo e cadiamo, siamo umani, ma siamo dalla parte del bello del buono e del santo… e ci pentiamo… e ci perdoniamo.

lunedì 8 agosto 2016

Osserva la tua rabbia - Osho

Fonte foto: Foto(di)vagando


"Se cerchi di non andare in collera, reprimerai la rabbia. Se cerchi di trascendere la rabbia, non la reprimerai: al contrario, la dovrai comprendere, dovrai osservarla". 



Nell'osservazione esiste la trascendenza. 

Se reprimi la rabbia, questa scenderà nel tuo inconscio, sarai sempre più avvelenato. 
Questo non va bene, non è salutare, prima o poi ti porterà alla nevrosi. E un giorno o l'altro quella rabbia accumulata esploderà, e sarà molto più pericolosa perché non riuscirai assolutamente a controllarla. In questo caso è meglio esaurirla ogni giorno in piccole dosi. 

Quelle dosi sono omeopatiche: se una volta ogni tanto ti senti arrabbiato, arrabbiati. È molto più salutare dell'accumulare rabbia per alcuni anni e poi esplodere un giorno. In questo caso sarebbe troppo, non sarai affatto consapevole di ciò che stai facendo. Sarà pura follia. Potresti fare qualcosa di tremendamente dannoso per te stesso o per qualcun altro, potresti anche uccidere o sui-ci-darti 

mercoledì 6 luglio 2016

QUELL’AUTO COLOR CARTA DA ZUCCHERO, SOTTO LA VECCHIA QUERCIA

Fonte foto: Foto(di)vagando
Ho acquisito  l’abitudine e l’immenso piacere di lunghe camminate nei campi. Lo faccio perchè è salutare, ma soprattutto perchè sento il bisogno di silenzio e del contatto con la natura;  è il mio non luogo, il posto della meditazione. Per me è divenuto uno spazio indispensabile, vitale. Perché ne parlo? Proprio io che non amo affatto parlare di me?  Lo faccio perché ultimamente sono impedita in questa mia scelta dal fatto di essere donna e la cosa mi fa infuriare e mi umilia.
Infatti, da qualche tempo un auto color carta da zucchero circola sempre su quella stradina  e si sofferma spesso in misteriosa  attesa sotto un’antica quercia a metà strada; ed è strano perché non è affatto un luogo frequentato. Va detto che nei dintorni molte donne sono state aggredite e violentate dopo essere state caricate a forza su delle auto.
L'auto in questione non appartiene né ai contadini che lavorano quelle terre e che conosco bene, né ad alcuno dei loro operai. Non so, lo confesso, se il misterioso proprietario dell’auto abbia cattive intenzioni, ma all’apparenza sembra che aspetti qualcuno o qualcosa e questo si ripete da svariati giorni.
Nell’ultima passeggiata non ho avuto cuore di passare davanti alla postazione a mezza strada sotto una quercia che egli (perché di un lui si tratta) ha scelto per attendere quello che attende. L’orario è insolito, la situazione anche.

martedì 28 giugno 2016

IMPARARE DALLA PAURA


Fonte foto: Foto(di)vagando

Parlare dell'umanità, leggere la sua storia, interpretare il suo percorso, scorrere le mille storie karmiche che si intrecciano nel suo ampio ventre, significa dover affrontare la tematica della paura. Del domani, del nemico, del diverso… del futuro del passato o della morte, la paura e il ritornello ricorrente della vita dei molti e liberarsene è l'impresa che siamo qui a compiere.

Perchè la vita scorre e noi con lei ed i posti in cui veniamo a trovarci ci sono destinati, ci appartengono ed nostro compito attraversali e camminarci dentro meglio che possiamo.

Spesso la paura è usata dal potere, anzi è una delle sue armi predilette, non che chi domina la possieda, nessuno può, ma certamente sa usarla, sa fare leva su questa caratteristica umana per stabilire il suo dominio, per trasformare i molti in pecore belanti al suo cospetto.

Esistono stereotipi attraverso i quali la paura umana passa e conoscendoli ed avendo la mancanza di scrupoli necessaria ad usarli si possono manipolare e dirigere le masse.
È un arte che l'èlite di potere impara sin dalla più tenera età dei suoi componenti… metodo che s'insegna alle scuole di Management.

sabato 18 giugno 2016

Cosa sta succedendo?

Mauro Biglino e Giuliano Di Benedetti lo spiegano egregiamente


Dare alla gente il modo di ragionare autonomamente e di vedere … con parole simili a queste conclude Mauro Biglino, questo interessante video. Leggere la storia con occhi disincantati e liberi da ogni ipnosi; da Paolo di Tarso, passando per il concilio di Trento e l'anno mille, le crociate ed i roghi, la struttura ecclesiale ci ha narrato una storia filtrata, appunto, dai primi concili, resa artatamente maschilista e misogina ... ed addirittura riscritta attorno all'anno mille. Questa storia nasce da una interpretazione, non è la verità e l'umanità ha fatto ben più di una guerra e bruciato ben più di un eretico su una verità presunta, imposta, deformata. Questo comportamento è continuato e continua... per nostra fortuna oggi uomini coraggiosi (Biglino, Di Benedetti … ma anche altri prima e dopo) iniziano a “narrare” diversamente questa medesima storia ed allora tocca aprire gli occhi. Essi la raccontano non già interpretandola, ma leggendola! Improvvisamente ci accorgiamo che “i conti tornano” molto di più in questa versione che non con quella che ci hanno raccontato sin qui. E badate questo non ci toglie il divino o lo spirituale anzi lo libera, facendoci comprendere che il rapporto non passa da altri uomini, ma attraverso il nostro cuore e solamente da lì.
Buona visione.


Rosa Bruno

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sabato 4 giugno 2016

Parliamone... ancora e sempre

Fonte foto: Foto(di)vagando



Scie chimiche o scie di condensazione? Ecco le differenze


Ce ne parlano il maresciallo A.M.I. in congedo Domenico Azzone e il biologo Giorgio Pattera



«Carneade! Chi era costui?», così inizia il Capitolo VII de I promessi sposi, esordio celebre del reverendo don Abbondio alle prese con la lettura di un panegirico in favore di san Carlo Borromeo. 
Orbene, ammetto di avere pronunciato mentalmente la stessa domanda/esclamazione, venerdì sera 20 maggio 2016 presso la sala Allende di Savignano sul Rubicone (FC), al cospetto del maresciallo in congedo Domenico Azzone. “Chi è costui?”, dicevo tra me e me, nel mentre lo osservavo “scartabellare” tra le sue carte e aggirarsi tra i presenti, nell’attesa dell’inizio conferenza.
Con il biologo e giornalista Giorgio Pattera, il 1° maresciallo Azzone, esperto meteo, si accingeva a tenere un seminario informativo in ordine alla tanto scottante quanto controversa materia delle Scie chimiche (dall’inglese Chemtrails). 

martedì 17 maggio 2016

Gli addomesticati


fonte foto: Foto(di)vagando
by Sam Bellamy



Nei dizionari della lingua italiana, alla voce “addomesticato” compaiono solitamente due definizioni: la prima, quella più usata e più nota, si riferisce al contesto animale: addomesticare inteso come domare, ammansire un animale ai voleri e all’ educazione dell’uomo.

L’altro significato, più ironico, viene utilizzato per definire atteggiamenti o situazioni falsate, manipolate.

Entrambe le definizioni, però, si prestano ad essere utilizzate per definire lo stato dell’uomo.

La massa è addomesticata, ammansita, domata, manipolata.

mercoledì 27 aprile 2016

Semi di lino- un'arma eccezionale contro il cancro



I semi di lino hanno meritato questo appellativo per i vari modi con cui nel passato venivano usati: come cibo, tessuto e anche come efficace medicinale.


Fonte foto: Foto(di)vagando
E' ormai largamente conosciuto l'azione dei semi di lino come stimolante della funzione intestinale, come cura della stitichezza e della diarrea, e sappiamo anche che sono di grande aiuto in caso di infiammazione dello stomaco e delle ulcere. Sappiamo invece meno dell'effetto benefico dei semi di lino contro i tumori.

Il segreto dell'efficacia dei semi di lino


I semi di lino contengono il 42% di grassi e il 28% di fibra, sono una fonte eccellente di acidi grassi omega-3, lignani e fibre. Tutte e tre le componenti dei semi di lino sono molto importanti, e insieme contribuiscono alla salute.


L'olio di lino contiene due acidi grassi essenziali insaturi che l'organismo umano da solo non riesce a produrre, e che in modo simile alle vitamine e ai sali minerali può procurarsi esclusivamente dal nutrimento assunto. Come la maggior parte degli olii vegetali contiene l'acido linoleico essenziale (omega-6) che ha un ruolo di importanza vitale per l'organismo umano. Ma, al contrario della maggior parte degli olii, contiene in maggiori quantità l'acido alfa-linoleico (ALA), un aminoacido essenziale. Questo aminoacidoè il precursore di tutti gli acidi grassi omega-3, che non sono solo importanti per la salute ma sono di importanza vitale. L'organismo sviluppa infatti da una parte di essi prostaglandini, capaci di distruggere le cellule tumorali. La carenza di ALA - tipica dell'errata alimentazione occidentale- è responsabile della formazione di enzimi e ossidasi dannosi, che innescano la crescita dei tumori e sono causa di molti disturbi cronici. 

giovedì 31 marzo 2016

Manifesto del Libero Pensatore


di G. Z McGee
Traduzione di Anticorpi.info

"Per propria stessa natura - che lo voglia o no - l'uomo è incline a cercare una qualche autorità superiore. Se riesce a trovarla in se stesso si tratta di un uomo superiore; in caso contrario è un uomo-massa e deve ricevere l'autorità dai propri superiori."
José Ortega y Gasset

Uno spettro si aggira in mezzo allo status quo: è lo spettro del libero pensiero. Ahimè, l'uomo-massa è troppo 'massa' e non abbastanza 'uomo.' Troppo vittima e non abbastanza eroe. Troppo pauroso e non abbastanza coraggioso.

martedì 8 marzo 2016

Per Chi Scrivo


di J. Rappoport

Traduzione di Anticorpi.info



Quando ho iniziato a scrivere seriamente, nell'estate del 1959, l'idea che avrei finito per concentrarmi sull'individuo era la cosa più lontana dalla mia mente. Ero convinto che tuttifossero individui. Caso chiuso. Perché preoccuparsi di dirlo? Perché pensarci?



Già allora, tuttavia, era in corso una massiccia operazione di propaganda finalizzata a sostituire l'individuo con il gruppo. Alcune persone la definiscono 'marxismo culturale.' Ma in realtà è qualcosa che travalica quel concetto. 





Inutile dire che da allora sono accadute molte cose.

venerdì 29 gennaio 2016

Chemioterapia? No, grazie: non guarisce e uccide prima

fonte articolo:  LIBRE

“Non somministrerò ad alcuno, neppure se richiesto, un farmaco mortale”, recita il Giuramento di Ippocrate. Quanti medici lo rispettano? E che dire degli oncologi che prescrivono la chemioterapia, così come i governi che li obbligano a seguire il protocollo anti-cancro basato su chemio e radioterapia? Poco nota al grande pubblico è la vasta ricerca condotta per 23 anni dal professor Hardin Jones, fisiologo dell’Università della California, presentata già nel 1975 a Berkeley. Oltre a denunciare l’uso di statistiche falsate, Jones prova che i malati di tumore che non si sottopongono alle terapie canoniche sopravvivono più a lungo. Il professor Jones dimostra che le donne malate di cancro alla mammella che hanno rifiutato le terapie convenzionali mostrano una sopravvivenza media di 12 anni e mezzo, quattro volte superiore a quella (di appena 3 anni) raggiunta dalle donne che accettano le cure complete. Un’altra ricerca, pubblicata su “The Lancet”, rivela che, su 188 pazienti affetti da carcinoma inoperabile ai bronchi, la vita media di quelli trattati con la chemio è stata di 75 giorni, contro i 120 dei pazienti non trattati.
Se queste ricerche sono veritiere, osserva Marcello Pamio, autore di “Cancro SpA, leggere attentamente le avvertenze”, una persona malata di tumore ha statisticamente una percentuale maggiore di sopravvivenza se non segue i protocolli terapeutici ufficiali. «Con questo non si vuole assolutamente spingere le persone a non farsi gli esami», ma si vogliono fornire semplicemente «informazioni che normalmente vengono oscurate». Informazioni spesso decisive per trovare la giusta terapia. «La scelta è sempre e solo individuale: ogni persona deve assumersi la propria responsabilità, deve prendere in mano la propria vita. Dobbiamo smetterla di delegare il medico, lo specialista, il mago, il santone che sia. Nessun altro deve poter decidere al posto nostro». Tra le cose che normalmente il sistema sanitario non ci racconta, oltretutto, c’è l’auto-guarigione: un’altissima percentuale di individui è affetta (senza saperlo) da tumori “in situ”, neutralizzati e resi inoffensivi dall’organismo. Lo ha spiegato Luigi De Marchi, psicologo clinico, autore di saggi conosciuti a livello internazionale: moltissimi di noi convivono con tumori inoffensivi, “incapsulati” all’interno del corpo.

domenica 3 gennaio 2016

Sano e vegano


Il Dr. Lorenzo Ferrante, Dr. in Scienze Motorie, master in Nutrizione Clinica, coordinatore del Comitato Scientifico Associazione Vegani Italiani Onlus in conferenza.

A chi chiede “Perché sei vegano?” Ferrante risponde “Perché tu non lo sei?” e insieme trovano le risposte!