Ne avrete certamente sentito e letto, la notizia è di un paio di giorni fa:
Un'altra donna uccisa da una follia che è ormai fuori controllo.
Davvero, basta!
C'è disperazione e sconforto in questo grido. Basta uccidere donne per il solo vezzo di possederle, quasi fossero cose. Basta con questi maschi che impugnano pistole per difendere quel mostro che chiamano onore, in nome di una forma distorta e malata di passione, che è solo monumento al loro infinito, incurabile egoismo.
Provate ad andare su un qualsiasi motore di ricerca e scrivete “donne uccise a colpi di pistola” (limitando di fatto le forme omicide ad una sola tipologia) l'elenco che ne esce è sconcertante ed a suo modo terribile. Una enumerazione infinita; troppo lunga negli anni, troppo! Son sempre loro : mariti, amanti, padri, fratelli ad impugnare l'arma per i motivi più svariati.
Mentre scrivo di un fatto avvenuto forse due o tre giorni fa ne sono morte altre due o tre, non si fa tempo a fissare le parole sulla carta che avviene un fatto peggiore. A volte penso che dovremmo rispondere con la stessa moneta. Far loro paura, tirare fuori dai nostri cassetti malie e fatture per spaventarli un poco. Poi ripenso a me come donna, come madre e mi dico che sono migliore, che devo esserlo per dare al mondo speranza, ma sino a quando maschi impazziti e violenti ne approfitteranno?
Nessuno è innocente in questo mondo competitivo e crudele dove la vita vale solo a livelli differenziati, dove un bambino siriano o palestinese, valgono infinitamente meno di una falsa aggressione di un israeliano. Dove se sei una donna puoi essere massacrata solo perchè pensi e ti rendi autonoma. Dove donne muoiono ogni giorno per nutrire l'arroganza maschile. No, nessuno è innocente in un mondo che dovrebbe cambiare per salvarsi e non lo fa per ignavia, silenzioso e mostruoso assenso, assurdo e totale annichilimento ipnotico.
Ogni giorno annotiamo la morte di una donna. Fino a quando?
Rosa Bruno