sabato 8 dicembre 2012

LA POVERTÀ È IL PIÙ GROSSO BUSINESS CHE I RICCHI ABBIANO MAI INVENTATO


La pubblicazione dei dati Eurostat sull'aumento della povertà e del rischio-povertà in Europa ha suscitato sui media il solito "dibattito", viziato in partenza dal rappresentare l'impoverimento come un "problema", come un effetto indesiderato delle politiche di "rigore". In realtà il bombardamento sociale del "rigore finanziario" non è sostanzialmente diverso dai bombardamenti militari, nei quali l'obiettivo dichiarato è un pretesto non soltanto per il consumismo delle bombe (tanto paga il contribuente), ma anche per fare il maggior numero possibile di "danni collaterali", cioè di vittime civili. Anche il "rigore" è un business, ed il "danno collaterale" della maggiore povertà apre a sua volta nuove frontiere al business. [1]
In questi anni è risultato sempre più evidente il nesso consequenziale tra l'aumento della povertà e la finanziarizzazione dei rapporti sociali. La povertà diventa un business finanziario, costringendo i poveri all'indebitamento crescente.

Pochi giorni fa il governo tedesco ha potuto annunciare trionfalmente che l'obiettivo del pareggio di bilancio è stato raggiunto con un anno di anticipo, e ciò soprattutto grazie al fatto che la Germania ha potuto finanziare il suo debito pubblico a tasso zero, poiché, contestualmente, sono stati i Paesi del Sud dell'Europa non solo a pagare tassi di interesse più alti, ma anche ad indebitarsi maggiormente. Dopo un anno in cui ci si era sempre detto che "il problema è il debito", si è poi scoperto che il governo Monti non soltanto non ha ridotto il debito pubblico, ma lo ha aumentato. Il cosiddetto "spread" si è rivelato così una tassa sulla povertà, un'elemosina dei poveri nei confronti dei ricchi.
Procede intanto l'addestramento dei poveri all'uso degli strumenti finanziari. Il governo Monti ha rilanciato la "Social Card" di tremontiana memoria, annunciando la sperimentazione in alcune città e Regioni di una nuova versione familiare della carta. Viste le cifre in ballo per questa carta prepagata, il vantaggio per le famiglie è pressoché inesistente, semmai il vantaggio è per BancoPosta che la gestisce. [2]
Lo scopo della social card è in realtà quello di allargare il target dei servizi finanziari. Nata negli USA, anche lì "in via sperimentale", la Social Security Card si è diffusa a macchia d'olio, tanto che i fruitori della carta nel 2013 ammonteranno già a dieci milioni, secondo le stime di Comerica, l'istituto di credito di Dallas a cui il Tesoro americano ha affidato il business. [3]
I Paesi anglosassoni stanno dimostrando che i poveri costituiscono un target inesauribile per l'offerta di servizi finanziari. Non soltanto la carta di credito viene oggi concessa anche ai disoccupati, ma questi sono anche fatti oggetto di un vero e proprio allettamento per dotarsi di questo "servizio" finanziario. Il fatto è comprensibile, se si considera che disoccupati e precari possono essere ridotti ad un livello assoluto di dipendenza da questi strumenti finanziari; cosa che non sarebbe possibile nei confronti di chi disponesse di fonti regolari di reddito. Se i prestiti ai poveri fossero ancora in contanti, allora i rischi di insolvenza sarebbero mortali per un business del genere; ma oggi c'è il denaro elettronico e le banche non devono compromettere la propria liquidità per concedere carte di credito. [4]
I poveri tendono ancora a servirsi soprattutto di contanti, ma le banche intendono sollevare le masse da questa condizione primitiva, attraverso quello che chiamano un programma di "inclusione finanziaria". Il suono nobile e commovente della parola "inclusione" serve a nascondere il fatto che si tratta di un programma a basso rischio d'impresa per lo sfruttamento delle possibilità di indebitamento delle masse più povere. [5]
Il governo britannico ha elaborato nel 2007 un piano di inclusione finanziaria per salvare le masse di "unbanked" dal loro misero destino e per metterle a disposizione dell'amorevole offerta di servizi bancari. Lo stesso governo britannico ha ritenuto di porre una deroga ai limiti della sua "spending review" pur di stanziare dei fondi per questo piano umanitario. [6]
Anche la Banca d'Italia ha impostato un piano analogo, ciò in attuazione delle indicazioni del G-20 a riguardo. A quanto pare il denaro elettronico ha un club di supporter piuttosto nutrito. [7]
La Banca Mondiale, nella sua veste di agenzia specializzata dell'ONU, rappresenta l'avanguardia in questo progetto di soccorso mondiale agli "unbanked". Robert Zoellick, presidente della Banca Mondiale sino al luglio scorso, ha profuso più di tutti il suo personale impegno nella "financial inclusion". Zoellick costituisce il prototipo del perfetto bombanchiere: proviene da Goldman Sachs e, nel periodo in cui ha fatto parte dell'amministrazione Bush, è stato uno dei promotori più zelanti dell'aggressione all'Iraq. Zoellick è anche un ospite d'onore, pressoché fisso, del Consiglio Atlantico della NATO. [8]
Le banche in questo periodo hanno una pessima reputazione e, spesso, persino una pessima stampa. Ma le denunce possono rimanere sul vago, mentre, come si dice, il diavolo si annida nei dettagli. C'è qualche prestigioso commentatore che auspica addirittura un passaggio completo al denaro elettronico, con l'abbandono definitivo del contante; ciò in nome della lotta all'evasione fiscale, come se l'elettronica fosse intrinsecamente onesta, e fosse in grado solo di "tracciare" e non potesse anche sviare. L'unico risultato certo dell'adozione integrale del denaro elettronico, sarebbe invece quella di rendere definitiva la "financial inclusion", cioè di non porre più limiti alle possibilità per le banche di impoverire e sfruttare i popoli.

[1] http://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/internetsocieta/2012/12/03/Quasi-120-milioni-europei-minacciati-poverta-_7895880.html
[2] http://it.finance.yahoo.com/notizie/social-card-nuova-versione.html
[3] http://translate.google.it/translate?hl=it&sl=en&u=http://www.money-zine.com/Financial-Planning/Buying-Insurance/Social-Security-Debit-Card/&prev=/search%3Fq%3Dsocial%2Bsecurity%2Bcard%2Bjp%2Bmorgan%26start%3D10%26hl%3Dit%26sa%3DN%26tbo%3Dd%26biw%3D960%26bih%3D513&sa=X&ei=hfG8UMDvK4GetAaI34HQCA&ved=0CDIQ7gEwADgK
[4] http://translate.google.it/translate?hl=it&sl=en&u=http://www.thisismoney.co.uk/money/cardsloans/article-2188712/No-job-No-problem-Credit-card-firms-make-easier-borrow-youre-unemployed.html&prev=/search%3Fq%3Dcredit%2Bcard%2Bunemployed%26hl%3Dit%26tbo%3Dd&sa=X&ei=z9q9UJSQIYWc9QSvi4GQCA&ved=0CGwQ7gEwBg
[5] http://translate.google.it/translate?hl=it&langpair=en%7Cit&u=http://betterthancash.org/why-e-payments/financial-inclusion/
[6] http://translate.google.it/translate?hl=it&sl=en&u=http://www.dwp.gov.uk/docs/financial-inclusion-actionplan061207.pdf&prev=/search%3Fq%3Dfinancial%2Binclusion%2Btask%2Bforce%26hl%3Dit%26tbo%3Dd&sa=X&ei=gIq_UIiHFqj44QTr2IGQCQ&ved=0CEsQ7gEwAg
[7] https://docs.google.com/viewer?a=v&q=cache:jzIFz5CUih4J:www.bancaditalia.it/pubblicazioni/econo/quest_ecofin_2/QF_96/QEF_96.pdf+inclusione+finanziaria&hl=it&gl=it&pid=bl&srcid=ADGEESgQQ3hwQR0xoAeUk4UIkTjsVtB6umCq5hVi_mnDSU7lvwh0VUbzU0O2RUlpexYn9dnM_DfR6YwM8HmMTVffsq_xK8qN2h-FDl67NDh-4Y6Matqo0O3an_QCnh1WmOyvQMxPMUev&sig=AHIEtbQWcBWF_nh7kVgUOuDqKK8eLNWgTg
[8] http://translate.googleusercontent.com/translate_c?depth=1&ei=a_u-UICpNqKJ4gTjxYCgAg&hl=it&prev=/search%3Fq%3Drobert%2Bzoellick%2Bfinancial%2Binclusion%26hl%3Dit%26tbo%3Dd&rurl=translate.google.it&sl=en&u=http://live.worldbank.org/closing-gap-financial-inclusion-liveblog-webcast&usg=ALkJrhhqbsOGR4FNmRTl8X_TgQlJ6ZnqRg

14 commenti:

  1. come è possibile che la gente non se ne rende conto???! Solo se ci sono una pluralità di poveri, i singoli ricchi sono tutelati...

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    1. Temo che il potere sia molto abile a dissimulare le proprie idee ed il proprio "sostentamento" come se fossero interessi comuni, la politica, questa politica li aiuta in questo. Sono i poveri stessi a combattere fra loro per proteggere gli interessi ora di quel, ora di questo potente, addirittura spesso li assumono ad esempio...ad icona, convinti forse che la favola antica dell "pari opportunità" sia vera...tutti convinti che prima o dopo potranno "farsi dal nulla" e sedersi alla tavola dei potenti.
      Un abbraccio Cirano.
      Namastè

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  2. Anche questo dimostra come dietro il gov. Monti ci siano banche e speculazioni internazionali, che come dei vampiri, stanno succhiandoci il sangue.

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    1. Cosa sia stato il governo Monti lo sappiamo bene, peccato che molti italiani si siano fatti ingannare dalle sirene dei suoi supporter. Adesso Monti se ne tornerà in Europa e ci lascerà in eredità la sua "continuità"...bell'affare abbiano fatto.
      Un abbraccio Ally
      Namastè

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  3. Ci avviamo verso un futuro di schiavitu'..

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    1. Ma forse già ci siamo mr.Hyde.....
      Abbraccio. Namastè

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  4. Hai proprio ragione Rosa, siamo schiavi da così tanto tempo che non sappiamo più cos'è la vera libertà .... se veramente vogliamo cambiare è ora di diventare dei veri guerrieri di pace ... non è però per niente facile.
    Namastè

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    1. Non lo è! Nemmeno un po', ma per contro è indispensabile, mi piace molto la tua definizione "guerrieri di pace" aggiungerei con la pace come mezzo di espressione. Il tempo è sempre meno...e la necessità sempre più grande, Madre Terra è ai limiti della sua pur "eroica" sopportazione. Il mondo che ci "stringono" attorno assomiglia sempre di più ad una prigione...resistere è, a questo punto, una necessità spirituale.
      Un abbraccio.
      Namastè

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  5. Ancora oggi molti non si rendono conto che viviamo in una falsa democrazia.
    Saluti a presto.

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  6. Ciao Rosa :)

    Ti rinnovo la mia stima. Namastè

    V.

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    1. Grazie Vess! Questo non può che onorarmi..ed ovviamente, tu sai che è reciproca, vero? :))
      Abbraccio. Namastè

      P.S. In questo periodo sono impegnata in mille cose, e sono piuttosto latitante nella blogosfera...ma conto di tornare presto ad essere più presente......
      (spero) ehehe

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  7. Molto interessante questo articolo.
    Più che di "denaro" elettronico, dovremmo appunto iniziare a considerarlo per quello che è... "credito", cioè "debito" elettronico. Ovvero una cifra che non significa nient'altro che qualcosa di virtuale, inventato, esattamente come il debito pubblico, lo spread. Una mera menzogna che, servendosi della paura, porta la gente ad impazzire, a morire dietro ad emerite truffe. Questo schifo per renderci perennemente schiavi ma, aggiungerei, anche per controllarci. Hai mai sentito parlare dell'idea malata dei microchip sottopelle? Bene, credo che l'esclusivo e obbligato uso delle card non sia altro che uno dei lenti passi antecedenti per portarci veramente verso la follia di 1984 di George Orwell. Qualcuno ha detto che quel libro non aveva lo scopo di essere un suggerimento...

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    1. Anche io sono convinta che il tentativo di danaro elettronico sia un passo fondamentale verso il microchip, si inizierà così e poi via via con la scusa di rendere facili. identificazioni, cure e pagamenti si arriverà esattamente dove si vuole arrivare. Sempre più in questa logica la povertà sarà considerata ragione di emarginazione, di isolamento, di eliminazione, anche fisica...sempre più essa scivola verso l'essere crimine, malattia sociale di responsabilità del povero. Il nuovo medio evo si fonda su una grande, vastissima base di povertà. Una massa di manovra di disperati, che serviranno a rendere indesiderabile la diversità...e modici i prezzi del lavoro. Una massa di schiavi pronti a tutto per un piatto di lenticchie...ed inoltre una gran massa di poveri rende...e giustifica le guerre ed il controllo sociale.
      Buona serata
      Namastè

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