venerdì 20 settembre 2013

Autosufficienza Spirituale e catastrofismo


Quando è emerso definitivamente ed invasivamente sui media e nelle parole di tutti in ogni casa, ufficio, officina, laboratorio, telefonata, conversazione … il fantomatico fenomeno denominato ‘crisi economica mondiale’, il livello di ansia e preoccupazione per la propria vita materiale, per i propri beni, per il ‘raggiunto livello di benessere’ hanno reso spasmodica la tensione data dalla insicurezza verso un sicuramente incerto (ossimoro auto-proliferante) futuro e improvvisamente sono apparsi anche a coloro che non se ne erano mai interessati prima: il Mondo, gli Altri, tutto il resto da sé.
Effettivamente dobbiamo ammettere che se c’è stato un elemento positivo figlio di questo ‘terrorismo mediatico’ è proprio questa improvvisa e quindi traballante consapevolezza dell’esistenza di quella che genericamente e senza cognizione veniva definita ‘economia globalizzata’ in un mondo globale.

Improvvisamente anche i più indifferenti si sono svegliati dal sonnecchiante dormiveglia al suono dell’insicurezza economica e del rischio concreto di dover condividere qualcosa con qualcuno a causa dell’aumento della povertà, dell’aumento della pressione fiscale, a fronte della preoccupante diminuzione dei consumi ed ancor più della diminuzione della spesa pro-capite alimentare (!) … insomma la diffusione di informazioni relative allo stato di stand-by di una economia fasulla di superficie e non strutturale nazionale, ha posto seriamente in dubbio ogni aspetto dell’esistenza dei singoli individui.
Il lato negativo sta nel tasso di paranoia portato al parossismo (alcuni esclusi ma tutti allertati comunque) dalle fragorose e martellanti informazioni negative, dai profili complottisti, dalla visione separativa del solito ‘nucleo massonico’ che pilotando la crisi tiene strettamente le redini dell’economia mondiale.
Di fatto tutti abbiamo contribuito, dalla Rivoluzione industriale in avanti, all’attuale stato di cose: impoverimento sociale, impoverimento del suolo, sfruttamento dell’uomo sull’uomo, sfruttamento dell’uomo verso la Natura e gli animali.
In questa visione apocalittica a mio parere manca la considerazione della capacità di ciascuno di essere ‘maestro di sé stesso’ nel senso evoluto del concetto inteso come capacità di sviluppare i propri talenti senza saccheggio delle altrui capacità e talenti.
Manca la fiducia di poter essere ‘eroi’ nelle proprie iniziative e nei propri pensieri, soprattutto se il punto di partenza è una difficoltà e riguadagnare il proprio senso centrale esattamente come Centro dell’Universo.
Tutto ciò che sembra ‘essere mancante’ È la ‘mancanza dell’Essere’.
Questa crisi sembra essere proprio il risultato di quella mancanza di autosufficienza benefica, di verifica delle potenzialità a lungo termine, di gestione consapevole del bene comune, di rispetto verso tutti gli Elementi, verso la Unicità della Madre Terra che è Gaia con tutti i suoi abitanti animali e vegetali ad ogni scala immaginati secondo i Principio dell’Ecologia Profonda ed infine verso la unicità dell’Umanità nella sua grande potenza.
Tutto ciò nella fattispecie attuale è trasformata in autodistruttività.
Ma sarebbe un errore grave nuovamente immaginare che i ‘cattivi’ abbiano progettato tutto : noi tutti abbiamo assunto comportamenti non sostenibili, noi tutti non abbiamo avuto rispetto per la ‘cosa pubblica’, noi tutti siamo stati consumisti passivi, noi tutti bbiamo sfruttato qualcosa o qualcuno, noi tutti siamo co-autori di questa situazione.
Abbiamo individuato alcune ‘chiavi’ in grado di permetterci di ‘lasciare andare’ con le nostre forze di origine spirituale, questo Blocco:

Comprensione della possibilità di rendersi autonomi dai modelli feudali che regnano nel nostro arretrato paese e che creano cerchie di potere autoreferenziali ed autoestinguenti;

Consapevolezza e diffusione di conoscenze che permettono il distacco mentale emotivo e psicologico dalle schiere di cui sopra

Conoscenza di Tecniche Spirituali e Terapie vecchie e nuove (Reiki e Sequenza Nerek ad esempio) che permettono, attraverso il lavoro intimo e profondo, il potenziamento della propria Autosufficienza Spirituale.

Creazione di reti di connessione tra soggetti di vari paesi con finalità comuni allo scopo di sviluppare un Modello/Pattern di Autosufficienza Globale;

Diffusione a livello planetario del modello Permaculturale come approccio positivo alle problematiche sviluppate nel mondo industrializzato teso alla applicazione di sistemi di Autosufficienza Alimentare;

Visione Permaculturale che ‘integra’ e ‘non separa’ la visione olistica universale di connessione verticale-orizzontale (materia e spirito) diversamente dalla piramidale (umana, definita e limitata dalla necessità di controllo degli effetti del potere individuale) tramite il processo della gratitudine e della modestia;

Promozione della nuova visuale che pone lo svincolo dall’idea del Maestro Spirituale esterno come centrale e caratterizza la individualità del processo di co-creazione interiore del soggetto come unica condizione per giungere ai linguaggi esoterici realizzati.

Diversamente da quanto accade a livello della Decrescita militante, che in moltissimi stanno diffondendo nelle città, in giro per le campagne, montagne, isole, suburbi urbani, località più disparate del nostro paese e di ogni Paese nel Mondo… per quanto riguarda l’ Autosufficienza Spirituale dobbiamo rilevare che esiste ancora un potente freno al potenziamento di questo aspetto fondamentale ai fini dell’arretramento del modello predatorio (illusorio). 
Se ne comprende tuttavia il senso: l’Autosufficienza Spirituale conduce allo sviluppo dell'Incremento della Coscienza Individuale e quindi Collettiva non controllabile e quindi Libera la Mente ed il Corpo.
E naturalmente come per il modello predatorio-separatorio materiale, la concreta manifestazione di ostilità/indifferenza/sufficienza nei confronti della Spiritualità, ‘buona’ al limite per farci del business, parte da ciascuno di noi, dalle persone ed in definitiva dalla nostra Autentica Paura della Trasformazione Totale.
Come anticipato altrove, lo start-up della riorganizzazione materiale/organizzativa sociale–individuale della mondialità globale, anche se dai più ignorato ha come pre-requisito un assetto interiore e spirituale decisamente evoluto in grado di riconoscere i gravi problemi dello stato presente e di desiderare il Cambiamento come elemento attivatore di sostenibilità globale, in grado di donare un futuro alle giovani generazioni ed al Pianeta Terra medesimo. Deve essere già stata attivata la Consapevolezza Globale che concerne il Sistema degli Universi di cui siamo parte integrante ed attiva.
Le discipline spirituali dovrebbero intrinsecamente predisporre ogni persona alla capacità di trasformare il sé inferiore (il famosissimo EGO, invisibile cancro devastante della collettività ed individualità, non ancora oggetto di valutazione statistica,propongo in questa sede che venga dichiarato come agente principale del degrado sociale-civile-economico attuale) in sé superiore (l’Essere allo stato di Seme dell’Assoluto) predisponendo ciascuno alla ricezione del cambiamento come parte integrante del Sistema-Vita, che permette di vibrare con il lento ed inesorabile cambiamento che avviene universalmente, nel silenzio (?) siderale.
Praticando quotidianamente la capacità di mettere in moto qualsiasi cosa, purché virtuosa, entriamo nella dimensione dinamica dell’Essere in grado di partecipare attivamente alla evoluzione quotidiana della nostra Specie la qual cosa, conducendoci verso livelli sempre più sviluppati ed espansi di Coscienza, ci permette di raggiungere la consapevolezza necessaria alla messa in pratica, ad esempio dei principi della Permacultura (nella sua sorprendente capacità di essere disciplina intrinsecamente olistica).
Materia di studio e progettazione ambientale ed umana/animale, sostenibile e rispettosa dei ritmi e manifestazioni della Madre Terra, che presuppone appunto una espansione di Coscienza individuale e collettiva.
Le discipline spirituali avrebbero appunto questo compito: riallacciare la Coscienza dell’individuo alla Coscienza Cosmica, generando processi virtuosi migliorando la qualità dei rapporti tra umani singoli, gruppi di umani, umani-animali, umani-ambiente etc. etc.
Risvegliamoci a noi stessi!

4 commenti:

  1. Abbiamo bisogno di guide spirituali molto più che di guide politiche e ancor di più abbiamo bisogno di coltivare una coscienza spirituale individuale (o autosufficienza spirituale) che, rifuggendo la pura autoreferenzialità, ci permetta di aprirci agli altri mantenendo una capacità critica, una competenza ad osservare e riflettere, che consenta e sviluppi il privilegio del dubbio sul nostro ego e su quello altrui.

    Acquachiara

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  2. Assolutamente le guide spirituali sono necessarie, ma se non diveniamo la "guida di noi stessi" nulla, realmente cambia. L'ascolto del nostro "maestro interiore, la percezione del suo insegnamento costante è parte del nostro risveglio. Ascoltare i maestri fuori, quando lo sono, ma soprattutto ascoltare il maestro dentro ... sentirlo, innanzi tutto. Il meccanismo che ogni maestro che si rispetti cerca di passare è che tutto quel che ci occorre è dentro di noi ... a disposizione. Credo che l'insegnamento fondamentale sia come rendersi conto di questo. Risvegliamo noi stessi conclude l'articolo, non posso che essere d'accordo..
    Namastè

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  3. questo post è fantastico...
    ciao
    giulio

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    1. Sono assolutamente d'accordo! ... Ciao Giulio :)
      Namastè

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