mercoledì 31 maggio 2017

L'AFFERMAZIONE DI UN'IDEA

Foto(di)vagando
Vivo in provincia, certo questa non è una notizia fondamentale, lo so... ma in questo contesto ha una certa importanza. Vivo in provincia, dicevo, ed il bar più 'IN' della piazza della mia piccola città ha esposto un cartello molto particolare. Gelato Artigianale recita... Anche Vegano aggiunge.

Che un bar di provincia, in una zona di tradizione agricola legato all'allevamento intensivo ed alla produzione di latte, si preoccupi di esporre un cartello siffatto è, a mio parere, indicativo.
Significa che il veganismo ha "sfondato" ed è diventato comportamento di molti; tanti da giustificare l'impegno dell'imprenditore in questione. 

La gelateria artigianale della piazza adiacente si è spinta sino a produrre un fondente, senza latte vaccino e senza zucchero, dolcificato con succo d'agave… quindi? Il veganismo è sempre più diffuso e diventa necessario porvi attenzione.

Va però aggiunta un'altra riflessione importante, esso diventa business, moda, comportamento meramente salutista, questo va considerato, per chi, ha operato invece una scelta etica e spirituale.
Come in tutte le cose umane esistono livelli di coscienza, anche per le scelte importanti, come questa, e come sempre “il sistema” cerca di inglobare, ingurgitare e risputare prodotti commerciali senza "succo", privati cioè d'ogni valenza ideale, ridotti a beni di consumo.

Penso che su questo si debba ragionare, resta però importante quello che sta avvenendo. Un comportamento virtuoso sta influenzando il “Dio Mercato”. Perchè resta innegabile che l'affermazione del veganismo significhi una diminuzione di pressione sul genocidio animale e questo è un risultato importante, per noi stessi e per il pianeta il che, in fondo, è alla fine la medesima cosa.

Ricordiamolo però, il significato vero di questa scelta, senza nulla togliere ai salutisti ed ai modaioli... essa ha attinenza con il concetto di unità della vita e del creato ed è orientata dalla scelta di non nutrirsi di paura e dolore, ricercando la via più dolce per l'appartenenza. Sta nella decisione di essere (non solo a parole) senzienti, coscienti e superiori. Con buona pace per i carnivori ad oltranza.

Rosa Bruno

6 commenti:

  1. Non sono vegano, ma neanche carnivoro ad oltranza. Detto questo rispetto qualsiasi scelta civile. Buon articolo.

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    1. La mia è una scelta etica e spirituale, ma per il pianeta è, comunque, una buona notizia che i carnivori compulsivi diminuiscano. Non sono qui a predicare ed ancora meno a giudicare, ogni cosa avviene a tempo debito. Non odio gli onnivori, amo gli anima-li.
      Ciao Carlo, grazie!

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  2. Rispetto tutte le scelte anche se non sono né vegano né vegetariano ma quello che oggi più conta è dirti: bentornata :-)))!!!

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    1. Il rispetto innanzi tutto!!! :)

      Buongiorno caro Daniele,grazie... eh lo so, son sempre un po' latitante :)))

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  3. Da bambina seguivo molto le abitudini di famiglia ed ambientali,per cui anche mangiare carne era una di queste.

    Io credo che ad un certo punto della nostra vita dovremmo avere il coraggio di ascoltarci e non la paura....paura di deludere le concezioni di vita altrui penalizzando esattamente quell'aspetto etico e spirituale,su cui mi trovi ampiamente d'accordo.

    Ti auguro una lieta serata.

    L.

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    1. Vero, siamo qui per questo, per imparare a camminare con le nostre gambe, ascoltando quello che il nostro maestro interiore ci suggerisce, basta saper ascoltare.
      Hai ragione, il nostro nemico principale è la paura ed il conformismo...
      Buona serata a te!

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