mercoledì 27 ottobre 2010

Nucleare: a Caorso ancora oltre 8.000 fusti radioattivi

 
A Caorso, in provincia di Piacenza, ci sono ancora 8.279 fusti di rifiuti a media e bassa radioattività, mentre i più radioattivi sono partiti per l'estero nello scorso giugno.
 
A circa dieci anni dall'inizio dello smantellamento della centrale nucleare e alla vigilia del ritorno delle centrali (di cui una, forse, proprio a Caorso), la procedura per smontare l'impianto, da 450 milioni di euro, sta andando avanti. Il circuito primario è stato decontaminato nel febbraio del 2004, l'edificio Torri Rhr è stato smantellato nel maggio del 2008, ha spiegato stamane l'assessore regionale all'Ambiente Sabrina Freda alla consigliera Gabriella Meo, che ha interrogato la Giunta in question time sul nucleare in Emilia-Romagna. Attualmente, ha aggiunto Freda, nella centrale sono in corso lo smantellamento dei componenti dell'edificio Off-gas, che dovrebbe terminare a fine mese; il trattamento all'estero di rifiuti radioattivi pregressi, che sarà completato entro il 2013. Riguardo proprio ai rifiuti radioattivi l'assessore ha confermato che, il 30 giugno scorso, tutto il combustibile esaurito (la cui attività era pari al 99,36% della radioattività sul sito) è stato trasferito all'estero, mentre nei depositi interni alla centrale si trovano tuttora più di 8.000 fusti di quelli a media e bassa attività.  A Meo, che ha chiesto anche di capire quali interventi la Regione voglia adottare per impedire definitivamente l'installazione di centrali nucleari sul territorio, l'assessore  ha riportato la posizione del presidente Vasco Errani nella relazione programmatica all'Assemblea: "Confermiamo senza alcun dubbio la nostra posizione. Non siamo e non saremo favorevoli all'installazione di una centrale nucleare a Caorso, useremo tutti gli strumenti a nostra disposizione perchè ciò non avvenga". Meo ha condiviso la scelta della Regione di impedire l'installazione di centrali sul territorio regionale. "Fa riflettere- ha detto- che a fronte di uno smantellamento in corso da anni ci siano ancora tanti fusti nei depositi".
  
Fonte: Dire

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