sabato 23 ottobre 2010

Senza parole...Storia Zen



Un sacerdote incontrò un giorno un maestro zen e, volendo metterlo in imbarazzo, gli domandò: "Senza parole e senza silenzio, sai dirmi che cos'è la realtà?"
Il maestro gli diede un pugno in faccia.


Mio commento: Non si tratta di un atto di aggressione, ma della risposta che il sacerdote aveva chiesto. quando, escludendo il linguaggio verbale e anche quello del silenzio, la realtà è affidata ai fatti. Quel pugno aveva dato all'interlocutore il senso vivo e diretto delle cose. Tutti abbiamo bisogno di ricevere ogni tanto uno scossone. Non sempre i risvegli sono piacevoli. Accettiamo quelli più dolorosi come tentativi traumatici della vita di destarci dal sonno. E, se vogliamo evitare o attutire questi traumi, invece di aspettare con paura i colpi della sorte, viviamo con consapevolezza. La consapevolezza ci permette di essere all'altezza delle situazioni, di essere presenti. Ed è la Via del risveglio.

Rosa Bruno

2 commenti:

  1. lol magari era anche un pugile quel maestro zen! ;)

    Rosa se hai un banner del tuo sito mandamelo via mail che lo inserisco nel blog, il mio indirizzo è

    krom2012@msn.com

    poi ti manderò il mio banner se vuoi metterlo :)

    Buon proseguimento

    Namastè!

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  2. ahaha finalmente un maestro che passa ai fatti!

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