sabato 26 novembre 2011

I FONDI PENSIONE SI ACCAPARRANO LE TERRE AGRICOLE

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FONTE: Servindi.org

I fondi pensione si stanno accaparrando i terreni agricoli in tutto il mondo, impattando le comunità locali e promuovendo un'agricoltura controproducente per gli attuali problemi alimentari e ambientali.

I fondi di investimento, specialmente i fondi pensione, si sentono attratti da questi investimenti per i loro benefici potenziali. Si stima che tra 5 e 15 miliardi di dollari nel settore delle commodities sia destinato all'acquisizione di terre coltivabili.
Come è noto, i fondi pensione gestiscono i risparmi dei lavoratori, e ci devono esse quindi una qualche forma di resoconto per le decisioni di investimento intraprese.


In questo senso, i fondi pensione, accaparratori di terre, sono tra i pochi fondi che potrebbero essere colpiti da chi possiede il denaro, e per questo sono stati tra gli obbiettivi dei movimenti sociali. I fondi pensione
Al momento le pensioni dei lavoratori sono gestite da imprese private a cui devono consegnare le mensilità dopo il loro ritiro dal lavoro.
Si sa che i fondi pensione, a livello mondiale, gestiscono 23 trilioni di dollari di attivi. I più grandi sono quelli amministrati dai governi, come nel caso di Giappone, Norvegia, Paesi Bassi, Corea e Stati Uniti. (Vedi il quadro dei maggiori fondi pensione a livello mondiale).
I fondi pensione sono stati colpiti durante l’ultima crisi finanziaria. Per questo, molte di queste amministrazioni di fondi si sono indirizzate verso le terre agricole, molto appetibili per una chiara ragione di domanda e offerta: la popolazione mondiale in aumento che ha bisogno di alimenti.
Per di più, gli amministratori di questi fondi ritengono che i prezzi delle terre sono relativamente bassi in paesi come Australia, Sudan, Uruguay, Russia, Zambia o Brasile.
Questi fondi prendono in considerazione i benefici a lungo termine per il prezzo in aumento dei terreni e per le entrate che andranno a percepire con le vendite dei raccolti, la produzione di latte e di carne.
L'agricoltura è chiaramente una fonte di profitti futuri per gli investitori, coi prezzi delle commodities e degli alimenti in rialzo, ed è per questo che ultimamente i fondi pensione hanno iniziato a investire fortemente in questa direzione.
Barclays Capital ci informa che dieci anni fa i fondi istituzionali investivano circa 6 miliardi di dollari in merci o commodities, mentre attualmente la cifra è salita a 320 miliardi.
Di questi 320 miliardi, i fondi pensione ne investono circa 100. E questi investimenti sono dedicate per gran parte alle terre agricole, beni offrono ritorni annuali tra il 10 e il 20 per cento.
Attualmente, i fondi di pensioni hanno circa tra l’1 e il 3 per cento dei loro portafogli investiti nelle commodities di terre agricole. Si stima che per il 2015 si arrivi a una percentuale tra il 3 e il 5 per cento.
Il panorama attuale indica che gli investitori più grandi stanno programmando di raddoppiare la quantità in portafoglio di commodities agricole che includono i terreni.
La conseguenza diretta sarà l’aumento dei prezzi degli alimenti, che colpirà pesantemente le comunità rurali e povere, e avrà conseguenze sui lavoratori.
Il tema va affrontato dai sindacati di lavoratori, dai governi e dalle altre istituzioni responsabili delle decisioni strategiche per controllare il modo in cui vengono investiti i fondi pensione.

 
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Fonte: Internacional: Los fondos de pensiones acaparan la adquisición de tierras agrícolas

17.11.2011

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE

2 commenti:

  1. Sicuramente si va verso questo fronte di investimento, ma in italia non credo che cio sia possibile in quanto la tendenza è dett'altro che rosea. In atto vi sono politiche di dismissione del patrominio immobiliare, cartolarizzazione e distribuzione degli utili agli iscritti. Il ben rifugio che corre parallelamente all'INPS a supporto delle pensioni di anzianità andrà necessariamente a termine proprio per l'ingente flusso di richiesta di prestiti e la inevitabile richiesta di danaro caldo che oggi depaupera le famiglie. Con i venti di crisi è ben difficile, trovare respiro economico.
    Il mio saluto
    Maurizio

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  2. Ciao Maurizio, benvenuto! ;)
    Effettivamente in tempi di crisi si modificano anche le modalità di investimento dei fondi pensione... qui però non si sta parlando, solo dell'italia, ma di un quadro più complesso.
    Credo che coloro che gestiscono capitali che hanno connotazione sociale, debbano porsi il problema dell'etica...personalmente non gradirei che un mio ipotetico fondo pensione fosse usato, per esempio, per comprare armi o per affamare una popolazione
    Un abbraccio e buona serata ;)
    Namastè

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