domenica 20 novembre 2011

La caccia alle streghe. In Perù uccisi 14 sciamani, ultimi custodi della Terra.

Rosa
Quando ieri sera mio marito mi ha passato questa notizia si è rotto qualche cosa, dentro di me. Ho pianto. E tutta la serata si è fatta inutile, oscura...dolorosa.

La notizia non è recentissima, ma io l'ho letta solo ieri sera: 
Il governo del Perù ha reso noto che quattordici sciamani nel nord-est del paese sono stati uccisi nel corso degli ultimi venti mesi.
Potete approfondire la notizia, come dato di cronaca, QUI

Sono una sostenitrice del curandero peruviano Hernàn Huarache Mamani, seguo con affetto ed interesse, ma anche con una grande soddisfazione per il mio spirito, il percorso di conoscenza da lui proposto e raccontato, ma anche prima di incontrarlo il richiamo “empatico” dei popoli andini era fortissimo. I suoi libri hanno tracciato un solco...pronto a ricevere il seme della conoscenza.

Non è solo questa lettura, però, che ha affinato e risvegliato la mia sensibiltà nei confronti della spritualità andina, da sempre il sentire di loro...il leggerne, anche in termini di fredda cronaca, aveva ed ha, un effetto profondo, oserei dire Karmico su di me.

Una sorta di richiamo amorevole.

Forse per questo la notizia mi ha particolarmente colpita ed addolorata. Mi rendo conto che la morte è un passaggio e che loro più di altri avevano coscienza della rilevanza del Karma e del destino nella loro esistenza.
Non è tanto la morte quindi, di cui, sono certa, loro non avevano paura, ma l'assoluta stupidità della violenza che l'ha accompagnata che mi colpisce...mi fa male.

L' inutilità sconcertante ed offensiva del motivo. Una “caccia alle steghe”, pare, una questione di bieca intolleranza che me lo rende ancora più odioso.
Perpetrata e portata a termine chiamando Dio a testimone e per ragioni di fede...nella convinzione demenziale di essere nel giusto. Lo so che nulla avviene per caso e che nulla è veramente male, so che loro erano venuti qui a percorrere esattamente quella strada e che la loro morte è il più importante dei loro insegnamenti. Eppure, nonostante questa consapevolezza provo un dolore profondo che mi soffoca e che non è solo mentale, ma profondamente spirituale.
Il dolore di vedere ancora una volta issata la croce della Santa Inquisizione, il dolore di vedere l'ignoranza, l'incapacità di comprendere...l'assoluta imbecillità che odia e che sbava, che produce insulsa violenza e che trova sempre il modo di esprimere tutta la propria intolleranza disumana.
Senza neppure comprendere che se esiste una negazione di Dio sta proprio in questa stupidità senza fine.

La sapienza dei curanderos e delle donne che li ispirano si sta perdendo, in gesti senza senso come quello del sindaco Alfredo Torres di Balsa Puerto e del killer incaricato della strage, suo fratello.
Però il problema non sono neanche loro. Anime grigie e pesanti e probabilmente con un karma terribile, considerando quello che sono venuti a fare su questo mondo.
Il problema vero sono le parole ed i pensieri che li ispirano, le filosofie o peggio le teologie che danno loro le ragioni per essere convinti che proprio quella sia la cosa giusta da fare. È l'idea che arma le loro mani con il machete il vero problema. Perchè abusa del nome di Dio. Essa è ancora lì a covare odio ed a minacciare morte e dannazione eterne e continua a travestirsi da religione, da parola di Dio rivelata. Andando, guarda caso, a colpire una delle sue vere espressioni.

Lo sciamano, ultimo custode della Terra Madre e delle antiche conoscenze spirituali del popolo peruviano... e di un immenso "sapere" sulle piante della foresta pluviale.
L'uccisione di questi sciamani è una grave perdita per tutti. 

Namastè

24 commenti:

  1. E'pazzesco, è una pulizia etnica!

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  2. Purtroppo sì Sara! E fa tanto male...
    Ti abbraccio.
    Namastè

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  3. Cara Rosa, ciao.
    Ti offro una mia riflessione e te la offro con tutto il cuore. Se tu piangi nonostante dici di sapere che il Karma di queste Grandi Uomini non era da loro inaspettato, ma anzi il culmine stesso del loro insegnamento, significa che tu credi in Loro solo a livello razionale. Tu manchi di Fede verso l'Insegnamento e di Compassione nei riguardi dei loro assassini e dei loro mandanti. Che la notizia ti sia giunta da lontano, nello spazio e nel tempo, è un messaggio ben preciso e soprattutto rivolto specificatamente a te dai tuoi Maestri. Loro stanno parlando con te. Un invito, non a guardare l'evento in sè, non a giudicare quali idee possano armare di macete le mani di quali uomini, ma a lavorare su un qualcosa che forse in questo preciso momento della tua vita sta vacillando, è messo a dura prova dentro di te, Rosa. Fede e Compassione. Credere che la morte sia un passaggio, richiede Fede, vedere che i tuoi Maestri sono effettivamente vivi e continuano a parlare con te a dispetto dell'illusione della morte, richiede Fede. E che dire della Compassione verso quegli Esseri che apparentemente non sono degni alcuna Compassione? E che dire della Compassione verso quegli Esseri che schiavi di insegnamenti errati si perdono e conducono alla perdizione i primi e quindi ancor più indegni di qualsiasi Compassione? Nutrire Compassione e sentire preoccupazione per i bambini del cotone è facile. Riuscire a nutrire Compassione e a sentire preoccupazione per i Malvagi, questo è davvero difficile. Eppure i tuoi Maestri ti stanno dicendo: Rosa, tu puoi.
    Mi auguro che, la mia riflessione, non appaia arrogante ai tuoi occhi.

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  4. Paradossalmente la sua morte darà più valore ai suoi testi, e il modo tragico in cui è stato ucciso, farà sì che più persone vengano a conoscenza della sua persona, più di quante ce ne sarebbero state se fosse morto in maniera naturale. E così il suo spirito può diffondersi più lontano e tra più persone, che anche per via della nebbia in cui si trovano daranno più valore ai suoi testi adesso che è morto. E comunque è questo l'importante, che il suo spirito si diffonda.

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  5. @Anonimo
    Mentre scrivevo mi rendevo conto di questo e mi ci sono esposta con autocoscienza. Lo so che hai ragione e che la morte altro non è che un passaggio, che siamo esseri d luce, eterni.
    Così come so che con la loro morte essi sono giunti al compimento della loro missione qui...
    Ciò nonostante noi siamo su questo piano...e qui, solo qui ho sfogato il mio dolore, ben sapendo di stare giocando con il dualismo...le ragioni al pianto si cercano in genere dopo aver sfogato le proprie lacrime e mentre scrivevo sapevo anche che stavo imparando qualche cosa e che i curanderos peruviani avevano insegnato anche a me.
    Eppure ancora oggi la stupidità crudele mi intristisce.
    Grazie per le parole che hai detto non le prendo come una forma di arroganza...assolutamente no! Ma come una preziosa riflessione di cui farò tesoro.
    Un abbraccio grato ;)
    Namastè

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  6. Ciao Ivan, non vorrei fosse sorto un equivoco... non è Hernàn Mamani ad essere morto.
    Sono altri quattordici curanderos ad essere stati uccisi, ma non credo che cambi molto ed anche ammesso che questo equivoco ci sia stato, le parole che hai scritto hanno universalità e vanno benissimo anche per loro!
    Grazie Ivan, un abbraccione ;)
    Namastè

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  7. Talvolta si resta offesi dall'arrogante ingiustizia di chi si crede depositario assoluto di Bene e Verità... per questo capisco il tuo sfogo... cara Rosa. Però la Fede e il Timor di Dio vanno OLTRE... oltre l'umana comprensione... oltre l'odio e il pianto. E come ha detto Anonimo... anche se è difficile, è di questi malvagi che bisogna aver compassione, perchè... NON SANNO QUELLO CHE FANNO.
    Un abbraccio grandissimo,
    Mary

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  8. Mary cara, anche le tue parole hanno il valore dell'insegnamento.
    "Non sanno quello che fanno", sì è vero ed ho pianto anche per loro e per l'umana miseria...non piango la morte ma la stupidità.
    Grazie amica carissima per le belle parole, ricambio l'abbraccio ;)
    Namastè

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  9. assassini di uomini, della cultura e della terra; ho fatto un link a questo tuo post
    namastè

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  10. E' la stupidità e l'inutilità di questi gesti che ci sprofondano nella miseria di cui è capace l'essere umano.
    Una tragedia indegna di noi, che abbiamo così alta la passione per la vita e la Natura.
    Namstè

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  11. È vero Paolo, la sento sulla pelle come una mia responsabilità. Gli esseri umani non perdono l'occasione per dimostrare quanto siamo ancora indietro.
    Ripeto quel che si è gia detto, la morte è parte del percorso ed ogni cosa ha un senso ed è perfetta, ma la stupidità continua a disorientarmi.
    Grazie sempre amico mio ;)
    Namastè

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  12. Ho letto qualche anno fa un libro di Hernàn Mamani... Capisco la tua costernazione. E' più facile darsi ragione di una violenza che si esercita su violenti, ma in questo caso si è infierito su persone che portano pace.

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  13. Queste creature(non li chiamo uomini per non offenderli) sono legati agli elementi ed hanno con essi un rapporto speciale, che nessuno di coloro che li ha privati della vita potrebbe minimamente e lontanamente capire..Condivido il tuo dolore ed anche come ti faccia rabbia per la ferocia e l'inutilità del loro assassinio, che oltretutto azzoppa la loro conoscenza (per altro minima) ma anche quella di chi avrebbe potuto goderne..A Loro hanno fatto niente, perchè conoscono bene la morte e sanno tornare nella terra di cui hanno sempre fatto parte...
    Fa addolorare che l'uomo si allontani sempre di più dal vivere in armonia con gli elementi e pittosto di volerli usare a suo piacimento, con arroganza e stupidità...

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  14. Ciao giacy.nta, la violenza mi risulta incomprensibile sempre, nello specifico poi ancora di più.
    Spesso accade che portatori di pace vengano trattati con violenza, si pensa forse che siccome sono pacifici ed hanno scelto di non reagire siano per questo deboli...ma la loro forza sta proprio in questo.
    Il segno lasciato dai curanderos uccisi è molto più profondo proprio per questo.
    Un abbraccio e buona serata ;)
    Namastè

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  15. Grazie mr.Hyde per aver compreso il mio travaglio che non è sulla morte.
    I curanderos conoscono le sue strade molto bene e comprendono le sue ragioni. La mia frustrazione nasce dalla pochezza dell'uomo che li uccide e dal motivo per cui lo fa...e non mi basta che tutto sia perfetto, perchè questo non rende l'essere umano migliore ma lo condana a mille ritorni...ci son altri come i due implicati nella cosa, altri che razionalizzano e la pensano come loro che affilano i loro machete per altre spedizioni punitive e che non solo pensano che sia giusto, ma addirittura che lo voglia Dio.
    Buona serata carissimo, un abbraccio ;)
    Namastè

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  16. Ciao Rosa, come sempre i tuoi scritti mostrano un equilibrio e una sensibilità che pochi hanno ... la storia del Karma potrebbe essere anch'essa una delle tanti illusioni di maya ... è qui, su questo piano dell'esistenza, che dobbiamo dimostrare di aver colto il senso della vita: la condivisione ... cronache del genere dimostrano che ne siamo molto lontani per cui condivido pienamente il tuo travaglio ... personalmente mi andrebbe bene anche che la morte fosse un eterno oblio ... sono così stufo di conoscere ogni giorno una nuova "perla" dell'umanità che non avrei proprio voglia di ricominciare da capo.
    Namastè

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  17. @Anonimo
    Anche questo è il senso del mio travaglio. Ogni volta che mi trovo di fronte alla follia umana, vedo allontanarsi il destino comune dell'umanità e la massa critica divenire spaventosamente esigua...
    Mi hai fatto sorridere ed è un bene che si riesca a farlo quando si parla di queste cose, significa che tutto sommato, qualche cosa di alto e sublime in noi circola ancora.
    Condivido ache la tua "stufaggine"...ma resto convinta della nostra eternità, quindi temo che ti toccherà consolarti...
    ...però se non avrai memoria di questo passaggio per te sarà lo stesso e se la avrai sarai anche superiore alla stanchezza ed al dolore ^_-
    Un abbraccio caro amico.
    Namastè

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  18. Francesco, grazie per la sensibilità e la condivisione.
    E scusa il ritardo, ma il tuo commento era bloccato in bacheca e l'ho visto solo ora...perdono ^_-
    Ti abbraccio.
    Namastè

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  19. Anonimo perché devi demonizzare la razionalità? La televisione lo fa già abbastanza. Che ne sai tu se manca di fede e di compassione. Il testo è solo un'esposizione dei fatti con una normale amarezza per quel che è successo, non c'è nessuna palese presa di posizione contro chi ha ucciso e nessun giudizio verso ciò in cui credono che li ha portati a compiere quel gesto. Comprendo la tua preoccupazione che le persone non possano provare empatia anche per chi ha ucciso riconoscendosi pure in loro. Ma esporsi in modo prevenuto senza che sia successo nulla non serve ed è scorretto verso chi è accusato di non aver fatto qualcosa. Come ho visto ti sei reso conto di esser stato un po arrogante, e quello che è scritto conta meno del 10% rispetto all'atteggiamento e all'esempio che si da. Quindi ciò che hai insegnato è soltanto quello di essere arroganti con gli altri, e se lo fai spesso potrai osservare che chi ti segue si comporta in maniera arrogante con gli altri.

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  20. Violenza vergognosa contro persone pacifiche.
    Saluti a presto.

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  21. Sì Cavaliere, è triste ma purtroppo è così :(
    Un abbraccio.
    Namastè

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  22. Ciao Rosa, ti chiedo per favore, se puoi, di permettermi di rispondere ad Ivan.
    Ivan ciao.:)
    So di essere sempre un po'brutale nell'esprimermi, credimi, ne sono sono consapevole e sto lavorando per migliorarmi. Purtroppo ieri non ho trovato altre parole per esprimere la mia riflessione. Io credo profondamente che il rapporto maestro/discepolo sia una via a doppio senso di marcia. Io ascolto il Maestro e gli parlo, Lui mi ascolta e mi parla. E siccome è toccato anche a me di vedere il mio Maestro perseguitato, malmenato, esiliato, ucciso brutalmente (e non una volta sola, i 14 Curanderos sono l'ennesima) volevo alleviare la sofferenza di Rosa. Come? Offrendole la riflessione che è stata offerta a me a quel tempo (e che ogni volta offro a me stessa), da una persona che a tutt'al prima ho visto come arrogante e priva di comprensione. Quel che del mio Maestro arriva a me (la notizia qui riportata è arrivata a Rosa per prima tra tutti noi, e a nessun altro e l'ha colpita in profondità) significa che è a me, direttamente, personalmente indirizzato. E quando il mio Maestro mi parla? Quando io ho bisogno di Lui, quando nella mia Vita ho bisogno di uno scossone per proseguire. Pensiamo davvero che sia la stupidità a governare l'Universo e non un'Intelligenza così grande da apparire talvolta incomprensibile?
    Cosa ci sarebbe di male se questi Uomini Meravigliosi fossero morti al solo scopo di permettere a Rosa di proseguire? E Rosa è stata per noi la Loro Voce. I Maestri muoiono sempre al solo scopo di guidare, istruire e rendere indipendenti i discepoli. E', mi si passi il termine, l'escamotage più gettonato quello di "ritirarsi". Perchè è questo che hanno fatto. Si sono ritirati. Proprio per le ragioni che tu hai esposto nel tuo primo commento. Se il Maestro fosse sempre qui in carne ed ossa quando mai noi discepoli svilupperemmo l'indipendenza?
    La Scuola è finita, tutto ciò che era importante sapere è già stato detto. Nulla è rimasto celato. Tutto è stato chiaramente rivelato. Ora rimane solo il metterlo in pratica. Ma per davvero. Questo intendevo col razionale. E continuo a sostenere che siano la Fede e la Compassione ciò su cui bisogna cimentarsi. La Fede nell'Insegnamento e la Compassione per i Malvagi. L'Assassino del Maestro è proprio colui che il Maestro ha maggiormente a cuore, l'Essere che maggiormente suscita la sua preoccupazione e la sua solllecitudine, il figlio malato, quello più debole, più esposto, quello per cui ritorna sempre, quello per cui tra un andata e un ritorno e una nuova partenza, lascia qui noi.
    E, in conclusione, paradossalmente è anche grazie alle idee distorte che armano le mani di macete che si crea il Legame col Maestro. A volte sono l'unica Via praticabile che si ha a disposizione. Ora quegli assassini sono indissolubilmente legati, Karmicamente, a quei Maestri e torneranno, con loro, per trasformare la momentanea sconfitta in vittoria.
    Con profondo rispetto.

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  23. Già, infatti!
    Ciao Ernest, un abbraccio.
    Namastè

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