lunedì 27 settembre 2010

Imponente aumento del prezzo del cibo. Vertice straordinario della Fao sulla crisi alimentare

tratto da: www.blogeko.it

Il mondo rischia una nuova crisi alimentare, come quella del 2007-08, ma la causa è la speculazione finanziaria e non il clima impazzito. Infatti, nonostante siccità e alluvioni, quest’anno si prevedono raccolti di grano e di riso da record.

E’ il succo del vertice straordinario organizzato dalla Fao (l’agenzia per l’agricoltura e l’alimentazione dell’Onu) e svoltosi venerdì in seguito all’imponente rialzo dei prezzi di alcuni generi alimentari che si è verificata negli ultimi mesi.
Da luglio, il prezzo del mais sui mercati internazionali è aumentato del 40%. Quello del grano del 60-80%. Tutto è cominciato con l’ondata di calore che ha colpito la Russia: il raccolto di grano è risultato sensibilmente inferiore alle previsioni, e il Governo ha deciso di bloccare le esportazioni.

Eppure, secondo la stima della Fao, in tutto il mondo il raccolto di grano in questo 2010 sarà appena inferiore dell’1% a quello dell’anno scorso, e il terzo più grande mai registrato nella storia umana.
E il riso? Nonostante le inondazioni in Pakistan e in Cina, la Fao nel “Crop Prospects and Food Situation” di questo mese si attende un raccolto globale superiore del 3% rispetto a quello dell’anno scorso. Dovrebbe essere il più grande raccolto di riso mai registrato nella storia umana.
Le scorte alimentari sono ben più consistenti di quelle del 2008. Inoltre produzione e domanda di cereali sono sufficientemente in equilibrio, dice la Fao.
Bisognerebbe dirlo a quel miliardo circa di esseri umani che, ogni sera, va a letto con la pancia vuota e a tutti gli altri che, a causa dei prezzi sempre più alti, si trovano in difficoltà a riempire le pentole e i piatti.

Il prezzo del grano e della farina, riconosce la Fao, in luglio e agosto è aumentato del 24% in Afghanistan, del 23% in Mongolia, del 22% in Tagikistan, del 21% in Bangladesh, del 19% in Kyrgyzstan. In Pakistan i prezzi sono aumentati in media dell’8% solo nella prima settimana di settembre.
Oltretutto si tratta di Paesi poveri – è bene sottolineare – dove l’acquisto del cibo assorbe la maggior parte del reddito. Rincari del genere strangolano qualsiasi possibilità di sfamarsi.

Se i raccolti di grano e di riso sono da record, come mai i prezzi aumentano in questo modo spropositato? Acquisti dettati dal panico e speculazione finanziaria, risponde la Fao. Ovvero: non mangi? E’ il mercato, bellezza.
Il comunicato stampa a conclusione del vertice della Fao: l’instabilità dei prezzi è la maggior minaccia alla sicurezza alimentare

Dalla Fao il Crop Prospects and Food Situation del settembre 2010

Foto Flickr

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