giovedì 6 settembre 2012

SORPRESE DI VELENI NEL MAR TIRRENO

di Gianni Lannes

Imbarazzante per il governo Monti: i rifiuti industriali inabissati nel santuario dei cetacei non sono stati ancora recuperati. E' passato quasi un anno dall'affondamento di ben 40 tonnellate di scorie pericolose  (stipate in bidoni metallici) - ufficialmente - in trasferta dalla Sicilia in Lussemburgo, perse al largo dell'isola di Gorgona dall'eurocargo Venezia della compagnia Grimaldi.

I fusti eccoli sul monitor. Recentemente una trentina di echi, che potrebbero essere bidoni, sono stati ascoltati dal sonar della nave Magnaghi della Marina Militare e confermati dal suo magnetometro. La nave idrografica ha dimostrato che di bidoni tossici nel mare toscano ce ne sono tanti, e non solo quelli affondati 9 mesi fa.

Toglieteli subito”: Marco Solimano e Francesco Gazzetti hanno consegnato 4 mila firme al sindaco di Livorno Alessandro Cosimi. La petizione popolare chiede la rimozione dei veleni (senza se e senza ma). «Accolgo queste firme - ha detto il primo cittadino pro tempore, favorevole al rigassificatore - come un ulteriore stimolo a non smettere di occuparci del problema, insieme alle altre istituzioni locali e nazionali, spingendo lo Stato a surrogare chi, fino a questo momento, non ha fatto completamente il suo dovere, cioè l'armatore della motonave, e a fargli pagare, alla fine, il costo del recupero dei bidoni. Ne mancano ancora una settantina, una ventina sono stati individuati e verranno recuperati, ma bisogna tirarne su il massimo numero possibile». Il sindaco ha dato i numeri al lotto, perché i conti non tornano in fondo al mar. Allora ministro Clini? 
 

4 commenti:

  1. Ho avuto il privilegio (abbastanza diffuso, comunque) di fare il bagno in Gorgona, tanti anni fa. Dalla foce dell'Arno all'isola bastano e avanzano tre ore di traversata (a vela): un incanto vivo nella mia memoria. E ricordo le estati passate in Capraia, con il traghetto che faceva tappa in Gorgona e i detenuti rinchiusi in una apposita cella ricavata nella hall del piccolo traghetto.
    Per noi pisani la Gorgona fa parte della quotidianità, quando si avvicina la burrasca la si vede all'orizzonte, scura scura e nitida e vicina. Nel tempo bello, la sua figura appena si intravede, grigia, sullo sfondo.
    Usiamo tutto, sterminiamo tutto, sporchiamo tutto, con una superficialità estrema siamo capaci di avvelenare il mare e l'aria, la terra e i fiumi, in ogni dove posiamo i nostri piedi creiamo disastri impensabili.
    E come pecore stupide ci ammassiamo davanti alla tv, nei supermercati, nelle scatole di latta sulle autostrade, senza accorgerci (come già dissi) che abbiamo tutto a portata di mano, senza renderci conto che non ci manca niente, assolutamente niente.
    Da piccolo mangiavamo i gamberetti vivi, presi con le mani fra gli scogli di Marina di Pisa, giocavamo con i granchi, pescavamo le mormore dalla battigia alla sera.
    Ma guarda dove mi portano i veleni!
    Baci
    Namastè

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    1. Cosa dirti amico mio, che tu non abbia già detto, la tua è testimonianza e non solo considerazione, te ne ringrazio. Da parte mia la rabbia e la frustrazione di vedere rinnovarsi e consolidarsi una ignavia annosa e vergognosa. Hai mille ragioni "superficilità" colpevole e stupida che ci fa imbrattare e distruggere il luogo in cui viviamo, unici animali che fanno questo...poi ci definiamo esseri superiori...ah! Superiori a cosa? Siamo molto peggio che parassiti....
      Baci e abbracci caro Paolo!
      Namastè

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    2. Il mare è pieno di veleni, la terra è contaminata dai veleni, l'aria e l'acqua la stessa cosa... Più che esseri superiori, IDIOTI allo stato puro...

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    3. Sì, direi di sì Max... ed anche idioti abbastanza pericolosi e fastidiosi, purtroppo. Stiamo distruggendo questa assoluta meraviglia e lo chiamiamo progresso.
      Un abbraccio Max
      Namastè

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