sabato 22 maggio 2010

DECRETO LIBERTICIDA


L'allarme per il disegno di legge liberticida (D.D.L. 733) approvato dal Senato, che vieta tra l'altro la promozione della disobbedienza civile effettuata a mezzo internet. Carlo Consiglio

APPROVATO: articolo 50-bis/Repressione di attività di apologia o istigazione... COMPIUTA A MEZZO INTERNET

NESSUN TELEGIORNALE HA AVUTO IL PERMESSO DI DIFFONDERE QUESTA NOTIZIA

Il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.D.L. 733) tra gli altri con un emendamento del senatore Gianpiero D'Alia (UDC) identificato dall'articolo 50-bis: "Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet"; prossimamente il testo approderà alla Camera come articolo n. 60.

Questo senatore non fa neanche parte della maggioranza al Governo... il che la dice lunga sulle alleanze trasversali del disegno liberticida della Casta.

In pratica in base a questo emendamento se un qualunque cittadino dovesse invitare attraverso un blog (o un profilo su Facebook, o altro sulla rete) a disobbedire o ad istigare (cioè... criticare?!) contro una legge che ritiene ingiusta, i provider dovranno bloccarne il blog o il sito.

Questo provvedimento può far oscurare la visibilità di un sito in Italia ovunque si trovi, anche se è all'estero; basta che il Ministro dell'Interno disponga con proprio decreto l'interruzione dell'attività del blogger, ordinandone il blocco ai fornitori di connettività alla rete internet. L'attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro 24 ore; pena, per i provider, sanzioni da 50.000 a 250.000 euro.

Per i blogger è invece previsto il carcere da 1 a 5 anni oltre ad una pena ulteriore da 6 mesi a 5 anni per l'istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all'odio (!) fra le classi sociali.

Morale: questa legge può ripulire immediatamente tutti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per la Casta.

In pratica sarà possibile bloccare in Italia (come in Iran, in Birmania e in Cina) Facebook, Youtube e la rete da tutti i blog che al momento rappresentano in Italia l'unica informazione non condizionata e/o censurata.

ITALIA: l'unico Paese al mondo in cui una media company (Mediaset) ha citato YouTube per danni chiedendo 500 milioni euro di risarcimento.

Con questa legge non sarà più necessario, nulla sarà più di ostacolo anche in termini preventivi.

Dopo la proposta di legge Cassinelli e l'istituzione di una commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra meno di 60 giorni dovrà presenterà al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo emendamento al "pacchetto sicurezza" di fatto rende esplicito il progetto del Governo di "normalizzare" con leggi di repressione internet e tutto il sistema di relazioni e informazioni che finora non riusciva a dominare.

Mentre negli USA Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet, l'Italia prende a modello la Cina, la Birmania e l'Iran.

Oggi gli unici media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono stati la rivista specializzata "Punto Informatico" ed il blog di Grillo.

Fate girare questa notizia il più possibile per cercare di svegliare le coscienze addormentate degli italiani, perché dove non c'è libera informazione e diritto di critica la "democrazia" è un concetto vuoto.

22 maggio 2010


2 commenti:

  1. l'apologia di reato è già punita dall'ordinamento italiano. fino ad oggi pensavo che la norma valesse anche sul web. se invece lo scopo fosse un altro, cioè mettere il bavaglio anche alle esortazioni a non supportare l'economia e la politica ... mah

    vediamo un pò quali saranno gli sviluppi pratici. spero che, data la loro inettitudine, disorganizzazione e carenza di strumenti, la cosa finirà nel dimenticatoio.

    se le cose dovessero prendere realmente una piega liberticida, finisce che stavolta emigro sul serio.

    ciao

    RispondiElimina
  2. La cosa grottesca, secondo me, è la totale incoerenza della gestione governativa.
    Si vuole combattere la corruzione, e lo si fa imbavagliando, quindi eliminando il mezzo più efficace.
    Verrebbe quasi da ridere, se la faccenda non fosse così tristemente tragica!
    Mah...avanti così, e davvero non resta che la fuga...
    solo, mi chiedo dove?

    Buona vita
    Namastè

    RispondiElimina

La moderazione dei commenti è stata attivata. Tutti i commenti devono essere approvati dall'autore del blog.
Non verranno presi in considerazione gli interventi non attinenti agli argomenti trattati nel post o di auto-promozione.

Grazie.