mercoledì 20 ottobre 2010

Animali clonati: per ora non arriveranno sulle tavole

tratto da: www.aamterranuova.it
Per gli animali clonati per uso alimentare le frontiere europee, teoricamente, dovrebbero restare sbarrate, almeno per 5 anni. Ma dopo?

Questo, secondo indiscrezioni, sarà il contenuto di una proposta della Commissione Europea che chiederà una moratoria per cinque anni per bovini e suini ottenuti con questa procedura e la tracciabilità degli embrioni e dello sperma importato. Sull'argomento si era espressa il 20 settembre l'Efsa, l'agenzia europea sulla sicurezza alimentare, che, malgrado la presenza di studi e pareri assai critici, era arrivata alla conclusione che in termini di sicurezza alimentare "nulla lascia supporre che esistano differenze nella carne e nel latte dei cloni e della loro progenie rispetto a quelli di animali allevati in modo tradizionale"; l'Efsa non ha però potuto esimersi dal constatare che gli animali clonati muoiono prima rispetto agli altri, e hanno problemi di sviluppo. Questi problemi sembrano essere sufficienti ad impedire l'arrivo degli animali 'figli' della pecora Dolly, il primo animale clonato nel 1996, che da Usa, Canada e Argentina erano pronti a invadere le nostre tavole. Sulla decisione forse pesa anche un parere del Gruppo europeo sull'etica nelle scienze e nelle nuove tecnologie (GEE) che a gennaio del 2008 ha concluso che "considerato l'attuale
livello di sofferenza e di problemi di salute delle madri surrogate e degli animali clonati, il GEE esprime i propri dubbi sul fatto che la clonazione animale per scopi alimentari sia eticamente giustificata".

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