"I caccia israeliani sfrecciano a bassa quota, lanciando bombe e missili  sugli obiettivi. Non è una scena dell’operazione «Piombo fuso» contro  Gaza, ma dell’esercitazione Vega 2010 in corso nella base aerea di Decimomannu (Cagliari) dal 16 al 26 novembre. 
Vi partecipano 30 aerei da guerra e oltre 500 militari italiani e israeliani. L’esercitazione, spiega un comunicato stampa, si inserisce «nel più ampio contesto di cooperazione internazionale allo scopo di confrontare differenti tecniche di impiego e garantire l’addestramento avanzato unitamente allo scambio di esperienze fra equipaggi delle aeronautiche militari italiana e israeliana». Sicuramente, nello scambio di esperienze, i piloti israeliani hanno molto da insegnare a quelli italiani.
Vi partecipano 30 aerei da guerra e oltre 500 militari italiani e israeliani. L’esercitazione, spiega un comunicato stampa, si inserisce «nel più ampio contesto di cooperazione internazionale allo scopo di confrontare differenti tecniche di impiego e garantire l’addestramento avanzato unitamente allo scambio di esperienze fra equipaggi delle aeronautiche militari italiana e israeliana». Sicuramente, nello scambio di esperienze, i piloti israeliani hanno molto da insegnare a quelli italiani.
L’aviazione israeliana continua infatti i raid contro la popolazione di  Gaza, uno dei quali è stato effettuato il 19 novembre. I piloti  israeliani hanno però anche da imparare. La base di Decimomannu, sede  del Reparto sperimentale e di standardizzazione al tiro aereo (Rssta), è  dotata delle più moderne tecnologie. Tra queste un sistema elettronico  che, attraverso sensori agganciati ai velivoli, permette di seguire, in  diretta su ampi schermi, lo svolgimento del volo come se ci si trovasse a  bordo di ogni singolo velivolo.
Dopo i dieci giorni di esercitazione, i piloti israeliani saranno quindi  in grado di condurre attacchi ancora più micidiali. Perfezionando allo  stesso tempo le tecniche per l’attacco nucleare. L’esercitazione di  Decimomannu rientra nella cooperazione militare Italia-Israele,  stabilita dalla Legge 17 maggio 2005, che prevede anche attività  congiunte di formazione e addestramento. 
Rientra allo stesso tempo nel «Programma di cooperazione individuale»  con Israele, ratificato dalla Nato il 2 dicembre 2008, circa tre  settimane prima dell’attacco israeliano a Gaza. Esso comprende una vasta  gamma di settori in cui «Nato e Israele cooperano pienamente»: aumento  delle esercitazioni militari congiunte; connessione di Israele al  sistema elettronico Nato; cooperazione nel settore degli armamenti;  allargamento della «cooperazione contro la proliferazione nucleare».  Ignorando che Israele, unica potenza nucleare della regione, rifiuta di  firmare il Trattato di non-proliferazione ed ha respinto la proposta Onu  di una conferenza per la denuclearizzazione del Medio Oriente".

 
Ci mancava anche questa!
RispondiElimina