martedì 23 novembre 2010

Disabili: inclusione sempre più a rischio

 

Porta il beffardo nome di “Legge di stabilità 2011” il provvedimento del Governo prossimo all’esame del Senato e già approvato dalla Camera, che qualora passasse in via definitiva renderà ancora più precarie le già critiche condizioni di vita di migliaia di persone con disabilità e delle loro famiglie, tra le prime a risentire in questi anni delle conseguenze della crisi economica globale che ha investito duramente anche l'Italia. A denunciare questo allarmante quanto realistico scenario è in prima linea la Fish onlus, la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap.
Getta particolare sconcerto la completa assenza di informazione relativa alle gravi conseguenze sull’inclusione delle persone diversamente abili qualora tale legge venisse definitivamente approvata: molti organi di informazione del nostro Paese, dai tg alla stampa nazionale, non ne hanno infatti parlato. Eppure si tratta di una situazione che, come sottolinea la federazione, farebbe sbiadire al confronto le avvisaglie avute con la precedente manovra economica. "La proposta di legge C 3778, che sarà sottoposta nei prossimi giorni alle votazioni dell’Assemblea, potrebbe spazzare via in un sol colpo quanto si è tentato di costruire in questi anni per garantire un barlume di inclusione sociale per le persone con disabilità di questo Paese".

La Fish si riferisce cioè al Fondo Nazionale per le non autosufficienze, istituito nel 2006 con l’obiettivo di sviluppare prestazioni mirate all' “attuazione dei livelli essenziali delle prestazioni assistenziali”, che verrebbe definitivamente azzerato a seguito di questo provvedimento mettendo brutalmente fine a molti percorsi di presa in carico delle persone con disabilità da parte dei servizi a loro destinati.

“A questo vuoto andrà a sommarsi la drastica riduzione prevista anche per il Fondo per le politiche sociali. Una combinazione esplosiva di tagli indiscriminati che rappresenta una spallata contro moltissimi tentativi di far uscire le persone con disabilità dagli istituti. Diritti, come quello ad una vita indipendente, ai quali il Governo risponde con uno stop definitivo a tutti quei progetti mirati alla permanenza nella comunità delle persone con disabilità, a cominciare da quelle che non hanno più una famiglia in grado di supportarli. La spinta verso gli istituti viene infatti ulteriormente esplicitata nel significativo taglio che interesserà il Fondo nazionale per il diritto al lavoro dei disabili. Senza servizi, senza opportunità, senza reddito, senza politiche mirate all’inclusione, l’unica alternativa prospettata dallo Stato resta solamente quella della reclusione”, si legge ancora nel commento della Federazione.
I cittadini con disabilità quotidianamente continuano ad assistere al rapido erodersi di quei pochi diritti ad oggi loro garantiti. Le decisioni portate avanti in tal senso dalle nostre istituzioni non fanno che gettare discredito sull'attuale sistema di welfare del nostro Paese, caratterizzato da una serie di drastici tagli che non fanno altro che penalizzare i diritti e l'inclusione economica e sociale delle persone diversamente abili, come confermerebbe anche l’ipotesi di una drammatica riduzione, del 75% rispetto allo scorso anno, dei fondi connessi allo strumento del 5 x mille, che andrebbe a penalizzare le organizzazioni che da esso traggono un importante sostegno nello sviluppo delle loro attività e dei loro servizi in favore della promozione dei diritti delle persone con disabilità.
Sconcertante è la totale mancanza di conoscenza e sensibilità dei politici nei confronti dei problemi e dei gravi disagi con cui sono costretti a fare i conti i disabili del nostro Paese, amplificata oltremodo dal silenzio imbarazzante ed ingiustificato dei media.

2 commenti:

  1. Non avevamo dubbi che i mass media non ne avrebbero parlato...solo il Fatto Quotidiano ha dato la notizia...cara Rosa sono sempre più indignato...saluti dal bar

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  2. @ Alberto R.-
    Certo, niente di nuovo sotto il Sole.
    Fortunatamente ci resta la rete a cui attingere le informazioni, almeno fino a che sarà possibile...

    Namastè

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