sabato 12 novembre 2011

Italia, la lobby delle armi tenta il colpo

La Lega infila nel maxiemendamento la liberalizzazione della vendita di armi da guerra ai privati. Il parere di Carlo Tombola, coordinatore scientifico dell'Osservatorio Permanente Armi Leggere
 

Nel maxiemendamento che il governo Berlusconi ha presentato in parlamento, la Lega ha infilato un bel regalo ai produttori italiani di armi: l'abolizione del Catalogo nazionale delle armi comuni da sparo, che di fatto liberalizza la vendita di armi da guerra ai privati detentori di porto d'armi.
Abbiamo chiesto un parere a Carlo Tombola, coordinatore scientifico dell'Osservatorio Permanente Armi Leggere (Opal) di Brescia, aderente alla Rete Italiana per il Disarmo, e curatore del libro "Il peso delle armi leggere".


Passerà questo colpo di mano?
Ho ancora fiducia che non venga approvato questo ennesimo tentativo della Lega di modificare la legge 110 del 1975 che regola il porto d'armi limitandolo alle armi leggere, non militari. Una distinzione stabilita appunto dal Catalogo nazionale delle armi comuni da sparo, periodicamente aggiornato da un'apposita commissione istituita presso il ministero degli Interni.
E' un sistema efficace?
Già questa garanzia legale viene aggirata, poiché molte armi considerate da caccia o da difesa personale sono di fatto commercializzate a scopo bellico: basta pensare ai fucili a pompa M4 Benelli venduti ai Marines e ai Navy Seals americani, e in passato all'esercito del regime di Gheddafi, o alla straordinaria vendita di fucili da caccia all'Albania durante la guerra in Kosovo.
Quindi?
Ciononostante, abolire il Catalogo rappresenterebbe un'importante vittoria politica per la lobby degli armieri italiani, che da decenni punta a una deregolamentazione totale di questo mercato, sul modello degli Stati Uniti dove, come sappiamo, qualunque squilibrato può comprare armi da guerra su Internet o al supermarket.
Effetti immediati?
L'abrogazione del Catalogo previsto dalla legge 110 consentirebbe all'industria armiera un forte incremento delle vendite soprattutto sul mercato interno, in crisi a causa del declino della caccia. Una crisi che verrebbe compensata con la libera vendita di armi da guerra a scopo di sicurezza personale ai cittadini opportunamente allarmati dalla propaganda politica.
Proprio in questo momento?
La lobby armiera in Italia è così forte che anche in un momento di crisi politica, con il governo che sta andando a picco, riescono a far infilare in una manovra finanziaria un provvedimento a loro favore. Ci hanno provato già a luglio, e pure l'anno scorso.
Chi rappresenta questa lobby?
Il referente politico di questa lobby è la Lega Nord, radicata nel territorio bresciano dove si concentra l'industria armiera italiana di armi leggere: dalla Beretta di Gardone Val Trompia, con tutto il suo indotto locale, alle piccole aziende familiari. Ma anche nel lecchese, dove ha sede la Fiocchi, ledaer mondiale nella produzione di munizioni. Evidentemente La Lega spera di garantirsi così il sostegno finanziario di questa lobby per le prossime elezioni.
Quante armi circolano oggi in Italia?
Impossibile sapere con certezza il numero di armi in circolazione nel nostro Paese. I sindacati di polizia parlano di mezzo milione di armi, ma non è un dato certo. Quel che è sicuro è che se passasse il provvedimento leghista, in giro ci sarebbero più armi e molto più pericolose.

http://it.peacereporter.net/articolo/31518/Italia%2C+la+lobby+delle+armi+tenta+il+colpo

7 commenti:

  1. CIAO cioè non ho capito,legalizzano le armi automatiche,mitragliatori ,e calibri superiori ai 12MM,son cannoni a tutti gli efetti,Aaaaaa povera Itlia gia vedo il bronks all'italiana,ciao e buona giornata.

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  2. @Anonimo
    Abolendo il catalogo equiparano tutte le armi leggere, da guerra e non, rendendone possibile l'acquisto a chi detiene un porto d'armi, la facilitazione nel conseguimento di quest'ultimo sarà il passo sucessivo verso il sogno leghista d'un popolo armato nel perfetto stile USA...
    Un abbraccio e buona giornata a te ;)
    Namastè

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  3. Scusa Rosa un chiarimento, il codice parla chiaro, l'articolo non fa menzione al munizionamento, ed è quello che è proibito non l'arma in sè, il cal.9 è da guerra ma l'arma che lo usa, per esempio la beretta 92 fs e in vendita naturalmente non con quel calibro ma l'arma è identica cambia solo la canna e qualche particolare, ora sono vietate le armi automatiche cambia anche questo?
    La normativa è molto complessa e articolata, penso che, almeno alla luce di questo articolo, sia solo una delle tante sparate della lega tanto per fare un pò di rumore.
    felice serata Rosa.

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  4. Ciao Zak, la normativa, mi sembra di capire, annulla il "catalogo delle armi comuni da sparo" cioè equiparando le armi leggere definendole solo in quel modo leggere, quindi coloro che siano forniti di porto d'armi potranno portare armi leggere indipendentemente dal calibro, d'altra parte diciamocelo, anche con la legge attuale sono permesse armi micidiali, ma se la nuova normativa passerà non ci saranno limiti.
    Felice serata anche a te caro amico ;)
    Namastè

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  5. Ok seguirò la cosa mi informerò, ma non credo sia tanto facile cambiarla, interessa molti codici, penale, di procedura penale, regolamento di polizia, testo unico delle leggi di olizia ecc.
    Certo che è assurdo, non posso usare un proiettile cal.9 (da guerra)blindati, molto penetranti, ma posso usare una desert eagle cal 50 con proiettili in teflon si spezzano all'impatto in pezzi tagienti come rasoi, devastanti, comunque anche la normativa attuale è lacunosa, per comprarla non serve un porto d'armi ma basta il porto per uso sportivo e lo danno praticamente a tutti, non la puoi portare in giro, ma un maleintenzionato.....

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  6. Sì appunto Zak, in un contesto come questo è lecito sospettare che la Lega possa pensare di armare tutti, visto che è una cosa che ha ripetuto spesso.
    Non sono una gande esperta, quindi ho difficoltà ad interpretare tutti i risvolti di questa legge.
    Tuttavia credo che, anche in negativo, tutto cominci con un primo passo e mi sembra che la cancellazione delle differenze fra armi comuni da sparo e le armi leggere da guerra possa esserlo.
    Senza contare poi, appunto, che addirittura fra le armi da svago/sport ci sono cose devastanti come le Desert Eagle!
    Ti abbraccio Zak, serena e felice domenica ;)
    Namastè

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  7. PRECISIAMO....
    http://www.paid2write.org/attualita_gossip/eliminato_il_catalogo_nazionale_delle_armi_comuni_da_sparo_18498.html

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