martedì 27 luglio 2010

Usa: senza aria condizionata e felici


Deve essere davvero molto calda l’estate a Salina, Kansas, quando le temperature raggiungono i 105°F e ci si può cuocere sotto un sole rovente, ma per Stan Cox, scrittore e agronomo si può vivere bene e meglio anche senza l’utilizzo di climatizzatori.

Come riportato dal NYT, Stan Cox descrive questo tipo di temperature come “termicamente ostili” nel suo recente libro, “Losing Our Cool”, dove sostiene la necessità di una minore dipendenza dall’ aria condizionata per il bene dell’ambiente e per la salute in generale.

UNA QUESTIONE DI PRINCIPIO -In risposta alle estati da record, stiamo contando più sull’ aria condizionata, la quale produce emissioni di gas serra che fanno ancora più calda l’estate“, ha affermato . “E’ un ciclo che mi fa chiedere: “Quanto tempo può durare?” Per il signor Cox, 54 anni, il climatizzatore non è mai stato acceso dal 1977. Lui e sua moglie, Priti Gulati Cox, 42 anni, artista, il non utilizzare l’aria condizionata è una questione di preferenza personale e di principio – anche nei giorni più ostili. “Cerchiamo di stare fermi il più possibile“, spiega Cox, vestito con una camicia a maniche corte e pantaloncini. “E di non indossare poliestere, questo è sicuro“.

BE RELAXED - Giovedì si era intorno ai 91°F all’ora di pranzo, temperatura registrata da un termometro sul banco della cucina. Eppure sarebbe difficile trovare anche una gocciolina di sudore sulla fronte della coppia, perché una brezza di fresco viene spostata attraverso le sale, distribuita da ventilatori a soffitto e ventilatori box in alcune finestre. Le luci e gli apparecchi che generano calore sono spenti, fatta eccezione per il frigorifero. Tende di cotone svolazzano dalle finestre, Ms. Cox sembra essere a suo agio in canottiera e gonna a balze e serve freschi frullati di yogurt al mango. I Cox hanno l’abitudine di muoversi per la casa e il cortile in direzione opposta rispetto al caldo dei raggi del sole. Una delle fughe preferite è il fresco della cantina, o le sedie sotto i loro gelsi e gli alberi di pesco. “Ci si abitua ad esso, ci si adatta“, afferma Ms. Cox e Mr. Cox aggiunge: “Dipende tutto dal tuo stato d’animo e dalle aspettative. Il nostro è rilassato”. “Forse – ha aggiunto – se la gente spegnesse i condizionatori d’aria, si potrebbe star fuori e conoscersi”.

NON TUTTI LA PENSANO COSI’ - Mr. Cox comunque, non sembra essere il tipo di uomo che vorrebbe azzuffarsi sulle questioni, ma ha dovuto affrontare anche minacce di morte nel corso di una discussione sul ruolo dell’ aria condizionata nella vita contemporanea in un articolo d’opinione pubblicato questo mese sul Washington Post. Sessantasette pagine di messaggi seguiti da posta elettronica. “Idiota!” ha scritto una persona. E un altro ha minacciato di sparargli. “Forse il godimento degli sbalzi termici non è per tutti“, ha concluso Cox. Ma moglie e marito non hanno alcuna intenzione di cambiare il loro modo di essere. “L’aria condizionata interna – sostengono- rende solo più caldo l’esterno”.

di Teresa Scherillo (makia)
su: www.giornalettismo.com

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