lunedì 3 maggio 2010

Petrolio in mare: rischi anche in Italia

La fuoriuscita di petrolio da una piattaforma nel Golfo del Messico minaccia le coste americane e getta forti dubbi sulla tenuta dei sistemi di sicurezza. In Italia intanto si sdogana una piattaforma tra le Tremiti ed il Gargano

Un disastro più grande del previsto. Il petrolio fuoriuscito dopo un'esplosione nella piattaforma di trivellazione Deepwater Horizon a 68 km al largo della Louisiana continua a spingersi a nord verso le coste.
Secondo le ultime stime la chiazza di petrolio sarebbe grande 208 km per 112 km ma continuerebbe ad espandersi. Incalcolabili i danni recati all'ambiente costiero, rifugio di fauna selvatica, alle spiagge ed agli estuari di Louisiana, Mississippi, Alabama e Florida.
Le autorità intanto fanno sapere che gli sforzi per contenere la marea nera e proteggere le coste continuano, ma sono ostacolati dai forti venti. Molte delle comunità sulla strada della marea nera sono le stesse devastate dall'uragano Katrina nel 2005.
Secondo Greenpeace anche il Mediterraneo corre gli stessi rischi (in particolare Adriatico e Canale di Sicilia) oggetto sempre più spesso di permessi di ricerca offshore. Il disastro della Deepwater Horizon, il massimo della tecnologia delle esplorazioni petrolifere, li ha smascherati.
In altre parole, comunica l'associazione ambientalista "Decenni di maree nere non ci hanno insegnato niente: in Italia, il Governo continua a rilasciare autorizzazioni a valanga, soprattutto in Adriatico e, da ultimo, anche al largo delle Isole Tremiti".
In questi giorni si inaspriscono le polemiche in seguito al via libera del Ministero dell'Ambiente alle ricerche di greggio a largo della Puglia, dove dovrebbe sorgere la piattaforma di una società irlandese, precisamente 12 chilometri dalle Tremiti e a 11 chilometri dalle coste del Gargano.
"Bisogna avviare una decisa rivoluzione energetica che consentirebbe di liberarci dalla schiavitù del petrolio e raggiungere una maggiore indipendenza energetica, creando nel frattempo migliaia di posti di lavoro".

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