martedì 16 novembre 2010

ASPARTAME E PARKINSON: BRUTTA FACCENDA...

tratto da: www.saluteolistica

sintesi e traduzione a cura di Cristina Bassi

La letteratura scientifica non riporta i seri ed avversi effetti  nell'uso di aspartame da parte dei pazienti di Parkinson. Tuttavia, ricercatori e medici sanno che i casi clinici sono raramente riportati nella letteratra scientifica , diversamente invece, sono riportati alla FDA statunitense  e ad organizzazioni indipendenti come Mission Possible International e l' Aspartame Consumer Safety Network.
Queste organizzazioni hanno ricevuto numerose segnalazioni di casi di aspartame che ha peggiorato i paziendi affetti da Parkinson (Martini 1995, Stoddard 1995). In aggiunta, i professionisti a cui è noto l'uso dell'aspartame e la malattia del Parkinson hanno riportato diversi effetti collaterali nocivi. (Morris 1995):


"All'ospedale psichiatrico di stato dove lavoravo nel controllo qualità, gli psichiatri affermavano che i pazienti con tremori causa malattia del Parkinson non dovevano ricevere cibo o bevande che contenessero il Nutrasweet (aspartame) poichè questo incrementava i tremori" "Non uso MAI aspartame(Nutrasweet) o cibo o bevande che lo contengano, grazie a ciò che ho visto  come effetti collaterali in pazienti con tremori da Parkinson".

Gli affetti avversi dell'aspartame sui pazienti di Parkionson potrebbe dipendere dagli effetti dannosi delle eccitotossine rilasciate dall'aspartame in combinazione con il metabolito della formaldeide. Le eccitotossine sono coinvolte nello sviluppo e peggioramento dei sintomi del Parkinson (Blaylock 1994, Choi 1992, Kurland 1988). La formaldeide dovrebbe esacerbare gli effetti tossici delle eccitotossine (tema discusso nella sezione Methanol / Formaldehyde Research)

Sebbene manchi, obbiettivamente, una ricerca che sia a lungo termine sugli effetti dell'aspartame sui pazienti di Parkinson, ci sono molte ragioni perchè tali pazienti evitino l'aspartame almeno fintanto che non venga fatta e documentata una ricerca a lungo termine sugli effetti della sua assunzione da parte di questi pazienti"
Fonte:

sintesi e traduzione Cristina Bassi

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