giovedì 18 novembre 2010

Io cambio! Decidere il futuro

IDEE. Un appello ai giovani per una Costituente Ecologista.

Scommettere sui giovani per un futuro equo ed ecologico. Questa in sintesi l’idea che ha spinto Claudia Bettiol, socioingegnere che da anni crea progetti sostenibili a «tradurre» l’appello per la costituente per i giovani. Nel suo appello alla realizzazione della Costituente Ecologista che pubblichiamo qui sotto, Claudia Bettiol, utilizza le categorie del sogno, del futuro e della cultura per veicolare verso le nuove generazioni la necessità di un cambiamento di paradigma fondato sia sulla responsabilità, sia sulla felicità.

Concetto, quest’ultimo, centrale nella vita, ma assolutamente alieno alla politica. Ed è su un’economia della conoscenza che guarda avanti e non nello specchietto retrovisore che punta la Bettiol, nel suo sintetico appello. Sintesi che non significa assolutamente superficialità, anche perché in questo suo scritto la Bettiol accetta la sfida: parlare di problemi globali e concetti complessi con semplicità. Perché una delle sfide, forse la principale del nuovo ecologismo è esattamente questa.


Riuscire a vivere in pace in un mondo popolato da miliardi di persone e animali non sarà facile e dobbiamo cercare di eliminare tutte le tensioni e le conflittualità che nascono dall’avidità dell’uomo e dalla violenza dello stesso sulla natura. Partiamo dall’Italia, ma abbiamo una forte vocazione europea e una visione complessiva del Mondo.

La felicità delle persone di questo Mondo allargato dipenderà dal grado di soddisfazione dei loro bisogni e da una visione comune sul modo di gestire le relazioni umane e il rapporto con la natura. Un mondo senza schiavi, senza lavoro minorile e senza sfruttamento sarà possibile solo quando riusciremo a coniugare abbondanza ed equità di acqua, cibo ed energia. Per far ciò, ora, dobbiamo imparare a gestire le risorse naturali e insegnare a tutti come fare altrettanto. Il cammino non sarà facile, ma è indispensabile ed entusiasmante.

I cambiamenti climatici in atto impongono un’accelerazione del processo e non è più tempo di aspettare dando risposte pavide e prive di visione. Occorrono coraggio e grandi sogni. Se vogliamo contrastare l’attuale situazione dobbiamo iniziare immediatamente e con un progetto ambizioso. Ogni esitazione porterà sempre più spesso a disastri naturali, provocati dall’ingordigia dell’uomo legata alle risorse energetiche fossili. Per questa ragione il momento di agire è adesso.

Oltre la metà della popolazione del Mondo vive in contesti urbani e dobbiamo imparare a costruire città diverse: utilizzando meno suolo, meno materie prime e meno energia. Salvare e proteggere la biodiversità fa bene all’uomo stesso. E’ possibile: abbiamo la conoscenza per poterlo fare. Occorre il coraggio e l’impegno di tutti per fare queste scelte.

La responsabilità verso i nostri figli ci impone di cambiare anche le regole amministrative che l’ingordigia dell’uomo ha trasformato in cappi contro la crescita, la felicità e l’armonia con la natura. Bretton Woods, il Pil, il Wto e molti altri strumenti internazionali sono inadeguati alle scelte che dobbiamo fare e non sono all’altezza per gestire i rapporti fra un popoloso oriente, desideroso di crescere, e un occidente stanco di sognare che vorrebbe continuare a vivere su rendite di posizione. Nuove regole e un’energia distribuita sono possibili. Un mondo alimentato tutto da energie rinnovabili non è un’utopia, ma un sogno concreto sul quale dobbiamo impegnarci. Il cammino non è facile, ma la nostra conoscenza ogni giorno ci avvicina a questo sogno. Occorre indirizzare decisamente gli studi e le industrie su questi settori.

La crisi economica è diventata culturale e per cambiare dobbiamo puntare sui giovani. Basta guardare al passato e piangersi addosso. Abbiamo poco tempo per cambiare e tutti i nostri sforzi devono essere indirizzati verso il futuro. Noi dobbiamo costruire e lasciare gli altri a sprecare le loro energie in piccole dispute. Dobbiamo dimostrare che cambiare modo di pensare è possibile e il nostro atteggiamento è l’unico che ci può aiutare a vivere in pace in un Mondo abitato da miliardi di persone.

Acqua ed energia sono un diritto per tutte le persone della Terra ed è un dovere per noi impegnarci a renderle disponibili a tutti gli esseri umani, ovunque si trovino, qualsiasi sia il colore della loro pelle, la loro etnia, la loro religione e il loro credo politico.

Uno dei pilastri su cui costruire il futuro sarà la conoscenza, cosa che è faticosa e richiede impegno. Niente viene per caso, ma se non seminiamo non raccogliamo. Dobbiamo permettere ai ragazzi di studiare e approfondire tutte le materie che ci aiuteranno e realizzare un Mondo più giusto, aiutandolo a contribuire nella realizzazione del nostro sogno.

Vogliamo dare il nostro contributo alla nascita di un sogno ecologista complessivo che abbia una visione comune e unisca le forze in un disegno comune. Per queste ragioni e per avviare la Costituente Ecologista invitiamo tutte le persone e le realtà sociali interessate a discuterne per  cominciare a costruire insieme il percorso e i contenuti di questa proposta. Per ottenere la più ampia partecipazione e adesione vi sollecitiamo a diffondere  questo appello attraverso il sito e l’email della Costituente Ecologista.

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