domenica 21 novembre 2010

COSA SI CELA DIETRO LA "SMART PILL"...



articolo tratto dall'ottimo sito: Salute Olistica
traduzione a cura di Cristina Bassi

Sul tema si veda prima questo post
Traduzione Cristina Bassi
"I microchips sono già usati in forma di pillola per registrare l’ambiente del tratto gastrointestinale di un soggetto. Si chiama “pillola smart”: il paziente inghiotte il chip nello studio del medico, quindi da dentro il sistema, il microchip per alcuni giorni manda informazioni ad un dispositivo ricevente dove sono archiviati i dati.
Alla fine del periodo raccolta dati o quando il chip viene espulso, il paziente riporta al medico il dispositivo ricevente perché lo analizzi.
Questo sembra un approccio ragionevole per ottenere informazioni che riguardano la salute di una persona, usando la tecnologia del microchip. Poco invasiva, poco pubblica e non cosi tanto costosa.
Il tipo di tecnologia al microchip che sarà usata dalla Novartis è al momento testata dalla Proteus Biomedical in UK, per il Servizio Salutistico Nazionale (assistenza medica pubblica)


Questo sistema noto come Raisin comprende un microchip che può essere digerito; una volta che entra in contatto con l’acido dello stomaco manda un segnale al cerotto portato dal paziente che contiene il ricevitore, che decodifica e registra le informazioni

Questo test è iniziato nell’agosto 2010 e il 13 agosto il sistema ha ricevuto il marchio CE dalla Unione Europea, che certifica che è a norma dei requisiti richiesti per la salute del consumatore.

Il chip Raisin è attualmente testato in UK, nella speranza di far ricordare ai pazienti di prendere le loro medicine.

Mentre da un lato questa tecnologia può apparire come un promemoria utile per pazienti che dimenticano di prendere le loro medicine, esso rappresenta potenzialmente anche una violazione della privacy in un mondo dove incombe la minaccia del controllo governativo sui cittadini e sui metodi di trattamento della malattia.

Dei memo per ricordare di prendere le medicine, sarebbero ottima cosa se le medicine fossero veramente buone per la vostra salute, ma come sanno molti di voi che stanno leggendo, prendere delle medicine che siano manipolate e prodotte in laboratorio non è la via per affrontare e risolvere le nostre cosiddette malattie.

Infatti, dimenticare di prendere una medicina, può essere in sè un effetto collaterale del prendere la medicina stessa, poiché i medicamenti farmaceutici lavorano contro il vostro corpo e pregiudicano la funzione neurologica insieme a molti altri effetti collaterali.

Il memo-microchip è stato sviluppato per colmare il buco nel margine di profitto delle compagnie farmaceutiche, un modo per essere sicuri che i loro prodotti vengano costantemente usati , ricordando ai pazienti di prendere le loro pillole ed allertando le loro famiglie e medici quando sgarrano. Solo un altro modo che le aziende farmaceutiche hanno per fare denaro sulle malattie, mentre continuano a perpetuarle.

Il microchip della Novartis lavora per mandare un sacco di vostre informazioni , un sacco di informazioni personali. Un potenziale appetibile per il “marketing information”, da parte di altre aziende.

Mike Adams, di Natural News, ha questo da dire sulla faccenda:

"Se questi microchip trasmettono informazioni, è ovvio che queste possono venire raccolte da chiunque sia intorno, inclusi potenziali individui senza scrupoli o organizzazioni che possono usarli in modo nefasto. Enti governativi possono usare degli scanner per i microchip farmaceutici , che rileveranno quali pillole state prendendo ora. Questo potrebbe essere usato per violare la vostra privacy, scambiando con altre agenzie governative i vostri dati

Dubito seriamente che i dati trasmessi dai microchip in queste pillole saranno criptati perché tale operazione richiede una reale capacità di processing e non c’è molto spazio per una CPU o fonte di energia dentro questi piccoli microchip

E’ più probabile che trasmetteranno rozzi segnali che possono essere intercettati e decodificati molto facilmente.”

Tratto da: http://healthfreedoms.org/2010/11/17/big-pharma-is-putting-microchips-in-drugs/
 

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