venerdì 22 luglio 2011

Gli anti-casta che tanto piacciono alla vera Casta

Se c’è un motivo serio per condannare il Parlamento è quello di aver violato la Costituzione, che “ripudia la guerra”, con il voto a favore dei Bilanci militari e delle missioni belliche all’estero.

tratto da PeaceReporter

La campagna “moralizzatrice” degli anti-casta, ormai dilaga ovunque. Non solo in rete e nei social network, ma anche sui quotidiani a grande tiratura, ed ora perfino nei telegiornali di Rai e Mediaset. A questo punto, come vuole la proverbiale locuzione latina, mi sono chiesto: cui prodest? (“a chi giova?”).
Fino a quando a protestare contro indennità, vitalizi e privilegi vari dei parlamentari erano i grillini o il popolo viola, tutto mi sembrava regolare e per certi versi coerente. Ma quando hanno cominciato ad accodarsi i quotidiani di ogni orientamento, comprese le corazzate di Repubblica e del Corriere (che ricevono contributi a fondo perduto dalla Legge per l’editoria, che si sono guardati bene dall’inserire negli elenchi degli sprechi), allora ho incominciato ad avere qualche prurito; è divenuta una vera allergia quando anche il paludatissimo TG1 ha dato voce alla rivolta anti-Casta, attaccando il bilancio della Camera come se fosse la causa principale della voragine del debito pubblico italiano. E quindi, dopo aver messo alla gogna non solo i parlamentari, ma anche i consigli regionali, le province, e tutti i consigli comunali, quasi che bisognasse vergognarsi di essere stati eletti e sentirsi accusati di “vivere sulle spalle del popolo”, ecco che iniziano ad arrivare le proposte per porre rimedio a questo sperpero: abolire le province, ridurre il numero di senatori e deputati, ridurre il numero dei consiglieri regionali, provinciali, comunali, tagliare tutte le indennità.

L’idea che sta avanzando nel paese è che tutti coloro che ricoprono una carica elettiva fanno parte della Casta e che la Casta è uno sperpero di denaro pubblico. Non ci vorrà molto, dopo che tutti si saranno convinti che deputati e senatori sono troppi, a far passare l’idea che avere due Camere è un lusso che non ci possiamo più permettere, che forse ne basterà una sola, magari con poche decine di rappresentanti, e poi sarà un bel risparmio abolire anche quella (…tanto nel “parlamento” si fanno solo chiacchiere…) e affidare tutto il potere al governo, che basta e avanza!
La vera Casta (cioè i gruppi economici e finanziari – proprietari anche di quotidiani e televisioni -che non hanno bisogno di passare dalla prova elettorale per esercitare il proprio potere) ha tutto l’interesse a favorire lo tsunami anti-casta: meno deputati significa meno controllo, e sarà più facile comprare i pochi rimasti che saranno emanazione diretta dei partiti di governo e non più rappresentanti del popolo eletti nel territorio, come voleva la Costituzione.
L’operazione, pianificata dalla P2 di Licio Gelli, di svuotare il parlamento delle sue prerogative di rappresentanza popolare e controllo sull’esecutivo, dopo essere passata dalla liquidazione del sistema proporzionale al presidenzialismo di fatto, si sta concludendo con la spallata dell’anti-casta.
Si riempiono le pagine di facebook e dei giornali con invettive contro l’indennità di funzione parlamentare, e si tace (con rare eccezioni nel mondo pacifista, nonviolento e cattolico)  sulla voragine delle spese militari, dei costi per i cacciabombardieri F35 e per le missioni di guerra in Afghanistan e Libia. Basterebbe il taglio del 10% di queste voci per coprire l’intera manovra, ma si preferisce dissertare su quanto costano i viaggi aerei dei parlamentari che vanno a Roma.
Evidentemente c’è una regia. I direttori dei quotidiani, da Repubblica al Corriere, da Libero al Giornale (che hanno stipendi più alti dei parlamentari) attaccano la Casta, come se loro stessi non ne facessero parte, e si guardano bene dallo spiegare ai lettori che vi è un’altra Casta – quella militare – che pesa veramente sul debito pubblico; non spiegano i costi della Finmeccanica perchè i loro editori fanno parte della stessa famiglia industriale. E’ molto più facile e popolare giocare al tiro al piccione-parlamentare che studiare e denunciare il complesso militare-industriale.
Se c’è un motivo serio per condannare il Parlamento è quello di aver violato la Costituzione, che “ripudia la guerra”, con il voto a favore dei Bilanci militari e delle missioni belliche all’estero.
Se tutti gli anti-casta concentrassero le loro energie su questo, avremmo risolto gran parte dei nostri problemi.

12 commenti:

  1. E se SpiderTruman facesse parte del sistema? Vedo che sta giovando invece che danneggiare.

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  2. ottima lettura dei fatti ... in fin dei conti nulla di nuovo è stato raccontato anzi, tale attacco alla casta (quella finta dei burattini), assomiglia in maniera inquietante alle critiche ai socialisti che si sollevarono prima di tangentopoli (anche allora gli attacchi vennero scagliati, casualità, da Grillo prima e da Di Pietro poi) e che portarono ai governi tecnici che hanno svenduto l'italia (vedere Paolo Barnard) ... se li lasciamo fare stavolta svenderanno l'intero paese insieme ai suoi cittadini-servi ...
    Basta stati, basta confini ... basta eserciti siamo tutti UNO.
    Secondo te Rosa perchè la maggior parte della gente, nonostante l'evidenza delle cose, non riesce a cambiare paradigma?

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  3. Mi ha letto nel pensiero, andando molto oltre. Sono giorni e giorni che ovunque assisto alla (giustificatissima) rivolta anti casta, e su FB è veramente un tormentone continuo, infine insopportabile. Per carità, tutto vero!
    Ma anche io pensavo in questi giorni che il problema non è quello, che la casta di questi giorni è uno specchietto per le allodole.
    Attraverso questo illuminante articolo ora capisco l'eventuale punto di arrivo.
    Buongiorno Rosa, un salutone e auguri di un buon fine settimana per te.
    Namastè

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  4. Ciao Paòlo, potrebbe anche essere, si tratterebbe in fondo, di un'altra "arma di distrazione di massa" no?

    Abbraccio^^
    Namastè

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  5. @Anonimo
    E' evidente come, troppo spesso, la distrazione sia un mezzo per controllare ulteriormente le masse.
    Ci distolgono dai problemi reali e globali, attribuendo ogni malformazione ad un "condizione" tipicamente italiana, quasi che la crisi sia attribuibile ad un errore "locale".
    Perchè non si riesce a vedere l'evidenza? Il potere non vuole questo e innalza cortine di fumo, perchè LORO sanno bene come trattare, manipolare ed influenzare l'opinione pubblica...

    Un saluto e un abbraccio^^
    Namastè

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  6. osservazione interessante...come sempre per me vale la regola che quando le voci "istuzionali" si accodano significa che c'è qualche secondo fine. Ritengo comunque che un analisi dei costi e degli sprechi della politica sia doverosa così come quella per la guerra..che se fosse per me sarebbe pari a 0.
    BeZ

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  7. Eh già Paolo, l'adesione alle mode del momento è sempre discutibile e quando il potere permette che una moda dilaghi...si deve stare attenti ai motivi veri per cui lo fa. Oggi, la giusta rivolta anti-casta rischia di divenire uno strumento dei medesimi che l'hanno voluta, allevata e permessa...una sorta di pretesto per ridurre gli ambiti democratici.

    Buon fine settimana a te amico mio ^__^
    Namastè

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  8. @BeZ
    La rivolta anti casta ha motivi e ragioni...ed è giusta, nella sostanza.
    E' l'uso che se ne fa ed il modo in cui la si sta portando all'esasperazione che è sospetto.
    Concordo... quando il sistema "si accoda" bisogna cominciare a stare molto attenti.

    Un saluto e un abbraccio^^
    Namastè

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  9. Mi sembra condivisibile l'analisi di Valpiana, l'Italia gattopardesca che cambia tutto per non cambiare niente, se non in peggio. Le spese militari, sempre condivise da tutto o quasi l'arco parlamentare, sono la vera vergogna e tradimento della Costituzione.

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  10. Eh sì Alligatore, infatti la questione è sempre sulle premesse, sui postulati...e su quelli la casta è ampiamente e sempre d'accordo...il resto è forma.
    Oggi poi sfioriamo il ridicolo con famosi giornali Mainstream impegnati in un'apparente lotta ai privilegi...proprio loro che esistono per affermarli e difenderli.
    Sono d'accordo anti-casta sempre, ma con contenuti.

    Abbraccione ^_-
    Namastè

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  11. Il titolo mi stava portando fuori strada, ma l'articolo é ragionato e argomentato bene.

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  12. Sì sono d'accordo Adriano, è un buon articolo, arguto ed intelligente!

    Buona serata^^
    Namastè

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