venerdì 8 luglio 2011

Un pezzo di montagna cade su Brienno. I motivi per cui l’Italia frana

fonte articolo: Blogeko

Un video arrivato pochi minuti fa su Youtube consente di avere un’idea precisa di come è ridotto Brienno, il paesino di circa 400 abitanti investito dal pezzo di montagna che ieri sera è franato dentro il lago di Como.
Pioveva, d’accordo. Pioveva forte. Ma non è casuale la frequenza con cui in Italia frana o si alluviona.

Non ci sono stati morti nè feriti. Non risultano dispersi; circa cento persone hanno comunque dovuto abbandonare le proprie case. Strade tuttora bloccate. 

Secondo l’Ordine nazionale dei Geologi, frane, smottamenti e catastrofi assortite costano ai contribuenti 1,2 miliardi all’anno
Nel 2010 l’Anbi (associazione nazionale bonifiche, irrigazioni e miglioramenti fondiari) ha presentato uno studio secondo cui basterebbero 4,1 miliardi di euro per mettere in sicurezza l’Italia, riducendo il dissesto idrogeologico: frane, alluvioni, smottamenti. In pochi anni la spesa sarebbe ammortizzata.
Spendere quei 4,1 miliardi sarebbe un bell’investimento.
Altro che le grandi opere inutili. Altro che i 17-24 miliardi della Tav.
 Si tratterebbe di effettuare manutenzioni, piccoli e piccolissimi interventi. Pensate a quante occasioni di lavoro ci sarebbero sul territorio.
Però le piccole opere comportano piccoli appalti a piccole imprese, per le quali (checchè ne dica) l’attuale Governo non nutre riguardo alcuno.
I grandi appalti per le grandi opere invece vanno ai grandi gruppi industriali, e bastano poche ed opportune mosse perchè sia possibile, volendo, indirizzare una gran massa di denaro pubblico verso gli amici e gli amici degli amici.
Credo che sia questo il nodo che porta a privilegiare le grandi opere inutili rispetto alle piccole utilissime opere. Credo che sia questo il motivo per cui l’Italia frana.
Da La Provincia di Como frane sul lago a Brienno

16 commenti:

  1. Magari fossimo così lungimiranti da spendere per salvare e risparmiare ma se fossimo stati un popolo lungimirante non avremmo disboscato e distrutto :(

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  2. Hai ragione Baol, non ci saremmo ridotti in queste condizioni!
    Il dissesto idrogeologico dal quale dipendono frane, smottamenti ed inondazioni derivano in grande parte da disboscamenti irresponsabili e cementificazioni senza criterio.
    E' un problema serio, che potrebbe essere risolto con un minimo di buona volontà, ma i nostri politici sembrano preferire investimenti miliardari.

    Un abbraccio^.^
    Namastè

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  3. Abbattono alberi a caso, la montagna mica si regge da sola. Bisogna piantarla con questi lavori fatti a caso.

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  4. Purtroppo l'Italia frana in tutti i sensi... :-( Effettivamente basterebbero tante piccole opere ma li i politici probabilmente non riescono a mangiarci a sufficienza. E dire che, tanto per iniziare, basterebbe non disboscare le montagne dissennatamente...

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  5. Buoni propositi rimasti lettera morta anche se presi dopo l'alluvione di Firenze del 1966!

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  6. L'Italia andava bene,quando c'erano piccole imprese,artigiani e commercianti;di conseguenza c'era anche lavoro per tutti.Buona giornata Rosa

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  7. Sta cascando ogni cosa ... è un crollo verticale, non c'è settore di questo Stato di Diritto che funzioni (anche se ultimamente l'agenzia delle entrate si è informatizzata per bene) ... spero solo che la gente capisca che la Legge è solo una delle tante illusioni ... i codici della vita sono scritti nei nostri cuori non sulla carta ... chi segue il cuore non può far male.

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  8. Si Paòlo si dovebbe smetterla, ma nessuno sembra averne alcuna volontà, purtroppo. Gli ambentalisti non vengono ascoltati e le loro richieste vengono liquidate come anti-modernismo ed arretratezza. Nostalgia del passato la chiamano.... :-//

    Abbraccio^^
    Namastè

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  9. @Adriano
    Non solo disattesi i buoni propositi, ma è addirittura peggiorata la situazione, l'erosine del territorio è una realtà, sempre più preoccupante ed inarrestabile, così come la cementificazione.

    Un abbraccio^^
    Namastè

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  10. @Giulio
    Vedo con piacere che i miei amici condividono un buonsenso comune ;-))
    Davvero basterebbe che questo fosse condiviso da coloro che ci governano, che invece sembrano sfuggirlo con cura.
    Non vorrei ripetermi, ma il dio denaro corrompe qualsiasi buonsenso.

    Un abbraccio^^
    Namastè

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  11. @Erborista
    Purtroppo quando lo dici, ti accusano di nostalgie passatiste.
    Sono d'accordo, sarebbe la strada giusta però...
    Il movimento di decrescita lo predica da anni, ma ancora molto pochi ascoltano :-(

    Buona giornata anche a te ^_^
    Namastè

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  12. @Anonimo
    Certo che non puòfar male.... il cuore ci ispira e la sua voce è il compendio di ogni sapienza.
    Molti lo sanno ed imparano ad ascoltare, ma quanti non sentono o peggio, non ascoltano? Il tuo discorso e alto, ed è, soprattutto vero.
    Infatti il nostro rapporto "malato" con la natura, il nostro privarla dei suoi sistemi di sicurezza deriva dal mancato ascolto di questa voce e dalla rimozione di quello che veramente siamo.

    Un abbraccio^^
    Namastè

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  13. Le grosse opere consentono grosse speculazioni a fronte di una fruizione ritardata nel tempo.E poi, spesso sono inutile e devastanti per l'ambiente.
    Le opere di sistemazione e risanamento ambientale, di riassetto urbanistico sono la strada da seguire. Incrementerebbe il lavoro e riusciremmo ad evitare un bel po' di disastri..
    Approvo, si..Ciao!

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  14. mr.Hyde, hai ragione, ma il buonsenso pare merce rarissima di questi tempi.
    Peccato però che poi i conti, quando vengono presentati siano salatissimi....:-((

    Un abbraccione^^
    Namastè

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  15. certe volte ho idea che non si voglia prevenire, ma piuttosto batter cassa dopo che c'è stato il disastro: forse arrivano più soldi!

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  16. @Sara
    È un'ipotesi possibile, sotto certi aspetti i disastri aumentano il PIL.... non mi stupirei affatto se qualche "genio" della politica lo pensasse davvero.
    Certamente sugli aiuti dopo i disastri, ci sono fior di speculazioni :-//

    Un abbraccio ^_-
    Namastè

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