sabato 31 luglio 2010

Google e Cia, insieme per spiarci

http://it.peacereporter.net

Dopo anni di cooperazione, l'azienda californiana e l'agenzia d'intelligence americana investono in un futuristico progetto per controllare cosa succede in rete

Con il pretesto della lotta al terrorismo, le agenzie di spionaggio statunitensi stanno sviluppando sistemi sempre più elaborati di sorveglianza e schedatura di massa attraverso il monitoraggio e l'analisi di ciò che accade in rete, su internet.
Il campo d'azione dei servizi segreti sono sempre meno i luoghi del mondo fisico (locali pubblici, abitazioni private, sedi di associazioni, ecc) e sempre più quelli del cyberspazio (siti web, social netowrk, server di posta, blog, chat, ecc).
Non può quindi stupire - ma inquietare, sì - la sempre più stretta collaborazione tra le strutture governative d'intelligence Usa e Google: il gigante della rete che tiene traccia di tutte le nostre attività in rete.

Finora i rapporti tra la società californiana di Eric Schmidt (consigliere di Obama e membro del Bilderberg Group) e le agenzie di spionaggio americane si erano limitati, per così dire, al passaggio di tecnologie (l'acquisizione da parte di Google, nel 2004, dell'azienda Keyhole, finanziata dalla Cia per sviluppare il software di mappatura geografica satellitari da cui deriva Google Earth) e alla collaborazione in materia di sicurezza informatica (la partnership con la National Security Agency nata a inizio 2010 dopo i cyber-attacchi subiti da Google Mail).
Ma adesso, come ha rivelato la vista specializzata Wired, questa relazione sta facendo un notevole salto di qualità.

Solo pochi giorni fa si è appreso che In-Q-Tel, la sezione sviluppo tecnologico della Cia, e Google Venture, la divisione investimenti dell'azienda di Mountain View, hanno investito circa 10 milioni di dollari ciascuno nello sviluppo di un'azienda, la Recorded Future, che ha sviluppato un sofisticatissimo software di sorveglianza del web in tempo reale. Una sorta di 'grande fratello' che, scandagliando contemporaneamente migliaia di siti, blog, chat e social group, fornisce una continua mappatura delle dinamiche relazionali tra individui, organizzazioni ed eventi (con tanto di coordinate spaziali, grazie all'integrazione con Google Earth) con la possibilità di prevederne anche l'evoluzione. Un 'intelligence preventiva' (di cui il blog dell'azienda da un esempio riguardante i terroristi libanesi di Hezbollah) poco lontana dalla fantascientifica investigazione 'pre-crime' raccontata nel film 'Minority Report'.

''Siamo in grado di vedere, ricostruire e seguire i collegamenti invisibili tra individui, documenti e fatti, ipotizzando anche i trend futuri di questi legami e assemblando dossier in tempo reale sulle persone'', ha dichiarato l'amministratore delegato della Recorded Future, l'ex militare svedese Christopher Ahlberg.
Questo evolutissimo sistema di 'open source intelligence' - come viene definita in gergo spionistico l'acquisizione di informazioni riservate per mezzo del monitoraggio di dati e fonti di pubblico dominio - si basa su un software che lavora con complessi algoritmi di ricerca capaci di analizzare i testi in rete sia dal punto di vista del contenuto informativo ('analisi spazio-temporale') che da quello della forma e del tono usati da chi scrive ('analisi sentimentale').

La collaborazione con Google sul progetto Recorded Future è solo l'ultimo diamante che la Cia ha aggiunto alla corona dei suoi progetti di spionaggio in rete.
Negli ultimi anni In-Q-Tel ha investito in decine di piccole e grandi aziende all'avanguardia nel settore del monitoraggio e nell'analisi dei contenuti online. Tra queste la Visible Technologies, una piattaforma di 'social intelligence' specializzata nel passare al setaccio in contemporanea milioni di post, conversazioni e commenti pubblicati sui siti web interattivi (Wikipedia, Youtube, Facebook, Myspace, Twitter, Wordpress, Tripadvisor ecc). O la Attensity, che fornisce evoluti programmi di ricerca semantica parallela all'interno di fiumi di testi non strutturati pubblicati su internet.

Questo 'grande fratello' della rete rientra probabilmente nel più ampio programma di sorveglianza digitale della popolazione, avviato nell'ambito dell'Homeland Security Act dall'amministrazione Bush dopo l'11 settembre 2001 (con il nome di Totale Consapevolezza dell'Informazione) e proseguito sotto la presidenza Obama.

Enrico Piovesana

Nessun commento:

Posta un commento

La moderazione dei commenti è stata attivata. Tutti i commenti devono essere approvati dall'autore del blog.
Non verranno presi in considerazione gli interventi non attinenti agli argomenti trattati nel post o di auto-promozione.

Grazie.