giovedì 29 luglio 2010

ELETTROSMOG RADIO VATICANA. QUELL'ESTREMISMO DENTRO IL CORRIERE DELLA SERA

I cittadini di Cesano e dintorni che da anni chiedono a gran voce di essere tutelati dall'inquinamento elettromagnetico sarebbero "abitanti irregolari", "gente che si era costruita la propria casa a ridosso degli impianti di Radio Vaticana a dispetto di ogni legge urbanistica..". Quegli "abitanti irregolari" sarebbero stati "sobillati a lungo e a tappeto da comitati ad hoc creati dai Verdi più estremisti e da gruppi anticlericali". Un "ambientalismo catastrofista" unito a "propaganda anticattolica di un certo radicalismo": Sembra la requisitoria di un pubblico ministero che sta per chiedere al giudice una condanna esemplare contro chi ha osato "attaccare il Vaticano". E invece no! Si tratta di una piccola parte del lungo e aggressivo articolo scritto sul corriere della sera da Vittorio Messori. Da un pulpito molto più potente di quello dei comitati cittadini, l'opinionista del "Corriere" snocciola una sua faziosa e violenta analisi della questione elettrosmog rompendo il dignitoso silenzio estivo deciso dalla Radio Vaticana. Ci sembra quasi una sorta di "guardia svizzera" che si è autoarruolata per forza e senza il lasciapassare pontificio e che ha deciso di imbracciare l'arma di Gutemberg in una posizione di privilegio mediatico per sparare contro tutte e tutti i presunti nemici del Vaticano. Non importa se in mezzo a quella "gente" ci siano sofferenze reali per lutti e malattie, non importa se i tribunali, il Gip Zaira Secchi, i periti forensi stiano svolgendo un accurato lavoro procedimentale di ricerca scientifica e statistica. No!, per Messori sarebbe tutto un calderone costruito sul nulla allo scopo di attaccare il Vaticano. Manca in questo superficiale assunto giornalistico il pudore deontologico della mediazione e della prudenza. Manca, cioè, ogni traccia di umano dubbio in un argomento così delicato e complesso. La tesi infantile di un complotto anticattolico (sigh!) viene trasferita all'interno di una tragedia e i termini della questione della nocività o meno delle onde vengono spostati con un'assurda forzatura dal piano della precauzione e della pacificazione tra le parti al piano del conflitto ideologico religioso dove chi colpevolizza radio vaticana è un brutto e un cattivo.

Nel rituale scontato non poteva mancare il riferimento agli uomini di scienza rassicuranti come, ad esempio, il senatore e oncologo Umberto Veronesi. L'insigne professore-parlamentare si è già schierato per l'innocuità delle onde elettromagnetiche. Con la stessa determinazione si è anche schierato per la scelta nucleare dove -asserisce- che il fattore rischio sarebbe vicino allo zero. Tanto che alla veneranda età di 85 anni non esclude la sua candidatura come Presidente dell'Agenzia per la Sicurezza nucleare. Sull'argomento "atomico" ha dato un'articolata risposta sul Corriere della Sera Milena Gabanelli. La conduttrice di "Report", purtroppo, è stata messa in taglio basso, mentre avrebbe meritato la stessa identica visibilità in pagina data dal quotidiano milanese all'oncologo.

Non sazio di tanta faziosità, Messori, alla fine del suo articolo, ipotizza l'interesse di molte grandi aziende verso una "commessa epocale, da molti miliardi" qualora, in una futura conclamata dannosità dell'elettrosmog, si dovessero interrare tutte le linee elettriche di alta tensione che attraversano il paese sui grandi tralicci.

Potremmo ribaltare una tale deduzione e dire che molte aziende di telecomunicazioni che investono milioni di euro ogni anno in pubblicità su giornali e televisioni contano e sperano in un attivo indirizzamento dell'opinione pubblica verso un comodo e tranquillo disinteresse.

La triste storia degli effetti occultati per anni dell'amianto non sembra aver indotto per nulla ad una certa cautela.

fonte: Domenico Ciardulli

Segretario Coordinamento Comitati Roma Nord

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