martedì 19 aprile 2011

Qui una volta era tutta campagna

Alla fine anche mia figlia si è incazzata :-D
Questo è un post che ho preso dal suo blog Le (eco) idee tascabili
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Diversi mesi fa ho saputo da un’amica, che una delle piste ciclabili più frequentate da me e dai miei concittadini, verrà deturpata dalla costruzione di una tangenziale. La pista ciclabile di cui sto parlando, non è una di quelle che costeggiano la Statale, ma una strada per metà asfaltata e per metà sterrata che collega la mia cittadina ad una serie di cascine in piena campagna. Ogni giorno, ad ogni ora, e soprattutto durante i fine settimana, quella stradina è frequentata da gruppi di persone giovani e meno giovani che approfittano del silenzio e dell’assenza di auto, per godersi una passeggiata o una pedalata da soli o in compagnia di amici, figli, cani. Non è niente di che, ma è un piccolo paradiso fuori dalla circonvallazione trafficata e rumorosa di Codogno.
Scopro che il progetto della tangenziale mina il destino di questa stradina da diversi anni e che i cittadini hanno cercato di opporsi, ma non c’è stato nulla da fare. Io personalmente nemmeno ne ero a conoscenza (e pago il mio disinteresse), ma forse non si sono nemmeno indignati e battuti poi molto. A luglio dell’anno scorso dichiaravano che “La Mulazzana va tutelata e lo scenario che si sta delineandonon ci soddisfa. La ciclabile per la Mulazzana è un piccolo gioiello, un oasi nel traffico della città. Sarà invasa dallo smog” . Già ad agosto, i toni cambiano: “Nessuno vuole scatenare polveroni, ci mancherebbe. Ci sembra però doveroso che su un tema importante come questo ci sia la necessaria chiarezza, ci siano informazioni precise”. Giusto, nessun polverone. Sul gruppo di Facebook, morto da settembre 2010, l’ultimo messaggio dice: “il gruppo non vuole opporsi alla costruzione della tangenziale, anzi ne e’ favorevole. L’intento e’ quello di rendere il tratto Codogno-Tangenziale piu gradevole”. Insomma, hanno proprio scatenato l’inferno.

Il percorso della tangenziale in questione sarà “lungo 7 chilometri, taglierà in due la campagna tra Cavacurta, Codogno e Casale in uno scenario ambientale di elevato interesse naturalistico, con vie d’acqua e insediamenti rurali di pregio. Ma, ribadiscono in Provincia, l’impresa che ha vinto l’appalto «ha offerto di incrementare e migliorare l’inserimento ambientale della variante»”. E a cosa servirà? “La tangenziale toglierà buona parte dei 13mila veicoli al giorno che soffocano la circonvallazione di Codogno, il 15 per cento dei quali è rappresentato dal traffico pesante. I tempi per percorrere la nuova bretella saranno più che dimezzati rispetto all’attuale tracciato: se oggi ci vogliono 25 minuti per il tratto Maleo-Casale, domani, bypassando il centro abitato di Codogno, ne occorreranno al massimo dieci.”. Esticazzi no?
Bene, anziché far viaggiare le merci su rotaie, potenziare il trasporto pubblico e cercare altre soluzioni per evitare che le città soffochino nel traffico, asfaltiamo, togliamo ulteriore verde, priviamo i cittadini di un posto dove trascorrere qualche ora a respirare e costruiamo una tangenziale che farà risparmiare loro ben quindici minuti d’auto (non a piedi a scollinare o in groppa ad un  asino eh, ma comodi in macchina). Questo è il futuro, e non ci si può fare nulla.
Sempre restando a Codogno, mentre le abitazioni del centro storico vengono lasciate morire di incuria, in periferia crescono come funghi nuovi quartieri. Villette ordinate e tutte uguali, con prati inglesi e grandi balconi. Se ti informi, vieni a sapere che un appartamento in villa costa non meno di 250 mila euro, per vivere in un posto che sembra di plastica. Sulla circonvallazione, subito prima di uno di questi fantastici paradisi dell’edilizia in serie, sorgerà presto un nuovo supermercato Conad. Giusto per darvi un’idea, Codogno conta circa 15 mila abitanti e noi codognini possiamo decidere se fare la spesa al Famila, al Lidl, all’A&O, al Di meglio, all’In’s, all’IperSimply, all’U2, alla Conad che si trova a soli cinque chilometri da qui o nei tanti negozi in centro. Questo a sottolineare quanto fosse indispensabile un nuovo supermercato che ha tolto ulteriore verde alla città. Per protesta, non ci metterò mai piede.
Veniamo al problema più serio e importante di cui vorrei parlare. Qualche giorno fa sono stata aggiunta su Facebook al gruppo “No all’inceneritore a Casalpusterlengo“. Vengo così a conoscenza del fatto che a circa tre chilometri da dove abito sta succedendo questo: “da un anno e mezzo il Sindaco sta trattando con la società israeliana Elcon l’insediamento di un’attività di depurazione di rifiuti industriali inquinanti provenienti da industrie chimiche [...] Col sostegno dell’Amministrazione Comunale l’azienda Elcon ha iniziato
l’iter amministrativo per insediare l’impianto in zona Lever, a poca distanza dal centro abitato. [...] Si tratta di un vero e proprio bruciatore di rifiuti industriali inquinanti e pericolosi che arriveranno da tutta Italia”.
Ottimo, soprattutto se si pensa che stiamo parlando della provincia di Lodi, capitale dei tumori con “oltre tremila nuovi casi in due anni, soprattutto a seno e polmoni. [...] Il quadro diventa drammatico quando si parla di tumori al polmone tra i maschi. A Lodi si registra un vero e proprio boom: 75 casi per 100mila”. Questo dipende forse dall’alto tasso di inquinamento di questa zona? Secondo il responsabile del dipartimento oncologico Giovanni Ucci, assolutamente no: “Per la prima volta possiamo dire con certezza ai maschi lodigiani che non devono più fumare. Il gap così alto nel tumore al polmone tra noi e le altre province ( 20 punti in più rispetto alla media italiana tra gli uomini , ndr) non può che essere individuato lì. Se la differenza fosse più bassa, allora si potrebbe parlare anche di inquinamento, ma così, non ho dubbi. L’80 per cento dei tumori al polmone è determinato dal tabacco”. Adesso viene fuori che i lodigiani fumano più del resto degli italiani.
Verrebbe voglia di scappare, ma poi leggi post come questo, di Erbaviola, e ti rendi conto che l’Italia è tutta uguale e che non è la tua zona ad essere sfortunata. Proprio il suo lungo articolo mi ha ispirata a scrivere queste parole perché, se non ho fatto nulla per impedire che mi portassero via la Mulazzana o per oppormi alla costruzione dell’ennesimo inutile supermercato, da oggi ricomincerò ad impegnarmi perché la mia salute venga tutelata, a partire dal protestare attivamente per la follia dell’inceneritore di cui sopra.

11 commenti:

  1. incazzatissima direi :-)
    come ben sai, da diverso tempo ho scelto di non guardare oltre al mio orticello sul balcone, perché i travasi di bile che ne conseguivano erano davvero troppo per me.
    però è nella mia natura indignarmi e denunciare lo schifo che vedo e le boiate che sento, e, se proprio non posso fare nulla per cambiare il mondo, almeno urlo.
    l'ultima notizia, appena letta e che mi ha fatto venire i capelli in piedi è questa: il governo ha deciso di dire stop al nucleare. sembra una bella notizia, in realtà vedo l'intento di far saltare il referendum e riproporre il nucleare quando ci saremo dimenticati di quanto è appena successo in giappone. le persone si stavano mobilitando troppo per questo voto e ai piani alti devono aver avuto paura che si raggiungesse il quorum. tolto il nucleare, chi andrà a votare per l'acqua? altri soldi spesi inutilmente per un referendum in cui non si deciderà nulla, se non quello che vogliono loro.
    ecco, il travaso di bile per oggi me lo sono assicurato :D

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  2. Bimba mia, capisco e condivido l'incazzatura!
    Rispetto alla trovata di stoppare il nucleare è estremamente probabile che sia come dici...è la prima cosa che mi è venuta in mente nel momento in cui l'ho letto e fa parte delle prese in giro che ci stanno facendo.
    Dovremmo almeno provarci a rilanciare sull'acqua e sul legittimo impedimento, soprattutto sull'acqua che è altrettanto importante che il nucleare...infatti il concetto importantissimo di beni comuni passa attraverso questo referendum!

    Un baciotto tesoro ^_^
    Namastè

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  3. Soprattutto non se può più di tutti questi supermercati, ce ne sono già mille in giro, poi invece - sembra un paradosso ma è così - a Milano ci sono zone che ne hanno 3 4 vicini ed altre che non ne hanno nemmeno 1 vicino.

    Per il nucleare, io che penso sempre male, sostengo che sia un modo per non far andare a votare la gente il legittimo impedimento - altro quesito -. Non abbassiamo la guardia, ci sono ancora i referendum sull'acqua, altrettanto importanti.

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  4. Paòlo, quella di stoppare il nucleare, è palesemente una
    manovra.
    Hai ragione, ora è assolutamente necessario non abbassare la guardia, infatti i referendum dell'acqua sono altrettanto importanti.

    Abbraccio
    Namastè

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  5. Ah, dimenticavo, un tratto di quella ciclabile mi pare di averla percorsa, so di aver fatto un tratto misto ciclabile - strada a basso traffico che da Lodi va a Zelo Buon Persico, fino ad arrivare alla ciclabile della Martesana a Gessate.

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  6. Paòlo non credo sia quella, noi ci troviamo tra Lodi e Piacenza, anzi più Piacenza che Lodi, e Zelo Buon Persico è tra Lodi e Milano, cioè dalla parte opposta!

    Abbraccione
    Namastè

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  7. Paòlo la pensa come il mio amico Alessandro, le stesse parole me le ha dette oggi.
    Non ci avevo pensato :)

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  8. Già Paolo, è così! Si dice che a pensar male si fa' peccato, ma il più delle volte ci si azzeccha.
    Pare strano che proprio ora senza aver minimamente modificato il loro atteggiamento e le loro premesse siano disposti a fare un passo indietro...
    ...puzza di pretesto lontano un miglio :-/

    Una serata buona ;-)
    Namastè

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  9. Ha proprio ragione Celentano nella sua mitica canzone "Il ragazzo della via gluck"....là dove c'era l'erba ora c'è una città e quella casa in mezzo al verde ormai dove sarà...

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  10. @ erborista: ha ragione eccome...stanno cementificando l'impossibile!
    Qualcuno dovrà fermarli no??

    Abbraccio
    Namastè

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