sabato 23 aprile 2011

Vogliono boicottare il referendum: rompiamo il silenzio

di Giuseppe Giulietti

Ed ora ci riproveranno con i referendum sull'acqua, come per altro ha già annunciato il ministro Romani. Così, dopo aver imbrogliato le carte sul nucleare, cercheranno di fare lo stesso con gli altri quesiti, in modo da svuotare la consultazione e da impedire che il referendum sul legittimo impedimento, quello che turba  i sonni del capo, sia affossato per mancanza di quorum.
Siamo in presenza di una colossale truffa che dovrebbe trovare la risposta unitaria anche di chi non ha firmato  i referendum, persino di chi non li condivide in parte o in tutto.
Lo strappo democratico che si è già consumato non può essere archiviato, magari per non scontentare gli interessi di chi già si lecca i baffi ed il conto in banca al pensiero dei soldi che potrà ricavare dalle privatizzazioni degli acquedotti.

Quello che sta accadendo è un dichiarato imbroglio per far passare il tempo, per allentare la tensione, per impedire che ai cittadini sia fornita una adeguata informazione sui referendum.
Non bisogna cadere nella trappola, bisogna comportarsi come se le votazioni fossero domattina.
Per queste ragioni l'associazione Articolo 21, insieme a tanti altri comitati e movimenti che hanno dato vita alla grande manifestazione per la costituzione del 12 marzo scorso, ha deciso di promuovere sulle piazze virtuali e sulle piazze reali Il “referendum week”, una settimana di campagna  informativa per spiegare ai cittadini che i referendum ci saranno, che quello in atto  è solo un imbroglio, che le supreme  magistrature non potranno che respingere un simile trucco, anzi proprio  a loro chiediamo di tutelare la legalità costituzionale e di impedire che l'interesse privato possa continuare a soffocare l'interesse generale.
A tutto il mondo della comunicazione, dell'informazione, della cultura chiediamo di aderire a questa campagna, di trovare il modo di rompere la consegna del silenzio, di usare loro stessi e i propri spettacoli o le proprie  trasmissioni per invitare gli italiani a rifiutare il broglio perchè potrebbe essere la premessa di brogli ancora più gravi ed ancora più insidiosi per la vita pubblica.
Il 25 aprile ed il primo maggio sono due date simboliche per l'Italia civile, usiamole anche per respingere l'assalto di chi, dopo aver regalato la prescrizione al capo, vorrebbe " proscrivere" il diritto degli italiani a pronunciarsi liberamente sui quesiti referendri.


4 commenti:

  1. Speriamo di essere tanti a votare al referendum!!!

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  2. Ciao Baol, Benvenuto :-)
    Sì, speriamo davvero...sopratutto speriamo che voti chi pensa di avere altro da fare in quei giorni!!!

    Un abbraccio ^_^
    Namastè

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  3. Penso che sia in gioco non solo la privatizzazione dell'acqua ma anche la capacità dei cittadini di non essere scippati dei loro diritti e di rifiutarsi di essere servi della gleba.
    Un abbraccio!

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  4. Lo penso anche io Ruhevoll, stiamo rischiando esattamente questo...la libertà di esprimere il nostro dissenso!
    ...ahimè... :-(

    Ricambio l'abbraccio con uno più forte ;-)
    Namastè

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