mercoledì 6 aprile 2011

Argentina, dove si sfama il mondo e i bambini muoiono di malnutrizione


Questo capita nel paese dal quale arrivano le più celebri bisteccone di manzo. Sterminati campi di soia e di mais crescono di fianco a villaggi dove i bambini non hanno da mangiare.

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Almeno 10 bambini indigeni sono morti di malnutrizione – un modo più carino per dire fame, ma che non cambia in alcun modo le sofferenze patite da chi ne soffre – nel nord-overst dell’Argentina. Come può accadere una cosa simile nel paese che è il più grande esportatore di carne bovina? Vladimir Hernandez della Bbc è andato nella comunità degli indigeni Wichi nella regione del Salta per scoprirlo.
POVERTÀ - 10 bambini vi sembrano pochi? Va bene, allora guardateli voi, 10 bambini, morire tra i crampi della fame. Nel Salta vivono circa 30.000 persone, isolate e afflitte da una povertà inimmaginabile. Nei villaggi Wichi è praticamente impossibile trovare acqua non si dice potabile, ma almeno non contaminata, le case sono tuguri di legno, delle fognature meglio non parlare.“I bambini non solo non hanno cibo, ma sono continuamente esposti a rischi di infezione e malattia.” Dice Enrique Heredia, medico nella provincia del Salta. “un attacco di diarrea o la disidratazione possono uccidere un bambino in un attimo.” Un attimo.


KILLER SILENZIOSO - Le autorità non si interessano grandemente al problema. Si tratta solo di 10 bambini, no? Marcelino Pèrez è il nonno di uno di questi bambini “tutto quello che so è che non abbiamo cibo.” Viene da Lapacho II, un posto dove i bambini giocano nella sporcizia e sono vestiti di stracci. Vivono in una povertà disperata, ma non sono in Africa: non sono magri da far spavento. Ma non importa, perché la malnutrizione è un killer silenzioso, perché indebolisce il sistema immunitario finché una piccola malattia non ti uccide. Non ci sono disastri evidenti come il terremoto e lo tsunami, ma c’è la deforestazione, che piano piano mangia e devasta tutto, e uccide. Per secoli queste comunità hanno avuto una foresta dove raccogliere il cibo e cacciare. Ora non hanno niente, se non la mancanza di tutto. Il governo del Salta ha detto che tra il 2000 e il 2006 almeno 600.000 ettari di foresta è stata tagliata per far posto a coltivazioni di soia, mais e altri cereali. In Tartagal è lo stesso. Le coltivazioni si estendono per chilometri sotto il sole. È il boom economico argentino, che non coinvolge queste comunità. Mentre la ricchezza del paese è in crescita, alcuni sono lasciati a morire.

TROPPO TARDI - “Conosciamo il problema,” dice Luis Gabriel Chagra, ministro della sanità del Salta. “ma pensiamo che la situazione stia migliorando rispetto agli anni scorsi.” Spesso le comunità vivono in aree così remote che quando i medici vengono a conoscenza delle condizioni del bambino ormai è troppo tardi. “Spesso le madri non vogliono parlare con un dottore dalla pelle bianca, anche se il loro figlio sta morendo. Per questo stiamo insegnando medicina ad alcuni autoctoni” ha detto Chagra. Il governo locale ha anche richiesto l’aiuto di Unicef, ma è ancora troppo presto e ci saranno altre morti. “I nostri piccoli muoiono e di fianco a noi ci sono campi pieni di cibo. Perché il cibo se ne va mentre noi abbiamo questi problemi?” si chiede Marcelino. La gran parte della soia e del mais vanno in Cina. Ma sapere la destinazione non cambia il destino ingiusto di quei dieci bambini.

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