giovedì 21 luglio 2011

Australia, a tutto gas

Il giacimento del Nuovo Galles del Sud è la chiave per capire le nuove strategie energetiche mondiali


Ora che la Santos ha acquisito la maggioranza delle azioni della East Star, in Australia può cominciare lo sfruttamento del più grande giacimento del gas di scisti del Paese. La notizia è solo apparentemente marginale nel panorama energetico mondiale. Si tratta invece di un accordo dalle conseguenze che trascendono il contesto geografico nel quale si stanno verificando. La Santos - multinazionale con progetti di esplorazione e distribuzione di gas liquido naturale (Lng) in Indonesia, Egitto, Vietnam e India - ha acquisito, per 500 milioni di euro, la licenza di sfruttamento dei giacimenti del Nuovo Galles del Sud, appartenente alla East Star: milioni di metri cubi che attendono solo di essere sfruttati. Le modalità di esplorazione ed estrazione sono tuttavia fortemente invasive.



In questo senso gli americani insegnano. All'avanguardia nell'estrazione del gas di scisti sono Halliburton e ConocoPhillips, poiché proprio negli Stati Uniti si stanno investendo ingenti capitali su tale risorsa, considerata alternativa al petrolio e al nucleare. Gli analisti prevedono che dalle rocce scistose proverrà la metà delle forniture di gas statunitensi entro il 2020. Ma la ricerca nel settore non è solo parte di una rivoluzione economica, quanto di una precisa politica energetica: l'obiettivo è ridurre, in prospettiva, la centralità di fornitori storici come Russia, Algeria, Libia. Uno studio della statunitense Rice University conclude che l'aumento della produzione negli Usa, in Canada e negli inesplorati territori dell'Oceania contribuirà a impedire che Russia e Paesi del Golfo dettino i loro prezzi sugli export di gas ai Paesi europei. Il gas di scisti è verde - viene pubblicizzato dall'amministrazione Obama -, è economico ed emanciperà gli Usa dalle importazioni. Eppure, estrarlo ha un costo. Altissimo.


Gli scisti sono rocce sedimentarie che si sfaldano secondo piani paralleli. Lo sfruttamento del gas - racchiuso a oltre mille metri di profondità - si ottiene attraverso tecniche dall'impatto devastante: si spara nei pozzi acqua pressurizzata - a tonnellate - frammista a sabbia e sostanze chimiche. La tecnica si chiama 'fracking', fratturazione idraulica. Essendo i piani di fratturazione orizzontali, anziché un pozzo verticale ne occorrono diversi orizzontali.


Oggi toccherà agli agricoltori del Nuovo Galles del Sud sperimentare l'impatto ambientale dell'esplorazione a fratturazione idraulica. Pochi oseranno lamentarsi, se non vogliono che accada loro ciò che è successo a Mark Ruffalo, attore che ha organizzato al Sundance Film Festival la proiezione di Gasland di Josh Fox (nominato anche all'Oscar). Il documentario narra i disastri prodotti in Pennsylvania dalla Halliburton attraverso l'estrazione di gas di scisti. L'attore è stato definito 'terrorista', ed è finito nella lista nera della polizia di Stato.

http://it.peacereporter.net/articolo/29571/Australia%2C+a+tutto+gas

3 commenti:

  1. " Mark Ruffalo, attore che ha organizzato al Sundance Film Festival la proiezione di Gasland di Josh Fox (nominato anche all'Oscar). Il documentario narra i disastri prodotti in Pennsylvania dalla Halliburton attraverso l'estrazione di gas di scisti. L'attore è stato definito 'terrorista', ed è finito nella lista nera della polizia di Stato."

    ...fare il bene sempre...passo a condividere.....sereno giorno di Sole Rosa...grazie..
    Dandelìon

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  2. Sì, sono d'accordo Dandelìon, fare del bene sempre...anche a costo di finire nelle "liste nere"

    Un abbraccio grande^^
    Namastè

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  3. Sinceramente, non conoscevo la tematica|

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