mercoledì 14 luglio 2010

Uccisione di delfini nel Rio delle Amazzoni

La carne dei mammiferi usata come esca per il "piracatinga".
RIO DE JANEIRO
Nessuno scampo per i delfini del Rio delle Amazzoni. I simpatici mammiferi dal caratteristico colore rosa vengono infatti catturati e uccisi dai pescatori brasiliani, che ne usano le carni come esca. Centinaia di esemplari senza vita vengono così spinti sugli argini dalla corrente del fiume.

Il problema sta raggiungendo dimensioni tanto importanti da allarmare i ricercatori, spaventati che la macellazione continua possa portare all'estinzione della specie, come è accaduto in altre parti del mondo. «La popolazione dei delfini svanirà se i pescatori non smetteranno di ucciderli - ha spiegato Vera Da Silva, massima esperta di mammiferi marini presso l'Istituto di ricerca amazzonica - abbiamo studiato una superficie di 11.000 ettari per 17 anni, e di recente la popolazione è in calo del 7 per cento ogni anno». Il che equivale a circa 1.500 delfini senza vita nella Riserva di Mimiraua, nell'ovest dell'Amazzonia dove Da Silva conduce le sue ricerche. E se si pensa che i primi corpi senza vita risalgono al 2000, il numero che ne esce è imbarazzante.

La carne grassa dei delfini viene utilizzata dai pescatori come esca per la cattura di un particolare tipo di pesce gatto, il piracatinga. Il suo consumo nella vicina Colombia sta quindi condannando a morte i mammiferi: l'Istituto colombiano per lo sviluppo rurale calcola infatti che nel 2007 ne siano arrivate dal Brasile circa 884 tonnellate, 1.430 nel 2008 e 2.153 nel 2009.

In Amazzonia è illegale uccidere qualsiasi animale selvatico, ma gli studiosi lamentano uno scarso interesse da parte del governo brasiliano per impedire la carneficina dei delfini. La ragione sembra essere puramente economica: utilizzando la carne di un solo esemplare, i pescatori possono catturare fino a 1.100 libbre di piracatinga. Secondo da Silva ed altri ricercatori, il pesce gatto si può vendere a partire dai 50 centesimi per chilogrammo. Quindi, circa 550 dollari per il lavoro di un paio di notti e circa il doppio del salario minimo mensile brasiliano. Una cifra che attira molte famiglie povere della regione.

Ad ora è quasi impossibile quantificare l'impatto che le uccisioni stanno avendo sulla popolazione dei delfini nel fiume, ma gli attivisti avvertono che l'attesa di studi più approfonditi potrebbe significare la cancellazione dei mammiferi rosa dal Rio delle Amazzoni.

fonte: www.lastampa.it

2 commenti:

  1. Essì rospo...
    Ma che vergogna, ma che schifo e che rabbia...!
    Ed è meglio non aggiungere altro va...!

    Namastè

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