sabato 5 febbraio 2011

Energia dalle alghe


Possiamo mangiarle, fabbricare la carta da esse e ora le alghe si rivelano anche una rivoluzionaria fonte di bioenergia.

Soprattutto per quanto riguarda l’alimentazione dei motori a scoppio, le energie rinnovabili non si sono dimostrate una buona alternativa rispetto al petrolio: il biofuel è responsabile della sottrazione  di terre per le coltivazioni alimentari, dell’impoverimento delle stesse a causa dello sfruttamento da monocolture, della distruzione della biodiversità e dell’habitat di animali in pericolo (si veda il caso dell’olio di palma) oltre che dell’aumento dei prezzi di generi alimentari di prima necessità come pane, pasta e zucchero.
I vantaggi
La coltivazione delle alghe come biocarburante, invece, oltre ad essere molto più economica del petrolio e delle altre fonti di produzione del biodiesel, ha un rendimento di molto maggiore: per ogni acro (0,4 ettari) di coltivazione, la soia produce 50 galloni di olio (un gallone è pari a circa 3,78 litri), la colza 150 galloni, la palma 650 galloni, mentre dalle alghe si ricaverebbero ben 10.000 galloni di olio per acro.
Infatti le alghe, di soli 5 micron di dimensioni, hanno l’aspetto di un fango di colore verde dal quale è possibile estrarre grandi quantità di grassi (fino al 50%, secondo le stime dell’ENEA, che è stata il primo istituto in Italia ad interessarsi di questo argomento) da utilizzare come combustibile, inoltre hanno un ciclo vitale talmente veloce che non sarebbe necessario attendere mesi prima di poter disporre di un raccolto.

Un altro vantaggio essenziale, forse il maggiore, è che la coltivazione delle alghe può essere svolta in modo da non sottrarre suoli all’alimentazione umana, né impoverire gli elementi del terreno o avvelenarlo con pesticidi, di cui non c’è bisogno: si possono utilizzare aree incolte o poco produttive, dal momento che questi organismi crescono – e a volte prosperano – anche in condizioni ambientali poco favorevoli. Usando sistemi di vasche chiuse, poi, è possibile limitare al massimo la dispersione di acqua e quindi permettere questo tipo di coltura anche in Paesi con poca disponibilità. Addirittura, la coltivazione delle alghe in acque reflue o salmastre  potrebbe essere utile per ripulirle dai composti azotati. Rispetto ad altre fonti di energia, inoltre, la coltivazione delle alghe non produce CO2 (anzi, ne assorbe fino a due chili per ogni chilo di biomassa) né scorie tossiche. Dopo il loro utilizzo, gli “scarti di produzione” possono essere utilizzati per produrre idrogeno tramite fermentazione (fino a 5 metri cubi), come cibo per animali, perfino come fertilizzanti; oppure semplicemente essere reimmessi nel ciclo di coltivazione per rivitalizzare le acque utilizzate in coltura.
L’Italia
Le grandi potenze mondiali come gli Stati Uniti e la Cina si stanno già interessando in modo pratico  a questa fonte rinnovabile, ma anche l’Italia è su questa strada: una centrale ad alghe è stata progettata per il porto di Marghera a Venezia: alimentata dalle alghe che crescono nella laguna veneziana, sarà situata in un’area dismessa dello stesso porto e utilizzata per produrre idrogeno e monossido di carbonio. Quando sarà completato, l’impianto potrà autoalimentarsi, fornire di energia il porto di Marghera e anche parte del centro storico della città lagunare.

6 commenti:

  1. Finalmente una bella notizia :)
    Grazie Rosa!
    Namasté,
    Lara

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  2. Si Lara, è davvero una bella notizia, speriamo però che non venga affossata subito dalle grandi multinazionali e dalle corporazioni dell'energia :-(

    Buona giornata cara amica, un abbraccio.
    Namastè

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  3. Ciao Rosa!La notizia mi (ci) conforta non poco!Molto interessante,anche se non bisogna dimenticare,che esiste la FREE-ENERGY della quale i politici e le lobbyes di tutto il mondo,non vogliono che "esca" allo scoperto.Se avessimo seguito i progetti di Nikola Tesla negli anni 40,e avessimo messo in pratica i suoi progetti,a quest'ora la Terra sarebbe un Pardiso a tutti gli effeti,e non avremmo bisogno quindi di "cercare" altre fonti di energia alternative.Namastè a tutti!Cieli Blu.

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  4. Energia ovunque, basta non rinunciare alla nostra mente, al nostro pensiero, alla capacità di osservare. Basta anche rinunciare al vivere giorno per giorno, rinunciare a rincorrere i profitti immediati.
    Namastè

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  5. Ciao CIELI BLU! Hai ragione, non lo dimentico, ma questa è una buona notizia, a prescindere, ma come tutte le cose buone può essere funestata dalla stupidità umana...e come hanno fatto per le scoperte di Tesla...le major al potere e le famiglie dominanti potrebbero avere interesse a nascondere la verità e fare scomparire questa notizia :-(

    Un abbraccio
    Namastè

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  6. @Francesco:
    Certo se l'impostaszione di fondo e le premesse fossero differenti, anche il mondo lo sarebbe, ma quante volte l'umanità ha avuto l'occasione di impostare un nuovo racconto e non lo ha fatto?
    Quante volte ha rinunciato ad un bivio ed ha scelto la strada della perpetuazione dei ruoli di potere che l'hanno caratterizzata sin qui?
    Quante volte abbiamo perso l'opportunità che Gaia ci forniva?
    Forse la nostra natura è quella dei parassiti e non possiamo essere altro che noi stessi...

    Un abbraccione Francesco caro :-)
    Namastè

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