martedì 26 aprile 2011

I soldati di Gheddafi violentano anche i bambini


Rimpinzati di Viagra, le truppe del rais utilizzano lo stupro come arma di guerra.

Usano violenza ai bambini davanti ai loro familiari: a questo livello di abiezione sono ormai giunti i militari dell’esercito governativo libico. Questo denunciano associazioni non governative che operano in Libia, secondo quanto riferisce il Daily Mail. Alcuni bambini sono stati obbligati a guardare mentre i loro padri venivano uccisi e le loro madri violentate. Episodi di violenza sui bambini sono riferiti ovunque: a Misurata, Ajdabia, Ras-Lanuf. Alcuni si sono rifugiati nel campo profughi di Bengasi, dove hanno riferito agli operatori di Save the Children ciò che era loro accaduto.


MOLTI REPORT – Michael Mahrt, operatore umanitario che si occupa di diritti dell’infanzia, ha dichiarato che “le notizie circa le violenze sessuali sui bambini non sono confermate ma i report sono molti e li abbiamo sentiti in tutti e quattro i campi che abbiamo visitato. I bambini stessi ci hanno raccontato delle scene orrende a cui hanno dovuto assistere. Di solito gli episodi che raccontano dicono di averli visti accadere ad altri bambini, ma si tratta di un meccanismo di difesa messo in atto dai bambini: spesso quelle cose sono successe a loro. Noi parliamo con un numero limitato di bambini, che si sono messi in salvo. Chissà cosa sta succedendo ad altri che non hanno voce. Marht dichiara che molti bambini mostrano i segni di stress fisico ed emotivo.”


ARMA DI GUERRA - Ci sono numerose voci circa il fatto che le truppe di Gheddafi farebbero uso di Viagra e violenterebbero donne e bambini come arma di guerra. Ma in una società in cui la violenza sessuale è pesantemente stigmatizzata, molte donne non dicono nemmeno ai loro familiari di essere state violentate. Il portavoce dei ribelli Abdelbaset Abumzirig ha detto ad Al Jazeera: “è stato loro ordinato di violentare la popolazione di Misurata perché è un modo per offendere Misurata stessa. Alcune famiglie colpite hanno parlato con le organizzazioni umanitarie delle violenze, altre no, per via delle tradizioni, ma non si devono vergognare di ciò che hanno subito.” In un’intervista con il Sunday Times, il dottor Khalifa al-Sharkassi ha parlato di due ragazze di 16 e 20 anni violentate dai mercenari africani dopo che il loro fratello si era unito ai ribelli, mentre la madre era chiusa in un’altra stanza della casa. Un’altra vittima ha cercato di lavarsi con la candeggina dopo l’aggressione. Un’altra delle sue pazienti dopo lo stupro si è fatta un’iniezione di disinfettante nella convinzione che così non sarebbe rimasta incinta.

8 commenti:

  1. Guerra e violenze a contorno di un mondo che ha perso il lume della ragione...o forse non lo ha mai avuto...

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  2. Sai caro Mark, in questi giorni si sente di continuo la frase di invito e di speranza che ripeteva Vik Arrigoni "Restiamo umani"...
    ma in effetti per "restare" umani, si presuppone di esserlo stati....

    Un abbraccio
    Namastè

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  3. Certamente cara Rosa,Vik Arrigoni, era una persona splendida e credeva fermamente nei suoi propositi di pace e di aiuto..ed è stato martirizzato da quelle "belve" che di umano hanno,..(si fa per dire)solo le sembianze...e che forse egli stesso disperatamente cercava di aiutare..!
    Il VILE comportamento dei soldati di Gheddafi,mi fa tornare alla mente il film "La Ciociara"..che dire di più.
    La storia purtroppo si ripete ogniqualvolta che si presentano le "occasioni"...e di questi tempi da "quelle parti" e(non solo) non mancano di certo.!
    Condivido appieno il tuo pensiero carissima : per "restare" umani, si presuppone di esserlo stati....
    Un grande abbraccio.

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  4. Fatti sempre accaduti esempio nell' India occupata
    dagli inglesi,non scrivo cosa facevano-Oggi i mezzi di comunicazione danno la possibilità di
    sapere quanto avviene,e comunque si rischia sempre
    I corrispondenti vengono limitati,quanto scrivere
    quanto filmare.Non bisogna fermarsi,continuare a
    scambirsi informazioni è fondamentale,per dare voce a chi non nè ha e per non perdere identità-
    Egill

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  5. Ciao Doriano, è vero, però non facciamoci attrarre dall'ovvietà dell'arabo brutto e cattivo...non è così, le nefandezze della guerra non hanno caratteristiche razziali, anzi i soldati occidentali sanno essere altrettanto efferati ed i ribelli libici non hanno comportamenti migliori dei loro avversari...la guerra è orrenda sempre da qualunque parte la si guardi...
    dobbiamo liberarci della guerra prima che essa si leberi di noi, dice Strada... ed io sono completamente d'accordo...

    Un abbraccione :-)
    Namastè

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  6. Ciao Egill, le brutture della guerra non hanno pietà di nessuno ed in questo non siamo affatto migliorati dal tempo delle caverne, anzi, ci siamo raffinati nell'orrore al quale abbiamo aggiunto il cinismo di quella che chiamiamo ragione e le teorie della guerra moderna.
    Un tempo eravamo orribili, oggi indottriniamo ragazzi nelle scuole di guerra che esserlo serve ad esportare la democrazia e che questo giustifica ogni azione...non sono solo gli uomini di Gheddafi quindi...chiediamo alle donne iraniane ed afghane...chiediamolo a tutti i bambini che si sono trovati in qualsiasi zona di guerra....

    Ti abbraccio :-)
    Namastè

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  7. E quei criminali non pagheranno mai, purtroppo!

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  8. Adriano, è vero, i criminali di guerra rarissimamente pagano...:-(

    Namastè

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