domenica 17 aprile 2011

Un mondo migliore? Questa è la condizione

tratto da Laverabestia

La condizione necessaria affinché l'essere umano possa realizzare la pace, la giustizia, il benessere e felicità in questo mondo è che abbia una coscienza umana più giusta, più sensibile e solidale, che smetta di sfruttare, violentare e uccidere le creature più deboli ed indifese, gli animali, di considerarli oggetti senza valore al suo servizio, cose da allevare, da spellare, da cucinare, mangiare. Questo atteggiamento inclina l'individuo all'insensibilità verso le esigenze vitali del prossimo e lo predispone alla maggior parte delle malattie.

Questa è la condizione. Quando l'intelligenza umana e la sua coscienza gli consentiranno al di dare il giusto valore alla Vita e alle diversità formali in cui si manifesta; quando accetterà la realtà che ogni essere vivente ha il suo stesso diritto all'esistenza, alla libertà e al rispetto, allora avrà quella maturità intellettuale, morale, civile e spirituale che gli consentirà di realizzare un mondo migliore.

Questa è la condizione. Diversamente l'umanità è destinata a subire gli effetti della sua ingiustizia, della sua indifferenza verso il dolore delle sue vittime che giornalmente sacrifica alla sua ingordigia e al suo egoismo: reazioni inevitabili che si manifestano con l'ingiustizia interpersonale e sociale;
attraverso la violenza praticata ogni giorno, attraverso le guerre che partono dai mattatoi, dagli istituti di tortura e sperimentazione, dalla caccia, dalla pesca (vera e propria guerra contro esseri inermi), attraverso la miseria generata dall'immane sperpero di risorse necessarie a produrre il cibo carneo, attraverso le malattie generate dal consumo da alimenti mortiferi inadatti e incompatibili con l'organismo umano, che avvelenano il suo organismo e lo predispongono ad ogni sorta di malattie; attraverso il degrado morale e spirituale causato dal disprezzo della vita in senso lato.

Infatti, come potrebbe realizzare la pace e la giustizia se quotidianamente causa ingiustizia e violenza uccidendo (o delegando qualcuno ad uccidere) miliardi di animali che urlano inascoltati e inutilmente implorano di essere risparmiati?
Come potrebbe realizzare il benessere e la felicità personale se quotidianamente si nutre di alimenti cadaverici intrisi di terrore e di prodotti chimici letali per il suo organismo?

Come potrebbe realizzare la civile convivenza tra gli individui della sua stessa specie se viene educato alla legge del più forte a danno del più debole, a sfruttare, sottomettere, schiavizzare e uccidere tutto ciò che non è essere umano? Non è forse l'indifferenza verso il dolore altrui il vero cancro del genere umano?

Come potrebbe essere compassionevole, sviluppare la pietà nel suo animo, il senso della condivisione se la cultura antropocentrica lo abitua, lo costringe a reprimere questi sentimenti, la parte più nobile, più edificante, più evoluta della sua natura?

4 commenti:

  1. E' vero, se l'uomo non comincia ad ascoltare la propria coscienza,sarà difficile cambiare le cose in questo pianeta.

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  2. Ciao erborista, e speriamo che inizi presto a farlo...se ne ha un gran bisogno!

    Prima che sia troppo tardi :-//

    Ti abbraccio.
    Namastè

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  3. Sei molto buona, perchè hai la speranza ancora viva, ma quest'essere umano è troppo preso da tutte le cose che hai elencato per virare verso una coscienza dei fatti.
    Un saluto

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  4. Ciao Mark, sì sebbene l'essere umano faccia del suo peggio, nutro la speranza che la consapevolezza sia più veloce del degrado ;-)

    Un abbraccione
    Namastè

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