venerdì 29 ottobre 2010

Il déjà vu del Cavaliere

fonte: www.terranews.it

Giorgio Mottola da Acerra

CRISI. Il presidente del Consiglio Berlusconi torna ad Acerra e annuncia: «Tra tre giorni non ci sarà più nemmeno un sacchetto per le strade di Napoli». La promessa: «I termovalorizzatori? Saranno quattro».

Stavolta non è arrivato con la scopa, come fece quando venne a Napoli nel 2009 a dichiarare la fine dell’emergenza. Ma la sostanza dell’annuncio che Berlusconi ha fatto ieri ad Acerra è più o meno la stessa lo stessa. Anche stavolta farà il miracolo. «Tra tre giorni non ci sarà più nemmeno un sacchetto di immondizia per le strade della nostra amata città», ha promesso il premier. Ieri, ha incontrato, all’interno del termovalorizzatore, tutti i protagonisti dell’emergenza campana: Guido Bertolaso, nominato la settimana scorsa commissario ad acta della discarica di Terzigno, il Governatore della Regione Stefano Caldoro, i presidenti delle cinque Province e i prefetti. Il Cavaliere ha dispensato ottimismo a piene mani: l’inceneritore funziona benissimo, l’immondizia di Terzigno non puzzerà più, la seconda discarica, per ora, non si farà e i termovalorizzatori saranno pronti in meno di un anno e mezzo. Insomma, tutto risolto. Partiamo dal termovalorizzatore di Acerra.

 
L’impianto, in questa fase dell’emergenza, ha avuto un ruolo estremamente importante. Per un periodo, durato circa due settimane, su tre linee, ne ha funzionato una sola. E, per qualche giorno, aveva smesso di funzionare anche quella. Facile immaginare i problemi che ne sono derivati. Ieri, il presidente del Consiglio ha però assicurato: «L’inceneritore non ha nessun problema. Oggi funziona all’84 per cento del suo potenziale e per fine anno arriverà al 90». E nessuno dica che inquina: «Le emissioni sono quattro volte al di sotto dei limiti consentiti dalle leggi. Di questo impianto sono soddisfattissimo». Su Terzigno, le dichiarazioni del premier sono all’insegna dell’ecumenismo. Berlusconi ha espresso solidarietà sia alle le forze dell’ordine, «che hanno risposto con fermezza alle provocazioni dei facinorosi», sia alla gente del posto che ha manifestato. In fondo, ammette il premier, la puzza c’era davvero.
 
La colpa però viene scaricata su Asia, la municipalizzata del Comune di Napoli, che «a causa dei suoi problemi finanziari non ha garantito l’adeguato trattamento dei rifiuti negli Stir (gli impianti di tritovagliatura, ndr). Per cui sono stati conferiti rifiuti pieni di percolato che hanno causato i miasmi», ha spiegato Berlusconi.  Ma, giura il presidente del Governo, «grazie all’intervento di Bertolaso la puzza è già diminuita del 90 per cento. Nei prossimi dieci giorni, scomparirà del tutto». Per il resto, conferma la linea tracciata in questi giorni dal capo della Protezione civile. Nella discarica Sari di Terzigno arriverà esclusivamente l’immondizia dei 18 comuni dell’area vesuviana.
 
«E la monnezza di Napoli?», urla non un giornalista, ma un cameraman, interrompendo il premier durante la conferenza stampa. «Il resto della provincia sverserà a Chiaiano e soprattutto qui ad Acerra, dopo essere passata negli impianti di pretrattamento», è la risposta. Nessun riferimento, quindi, al trasferimento in Calabria e nelle altre province della Campania. Berlusconi ribadisce il congelamento dell’apertura di Cava Vitiello nell’area vesuviana: «Ogni determinazione è sospesa a data da destinarsi», è la formula usata nel documento. Quindi, tutto procederà secondo il piano stabilito dal decreto di fine emergenza del 2009. Agli inceneritori, che sono l’anello mancante e cruciale, si provvederà in meno di diciotto mesi. Parola di Berlusconi. Il presidente della Regione, Caldoro, seduto a fianco al premier in conferenza stampa, scuote la testa e farfuglia a bassa voce una valutazione differente.
 
Ma il Cavaliere gli appoggia una mano sulla spalla e ripete: «Siamo intervenuti nelle regole della gara e abbiamo imposto la consegna entro un anno e mezzo. Saranno realizzati tre termovalorizzatori». Uno a Salerno, «è già stato individuato il sito», uno a Napoli est e l’altro con una sede ancora da trovare. Va all’attacco il leader dei Verdi per la Costituente ecologista Angelo Bonelli: «In questi anni sull’emergenza rifiuti è stata organizzata la più grande truffa della storia della Repubblica con effetti devastanti sulla vita dei cittadini campani, napoletani e di Terzigno. Oggi abbiamo solo assistito all’ennesimo show di Berlusconi». Per le soluzioni strutturali c’è tempo.

http://www.terranews.it/news/2010/10/il-deja-vu-del-cavaliere

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