sabato 23 ottobre 2010

Il ritorno di Bertolaso

 
Giorgio Mottola
 
RIFIUTI. Tutto come 2 anni fa. Per fronteggiare la nuova crisi, Berlusconi invia di nuovo il capo della Protezione civile a Napoli come commissario. La Lega Nord: «La classe dirigente campana di centrodestra è inadeguata».

Indietro tutta. Guido Bertolaso torna a Napoli con tanto di poteri commissariali. «Per me è un film già visto», ha detto ieri con un certo sussiego in conferenza stampa. Qualcosa, a dire il vero, nel frattempo è cambiato. Non la monnezza per strada, che è la stessa di due anni fa. Ma le inchieste sugli scandali della ricostruzione in Abruzzo e sulla cricca delle grandi opere hanno azzoppato Bertolaso, intaccandandone autorevolezza e credibilità. Il sottosegretario, tuttavia, su un punto ha perfettamente ragione: il film non è davvero una prima visione. Il copione è tornato a essere quello di sempre, lo stesso che va avanti va avanti in Campania da 15 anni: gestione commissariale dell’emergenza. Altro che suo epilogo per decreto legge.

 
«È falso che l’emergenza sia una cosa di questi giorni, la crisi semplicemente non è mai terminata», dice Angelo Bonelli, presidente dei Verdi, «lo strapotere mediatico del premier gli ha permesso di far sparire i rifiuti dai teleschermi». Per ora, il mandato di Bertolaso è limitato alla supervisione della discarica già attiva a Terzigno. Sull’apertura del secondo sversatoio nel comune dell’area vesuviana è invece calato un ambiguo silenzio. Silvio Berlusconi, in Consiglio dei ministri, non ha smentito né confermato: «In Campania non c’è nessun problema di ordine pubblico, noi tireremo dritto».
 
Anche se Bertolaso torna,  per il Pd campano le cose cambieranno poco: «Devono farsi da parte il presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro e il suo protettore Nicola Cosentino. Il loro essere chiacchierati per i rapporti con la camorra e il ruolo da protagonisti, che hanno nella vicenda, rende qualsiasi proposta poco credibile», attacca Enzo Amendola, segretario regionale del Pd.
 
Il riferimento di Amendola è alla riunione dei parlamentari campani del Pdl, che su proposta di Nicola Cosentino, hanno dato il via all’apertura della seconda discarica a Terzigno. Il Procuratore di Napoli, Giandomenico Lepore, qualche giorno fa aveva lanciato l’allarme: «La camorra ha un suo interesse a far aprire invasi perché ci guadagna a partire dal trasporto dei rifiuti». Anche la Lega è critica sulle modalità con cui si è scelto di fare un’altra buca a Terzigno: «Non mi risulta che sia un partito la sede giusta dove assumere queste decisioni, è una grande anomalia», spiega Giovanni Fava, vicepresidente della Commissione parlamentare sulle Ecomafie. E sul ritorno di Bertolaso: «La scelta non è originale, ma nemmeno la situazione lo è. La classe dirigente campana di centrodestra ha dimostrato la sua inadeguatezza. Con la fine del commissariato, in realtà, non è cambiato nulla».
 
Nel Consiglio dei ministri di ieri, Berlusconi ha provato a minimizzare: «L’attuale fase di emergenza verrà superata nel giro di dieci giorni». La gente che manifesta a Terzigno, secondo il Cavaliere, non deve preoccuparsi perché «dalle cave nasceranno parchi, per cui ci sarà riqualificazione ambientale del territorio», ha promesso. Il presidente del Consiglio ha poi annunciato uno stanziamento di 14 milioni di euro al Comune di Terzigno, come compensazione per la presenza degli impianti di smaltimento nel territorio. La notizia non ha sortito grossi entusiasmi. Il sindaco di Napoli Rossa Russo Iervolino ha infatti ricordato: «Dal governo dobbiamo ancora ricevere 16 milioni di euro per Giugliano, Tufino e Chiaiano».
 
Guido Bertolaso è arrivato in Campania già ieri pomeriggio. Ufficialmente, il suo ruolo è quello di commissario ad acta della discarica ex Sari di Terzigno, che finoragestita dall’Asia. Il capo della Protezione civile si è presentato come uomo del dialogo: «Apriremo un tavolo di confronto con la popolazione che in questi giorni sta presentando, per discutere tutti i problemi e per assicurare che non ci sono rischi per la salute, I problemi di oggi nascono dal fatto che l’impianto è stato gestito male». Ad accendere la miccia, un mese fa, però, fu proprio Bertolaso. «Anche se non aveva alcuna competenza in materia», come precisa l’ex senatore Tommaso Sodano, fu lui ad annunciare l’apertura della cava Vitiello a Terzigno. Il sottosegretario è ottimista: «Tutto sarà risolto non appena verranno costruiti i due inceneritori a Salerno e Napoli».
 
Che, secondo i tecnici della Regione Campania, saranno completati, tuttavia, in non meno di 24 mesi. Inoltre, oltre ai termovalorizzatori, in realtà, ci sarebbe anche altro da fare: gli impianti di compostaggio, ad esempio, previsti dal piano approvato nel 2009, non sono mai stati realizzati. «Si parla tanto di differenziata, ma oggi», spiega Sodano, «un Comune che vuole smaltire l’umido deve pagare 245 euro a tonnellata per mandarlo in Sicilia». Buttarli come indifferenziato in discarica costa 90 euro. Anche per questo motivo c’è sempre bisogno di nuove discariche.

http://www.terranews.it/news/2010/10/il-ritorno-di-bertolaso

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