martedì 19 ottobre 2010

Dietrofront atomico. Formigoni non è contrario ad una centrale nucleare in Lombardia

 www.blogeko.it

Dietrofront atomico, i lumbard sono serviti. Il presidente della Regione Formigoni “non ha fatto opposizioni pregiudiziali” al ministro per lo Sviluppo economico Romani, che gli ha tratteggiato la concretissima possibilità di una centrale nucleare in Lombardia.

E cosa diceva dell’atomo Formigoni prima delle elezioni regionali della primavera scorsa? Ho messo insieme una piccola antologia di dichiarazioni durante la campagna elettorale.

Il Wwf , dopo aver spulciato le prese di posizione dei candidati, ha inserito Formigoni fra i cinque candidati del Pdl alla presidenza di una Regione che dichiaravano di non volere centrali o comunque siti nucleari nel proprio territorio.


Greenpeace è andata oltre. Ha scovato scovato una dichiarazione rilasciata in campagna elettorale da Renata Polverini, ora presidente del Lazio: “Nè io, nè Cota, nè Formigoni vogliamo il nucleare”. Cota, per la cronaca, è diventato il presidente leghista e filonucleare del Piemonte.

Nelle sue parole riferite dal Sole 24 Ore, adesso Formigoni si dice “d’accordo con la scelta nucleare” anche se “siamo al giorno prima di un confronto che deve essere fatto a trecentosessanta gradi per valutarne l’opportunità” verificando “il dove, il come e il quando”.

Insomma, un Formigoni in tutte le sfumature atomiche. Nucleare no grazie, nucleare sì ma non in Lombardia, nucleare magari anche in Lombardia.

Ai Verdi ora risulta che il sito per la centrale nucleare in Lombardia sia già stato scelto e che essa “sarà realizzata fra le province di Cremona e Mantova lungo il fiume Po”.

Sul Sole 24 Ore il ministro Romani incalza Formigoni sull’atomo

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