giovedì 7 ottobre 2010

Ti senti acciaccato? Spegni la tv!


Su Science Daily è stato pubblicato il riassunto di uno studio condotto da Yinjiao Ye (Università di Rhode Island) e pubblicato su Mass Communication and Society piuttosto interessante.
Sembra che essere spettatori televisivi di notizie, film e telefilm ricchi di contenuti medici, possa peggiorare il proprio stato di salute e la percezione di benessere individuale. In effetti, ciò che i media offrono in termini di comunicazione sanitaria, è il terrore di poter essere vittime – improvvise – di ogni genere di malanno, comunicazione che sembra acuire la paura di perdere la propria salute e la convinzione che la malattia in sè sia un nemico da combattere, piuttosto che un fenomeno da comprendere.
I numerosi programmi televisivi a sfondo medico, hanno dimostrato che i mass media possano diffondere a macchia d’olio la conoscenza della malattia e influenzare il cambiamento delle abitudini delle persone. Tali conoscenze e cambiamenti, tuttavia, possono condurre le persone a ritenere di essere più propense a soffrire per le malattie presentate in TV.
Una conoscenza drammatizzata dei peggiori accidenti e delle cure in caso di disagio reiterate nel tempo, conducono le persone a sentirsi peggio. E’ come un’arma a doppio taglio: penso di acquisire più conoscenze e invece mi ritrovo a immagazzinare paure per cose che non conoscevo e che, con molta probabilità, non avrei mai sperimentato. Con tutte le conseguenze del caso, naturalmente.
Per farla breve, gli studiosi hanno potuto constatare una tendenza a sentirsi insoddisfatti della vita correlata alla visione della televisione. I soggetti intervistati furono 274 studenti tra i 18 e i 30 anni.
“Mentre questo gruppo di intervistati hanno mostrato insoddisfazione, ho il sospetto che se avessi studiato una popolazione più generale il malcontento sarebbe stato ancora più alto”, ha affermato la ricercatrice. Sembra essere molto probabile, in effetti.

2 commenti:

  1. Come infermiere giudico a dir poco pessima l'informazione a sfondo sanitario presentata dai media, soprattutto, a quel che ricordo, dalla televisione. Le conseguenze le vedo ogni giorno nel mio lavoro rapportandomi con i cittadini.

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