venerdì 17 settembre 2010

Consigliere comunale di Givoletto ad un padre in cerca di aiuto: ”mettiti il preservativo’.


di Roberta Lemma

Un consigliere comunale di Givoletto, comune a venti chilometri da Torino, ad un padre andato a cercare aiuto: ‘‘io la soluzione ce l’avrei, avete solo da mettervi il preservativo’.
Un padre, operatore sociosanitario, una madre infermiera, tre figli alle elementari, costo mensile per la mensa, 170 euro che, questi genitori, proprio non possono permettersi.
Il padre si è presentato in Comune richiedendo un aiuto economico. L’uomo aveva provato a chiedere alle maestre la possibilità di portare il pranzo da casa, ma la sua idea è stata respinta per motivi igienico-sanitari. Quando il padre questa mattina ha spiegato l’accaduto a un consigliere comunale, non ha ricevuto il sostegno economico desiderato e si sarebbe sentito rispondere “che poteva pensarci prima a mettere al mondo dei figli, se poi non li poteva mantenere“. La risposta ha provocato la rabbia dell’uomo, che si è incatenato per protesta alle cancellate del Comune. ”
Questo non è un aspetto insolito della nostra Italia, questo è lo stato in cui versano milioni di famiglie italiane che, in questo triste periodo storico, non trovano differenze geografiche, ma, accomuna tutti da sud a nord.
Le scuole sono care: troppi libri e sempre nuovi, senza refettorio ma con un servizio mensa importato,. Per non parlare del materiale didattico sempre più a carico delle famiglie. Gli affitti delle case sono cari, i mutui veri salassi, le utenze, diventate private per concorrere hanno concorso solo agli aumenti. Il caro vita, in tutte le sue sfaccettature, cioè, dai beni di primo consumo ai beni di ” ricreazione ” ( potrò mandare mio figlio a calcio? Mia figlia a danza? Posso mangiarmi una pizza ogni due sabati? ) pesa maledettamente sul bilancio domestico, nessuno interviene. Poi potrebbe esserci bisogno del dentista, del meccanico, dell’idraulico, eppure, a star sentire questa penosa e squallida classe politica, l’italiano medio, lavoratore, non dovrebbe poter desiderare ” troppe cose”.
Non urlo alla vergogna, se ne fossero muniti, personaggi come questo consigliere comunale, non si sarebbe rivolto in tal modo ad un padre di famiglia, mi rivolgo a voi, ai vessati, insorgete e denunciate, sempre e comunque.

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