venerdì 24 settembre 2010

Disoccupazione,giovani-donne-sud e’mix micidiale

Le giovani disoccupate superano il 40% nel mezzogiorno
Nel Mezzogiorno quasi una ragazza sul due e’ disoccupata. Insomma se sei giovane, donna e meridionale trovare un impiego e’ un’impresa ardua, un ‘mix micidiale’ certificato dall’Istat, che registra per il secondo trimestre del 2010 un tasso di disoccupazione femminile per l’eta’ compresa tra i 15 e i 24 anni pari al 40,3% (dato non destagionalizzato).
Il primo svantaggio e’, quindi, proprio essere giovani, il tasso dei ragazzi alla ricerca di un posto e’ pari, infatti, al 27,9%, percentuale che sale a 39,3% nel Mezzogiorno. E non scende sotto quota 20%, tranne che nel Nord-Est, a 18,3% (Nord-Ovest 21,3%, Centro 26,2%). L’altro problema e’ il Sud: dove il tasso dei senza lavoro tocca il 13,4% (dall’11,9% dell’anno prima), con punte in Sicilia (15,1%), Campania (14,3%) e Puglia (13,4%). Infine, il genere: le donne hanno visto il tasso di disoccupazione crescere nel secondo trimestre fino al 9,4% (8,3% il dato generale). E neanche sull’altro fronte, quello dell’occupazione, la componente femminile registra miglioramenti: il tasso scende di 0,3 punti percentuali su base annua (a 46,5%). Inoltre, proprio laddove la crisi ha colpito di piu’ a scontare il prezzo piu’ alto sono state le donne: la riduzione tendenziale dell’occupazione nell’industria in senso stretto (-5,7%) ha avuto un ritmo di discesa annua piu’ accentuato per la componente femminile, -7,9% contro il -4,8% maschile (il calo ovviamente in valori assoluti e’ stato piu’ accentuato per gli uomini).
Ecco che i conti tornano e il tasso di disoccupazione giovanile tra le donne arriva al 28,5% in Italia, per arrivare al 40,3% al Sud, passando per il 26,9% del Centro e il 21% del Nord. Certo, si puo’ dare anche un ‘interpretazione piu’ positiva alla crescita della disoccupazione nel meridione, come fa l’Isae, che spiega: ‘Nel Sud la crescita delle persone che cercano attivamente un lavoro non e’ da intendersi necessariamente come segnale negativo: esso puo’ indicare l’attenuarsi dei fenomeni di scoraggiamento nella ricerca di lavoro osservati in precedenza’. E, infatti, l’Istat registra nel secondo trimestre del 2010 una flessione tendenziale di un decimo di punto del tasso d’inattivita’ nel meridione (48,8%, 37,5% il tasso nazionale), grazie proprio al calo della componente femminile (-0,4%), anche se il livello rimane molto alto (63,5%).
Il tasso di disoccupazione giovanile e’ comunque alto anche tra gli uomini, e complessivamente ha raggiunto livelli cosi’ alti da provocare anche la reazione della politica, Giorgia Meloni, ministro della gioventu’ ha annunciato che presto sara’ pronto un ‘pacchetto d’iniziative’ a sostegno dei giovani.
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Altro interessante articolo  sull'argomento:
http://www.gliitaliani.it/2010/09/duecentomila-posti-di-lavoro-in-meno-solo-nell%E2%80%99ultimo-trimestre/

Ormai in questo nostro sgangherato paese, l'unica cosa che funziona (e che funziona bene) è la disoccupazione!


1 commento:

  1. Non c'è alcun bisogno di innalzare muri...un muro c'è ed è già stato costruito negli anni, Un muro fatto di omissioni fatto di assenza dello stato di pericolose omertà e di annosi silenzi. Un muro che stiamo rafforzando, cui stiamo aggiungendo grandi pietre perché svetti più alto ed insormontabile. Le cifre parlano nella...... generale disperazione di questo paese di un dramma vero che si perpetua al Sud. Concedendo alle organizzazioni criminali allo pseudo stato delle Mafie ogni possibile facilitazione nell'azione e nella compra vendita di anime. Mentre modulate ed artate menzogne vengono narrate su presupposte appropriazioni, sul peso di un popolo che ha ricevuto sempre molto poco, cercando di dare a loro responsabilità che sono del potere. Se appropriazione c'è e c'è stata...ed è cosa certa, non della gente, non dei lavoratori, non del popolo ma dei soliti dei signori del male e con la fosca complicità di quegli stessi che ora urlano Roma Ladrona e definiscono Cancro una parte del paese...le cui tasche son piene dell'energia e della forza di un intero popolo. Sanguisughe...sempre uguali nei loro modi e nelle loro menzogne, eppure riescono ogni volta a rccontarcela. Son pronte le valigie anche stavolta? Per andar dove però...tutto diverso è un'altro mondo

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