venerdì 17 settembre 2010

Scuola, il 16% degli edifici non è sicuro


I dati dell'ottavo rapporto annuale di Cittadinanzattiva. Anche sulla certificazione il quadro è preoccupante. "Urgente l’anagrafe dell’edilizia scolastica e fondi ordinari per uscire dall’emergenza"

fonte: Rassegna.it

Frequenti distacchi di intonaco, finestre rotte, muri imbrattati, palestre malandate, aule sporche e a volte sovraffollate. Edifici che avrebbero bisogno di una manutenzione reputata urgente dagli stessi dirigenti scolastici e responsabili della sicurezza, ma che tarda ad arrivare. Certificazioni sempre assenti all’appello, mentre aumentano gli episodi di bullismo e vandalismo. Il quadro che emerge dall’ottavo rapporto “Sicurezza, qualità e comfort a scuola” presentato oggi (16 settembre) a Roma da Cittadinanzattiva è anche quest’anno preoccupante.
Dal 2002 ad oggi l’organizzazione ha monitorato 1.529 edifici. Nel nuovo dossier sono stati presi in esame 82 istituti, e tra questi, si legge, “c’è un 16% che è messo davvero male”. “La sensazione prevalente è che, nonostante i tanti annunci e le risorse messe a disposizione negli anni, la sicurezza scolastica resti ancora in coda nell’attenzione degli amministratori a livello centrale e locale”.
Sulla certificazione della sicurezza, poi, “la situazione permane gravissima”. Poco più di una scuola su tre, tra quelle monitorate, ha l’agibilità statica (37%), e ad aggravare la situazione si aggiunge il dato che più della metà delle scuole del campione si trova in zona a rischio sismico (55%). La percentuale si abbassa vistosamente nel caso della presenza della certificazione igienico- sanitaria, presente solo nel 25% dei casi. Dato non meno grave quello della certificazione di prevenzione incendi: poco meno di una scuola su tre ne è provvista (31%).
Chi strappa la sufficienza, ossia uno stabile su cinque, lo fa a fatica, spesso salvandosi grazie all’impegno per migliorare aspetti legati alla qualità e al comfort. “Riteniamo che non sia tollerabile strappare la sufficienza. Nessuno, infatti, salirebbe su un aereo ipertecnologico ma rattoppato. Eppure per le scuole accade”, dice Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale della Scuola di Cittadinanzattiva. Tra le richieste dell’organizzazione, l’anagrafe dell’edilizia scolastica e lo stanziamento di nuovi fondi ordinari per uscire dall’emergenza.

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