martedì 28 settembre 2010

L’Onu boccia le elezioni in Birmania

Credibili solo con San Suu Kyi libera

Le prossime elezioni in Birmania saranno credibili soltanto se la giunta militare al potere rimetterà in libertà la leader dell’opposizione democratica Aung San Suu Kyi: è quanto emerso da una riunione dell’Onu consacrata a questo argomento. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha dichiarato i partecipanti hanno “chiaramente ribadito la necessità di un processo elettorale più trasparente e al quale tutti possano partecipare”.
“I suoi membri hanno chiesto che vengano adottate misure per la liberazione di prigionieri politici, tra cui Aung San Suu Kyi.
Questo è essenziale perché le elezioni possano essere considerate credibili e per contribuire alla stabilità e allo sviluppo della Birmania”, ha detto il segretario generale dell’Onu. La leader democratica birmana Aung San Suu Kyi, assegnata agli arresti domiciliari e per questo esclusa da ogni forma di candidatura alle elezioni legislative, sarà autorizzata a votare, il 7 novembre prossimo. Un permesso che, in ogni caso, non varrà per il giorno delle elezioni, quando il Premio Nobel per la Pace sarà costretta a rimanere a casa per evitare contatti con i suoi sostenitori e gli oppositori all’attuale governo. Per la leader democratica, infatti, le autorità locali starebbero pensando a un voto anticipato.
Il 7 novembre prossimo si svolgeranno in Birmania le prime elezioni legislative degli ultimi 20 anni. Il partito di Aung San Suu Kyi, la Lega nazionale per la democrazia (LDN), è stato sciolto prima dello scrutinio.

fonte: www.gliitaliani.it

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