sabato 4 settembre 2010

Sepolte vive nel nome dell'amore


tratto da: Humanita_uomo


Purtroppo, nel nome delle antiche tradizioni e della religione, ancora oggi in alcuni Paesi del mondo, si compiono follie inenarrabili. Come quello accaduto in Pakistan, nelle vicinanze di Baba Kot, un remoto villaggio nella provincia del Balochistan, dove in nome dell'onore sono state sepolte vive 5 donne, presumibilmente per aver disobbedito ai voleri degli anziani della tribù degli Umrani, che non volevano dare loro il permesso di sposare uomini scelti da loro: l'eventualità di fare il matrimonio in tribunale era stato il risultato di diversi giorni di discussioni.
Le cinque donne, due ragazze di 18 anni, una di sedici, la madre di una di loro e la zia di un'altra erano in procinto di partire alla volta di un tribunale civile di Usta Mohammad, città nel distretto di Jafferabad, a 80 chilometri dal loro villaggio. Lì le tre ragazze avrebbero dovuto sposarsi coi loro amati, quando invece, con un blitz dal sapore medioevale, capeggiato da Mr Abdul Sattar Umrani, sono state raggiunte da sei uomini in una casa del villaggio e condotte via su una jeep Land Cruiser in un'altra zona remota. Giunti sul luogo prestabilito, gli uomini hanno preso le tre giovani donne e l'hanno picchiate prima di aprire il fuoco.

Le ragazze sono state gravemente ferite, ma erano ancora vive in quel momento. Sattar Umrani e i suoi complici hanno quindi scavato una grande fossa e dopo aver scagliato terra e pietre sulle tre giovani, l'hanno lasciate lì, infilando nella fossa anche le altre due anziane donne, zia e madre delle tre giovani, perchè avevano tentato di fermare la sepoltura. Dopo aver completato l'opera, gli aguzzini hanno sparato diversi colpi in aria per non fare avvicinare nessuno.
Sembra però che gli assassini l'abbiano fatta franca, anche se la targa della jeep, che qualcuno ha fornito alla polizia, è registrata a nome del governo del Balochistan. Questo poichè Mr Abdul Sattar Umrani è fratello minore del Ministro Provinciale e leader di spicco del Pakistan People's Partito, il partito attualmente al governo.
A denunciare il fatto è Asian Human Rights Commission (AHRC). Si ritiene che, data l'influenza del ministro e di suo fratello l'incidente non è stato riportato dai media. Difatti la notizia è stata diramata solo dopo un mese dall'accaduto. Tuttavia, sino ad oggi, la polizia locale non ha ancora arrestato i colpevoli.
Ogni anno in Pakistan son centinaia le donne di tutte le età uccise in nome dell'onore. Molti altri casi non sono dichiarati e quasi tutti rimangono impuniti. La vita di milioni di donne è prigioniera delle tradizioni, in posizione di estremo isolamento e sottomissione agli uomini, molti dei quali impongono con la violenza il controllo totale delle donne.
Fonte: hairan.instablogs.com - www.tgcom.mediaset.it- www.pakspectator.com

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