venerdì 10 settembre 2010

Il New York Times: “C’era una moschea nel World Trade Center”

fonte: www.giornalettismo.com

Lo racconta il quotidiano della Grande Mela: il luogo di culto islamico era “parte integrante” della vita quotidiana della torre sud. Intanto, il pastore Jones dichiara scaduto il suo ultimatum.

Questa moschea, da erigersi nelle vicinanze di Ground Zero, il luogo ormai cerimoniale su cui un tempo si ergevano le due torri del World Trade Center, sta facendo ormai discutere il mondo, dopo l’ultimatum del pastore Terry Jones, che ha dichiarato la sua intenzione di bruciare pubblicamente un Corano in occasione dell’anniversario dell’attentato terroristico che distrusse i due grattacieli in vetrocemento. Ma il New York Times racconta una storia che finora era rimasta taciuta: dentro al WTC, proprio dentro il luogo preso di mira dall’estremismo islamico, c’era una moschea.

TOLLERANZA -Era al 17mo piano della torre sud, ed era parte della normale vita quotidiana di quell’area di Manhattan. Era frequentata abitualmente da “analisti finanziari, carpentieri, receptionist, segretari ed operai. C’erano cittadini americani, immigrati che avevano guadagnato la cittadinanza, visitatori che erano li per questioni d’affari – l’intero spettro delle razze e culture musulmane”. Certo, ora è tutto più triste: “Data l’opposizione al vetriolo sulla proposta di costruire un centro comunitario musulmano a due isolati da Ground Zero, viene da pensare che qualcos’altro è ormai andato distrutto: la consapevolezza che i musulmani e l’Islam erano parte integrante della vita quotidiana al WTC”, scrive Samuel Freedman. Intanto, il reverendo Terry Jones – che probabilmente non era a conoscenza di questo dettaglio – ha già annunciato che il suo ultimatum, rivolto proprio all’imam di Manhattan che avrebbe animato la nuova moschea, è scaduto. Chissà se ora Jones avrà il coraggio di procedere con il suo piano: bruciare il Corano sul prato davanti alla sua Chiesa.

2 commenti:

  1. Stupefacente! E altrettanto stupefacente come le persone dimentichino in fretta: è mai possibile che questa storia debba essere venuta fuori con così colpevole ritardo? Colpevole come la spettacolarizzazione da parte dei media, di quel fanatico che vuole fare un gesto tanto stupido.

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  2. Vero, molto spesso la ricerca spasmodica della notizia ad effetto crea mostri, ma l'impressione purtroppo è che di fronte ad una guerra alcuni usi dei media possano essere strumentali ed in qualche modo guidati od orientati per ottenere precisi effetti.
    Questa brevissima notizia dimostra , però, quanto certe esasperazioni possano essere strumentali.
    Purtroppo viviamo in tempi che, sotto certi aspetti, favoriscono gli estremismi proprio perchè veicolano le notizie in modo globale...con il rischio di ingigantirne l'effetto.
    Quello però che a me risulta incomprensibile e sospetto è il fatto che alcuni dettagli vengano artatamente taciuti o non rilevati...a volte , come questo della moschea possono però modificare profondamente un racconto.

    Benvenuto nel blog Roby Bulgaro ;)
    A presto
    Namastè

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