mercoledì 30 marzo 2011

Liberiamo Bahare Hedayat

tratto da: Articolo21

di Ali Izadi 

Il Mondo di Annibale e Articolo21 condividono pienamente la proposta lanciata con questo articolo da Ali Izadi. La breve lettera che proponiamo di inviare all’ambasciata iraniana a Roma e l’indirizzo a cui spedirla sono specificati in calce a questo articolo.
Per il terzo Norouz (capodanno iraniano) consecutivo lei non è tornata a casa, colpevole di una protesta civile contro il regime iraniano. Ormai è un simbolo della resistenza delle donne iraniane questa ragazza di nome Bahare Hedayat, attivista del movimento studentesco e per il rispetto dei diritti umani. E’ stata arrestata nel gennaio del 2009, dopo il colpo di stato, cioè la fraudolenta rielezione di Mahmoud Ahmadinejad, era la portavoce del gruppo Tahkim Vahdat.E’ stato il suo quinto arresto. Ma questa volta l’hanno mandata nel braccio più terrorizzante, il 209, del più famigerato  penitenziario iraniano, Evin: eppure  lei ha soltanto 25 anni. Ma  in quel terrificante reparto dovrà restarci ancora a lungo; l’hanno condannata a nove anni e mezzo di detenzione.
A Bahare è stato negato tutto quello che di solito viene riconosciuto ai prigionieri in Iran, dal permesso a trascorrere le feste del nostro capodanno con i parenti  ai brevi permessi ad uscire dal carcere, alle visite in carcere da parte dei parenti, alla possibilità di telefonare a casa. La prossima settimana compirà gli anni in galera, per la terza volta.
Il movimento studentesco iraniano ha lanciato una campagna per la sua liberazione e credo sarebbe importante se anche gli italiani aderissero, se firmassero la lettera aperta che è stata divulgata in tutto il mondo per la sua liberazione. Sarebbe bello se lei il 5 aprile potesse festeggiare a casa il suo compleanno. Non bisogna pensare che queste campagne non producano niente.
La mobilitazione degli iraniani e del mondo in favore di questa ragazza ha già prodotto qualcosa, sembra che ieri infatti le sia stato accordato il permesso per incontrare il marito, il primo incontro tra i due da quando è stata arrestata.
Bahare purtroppo non è l’unica a fronteggiare un destino così terribile. La sua amica Mahdie Golroo si trova in una situazione molto simile. E tanti altri prigionieri politici gremiscono le prigioni iraniane. Impegnarsi per Bahare vuol dire fare il possibile per tutti loro.

Vi proponiamo di scrivere all’ambasciata iraniana a Roma:
“Vi chiediamo di liberare la studentessa iraniana Bahare Hedayat, ingiustamente detenuta da 3 anni”

e inviare a:
Ambasciata della Repubblica Islamica d’Iran in Italia. Via Nomentana 361 - 00162 ROMA

4 commenti:

  1. firmo tutti gli appelli di amnesty, trovo strano che non ci sia stato un appello per questa prigioniera. forse mi è sfuggito.
    namastè

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  2. Lei è purtroppo uno dei tanti prigionieri di guerra. Ad esempio in Cina c'è il premio Nobel per la pace.

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  3. Infatti hai ragione Francesco, il sito di Amnesty non riporta questo appello. È strano sì, evidentemente si è mosso per canali differenti. Io l'ho preso su "Il mondo di annibale" e su "articolo21" il che mi dà comunque tranquillità e quindi aderisco senza alcuna difficoltà.

    Un abbraccione
    Namastè

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  4. Già Paòlo, sono davvero troppe le persone che pagano con la prigionia il desiderio di democrazia e libertà...ma noi continuiamo ad essere la voce di chi non ne ha...e forse saremo anche partecipi di un mondo migliore...*_*

    Ti abbraccio
    Namastè

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