venerdì 11 marzo 2011

Corea del Nord: fame, violenza e abusi contro i diritti umani

tratto da: HumanitaUomo

a cura del Parlamento Europeo

 Shin Dong-Hyuk, oppositore del regime, mostra 
le ferite che si è procurato fuggendo al campo N.14,
dove è stato imprigionato per 24 anni. 
E' l'autore di un libro che racconta la sua vita nel campo. 
©BELGA_AFP PHOTO_JUNG YEON-JE
La Corea del nord assurge agli onori della cronaca internazionale solo quando minaccia nuovi test nucleari. Ma la situazione dei 23 milioni di cittadini che subiscono abusi e violenze dal regime di Pyongyang preoccupa i deputati europei, che settimana scorsa hanno discusso con alcuni esperti le possibili misure internazionali, sulla base della recente risoluzione del Consiglio per i diritti umani dell'ONU.

"La questione nucleare domina spesso il dibattito e tendiamo a sacrificare i diritti umani, il che è fondamentalmente sbagliato", dice Ana Gomes, socialista, portoghese, durante l'audizione organizzata settimana scorsa dalla sotto-commissione per i diritti umani del Parlamento per analizzare il report del prof. Vitit Muntarbhorn, adottato dal Consiglio per i Diritti umani dell'ONU il 25 maggio.
All'incontro ha partecipato anche l'inviato speciale USA per la Corea del Nord Robert R. King, che ha definito il regime di Pyongyang "uno dei peggiori al mondo" in termini di abusi contro i diritti umani.
"Se dici una parola sbagliata sei finito"
E' difficile avere notizie precise su cosa accade nel paese, a causa della quasi inacessibilità agli stranieri. Ma i racconti dei rifugiati offrono uno spaccato dell'orrore quotidiano: lavori forzati, repressione politica e religiosa, traffico di esseri umani, torture, stupri, assassinii...
Shin Dong-hyuk, 28 anni, oggi rifugiato in Corea del Sud, è nato e ha trascorso i primi 24 anni della sua vita in un campo di lavoro per presunti oppositori politici. Nel 2005 è riuscito a fuggire, e ora racconta: "Le persone non hanno più un'identità, né diritto a parlare, a mangiare, a spostarsi. L'esecuzione è assicurata alla prima parola sbagliata. E tutti sono obbligati a lavorare nelle miniere fino a sera, anche i malati".  Secondo la presidente della sotto-commissione Heidi Hautala, verde finlandese, oltre un milione di persone hanno trovato la morte nei campi.
La Corea del Nord: mappa geopolitica
Un altro problema di dimensioni spaventose è la fame. "Il Programma Alimentare delle Nazioni Unite nel 2008 ha stimato che il 40% della popolazione potrebbe essere colpita dalla scarsità alimentare e avrà bisogno di assistenza nei prossimi anni", spiega Hannah Song dell'ONG "Libertà in Corea del Nord".
Che cosa può fare l'UE
I parlamentari hanno discusso possibili misure di aiuto al popolo coreano. Fra le soluzioni, aumentare le informazioni disponibili, facilitare le condizioni di ammissioni dei rifugiati, istituire una commissione d'inchiesta ONU sui crimini contro l'umanità.

L'UE dovrebbe anche rafforzare il dialogo politico, andando "al di là delle questioni marittime. "Serve una cooperazione" globale" - dice László Tőkés, popolare rumeno, ricordando che "gli USA sono il partner più importante".


E alcuni deputati propongono la creazione di una task-force europea incaricata di monitorare la situazione e "prepararsi alla caduta del regime". Tutti favorevoli all'approvazione di una risoluzione parlamentare che denunci la situazione. Mentre una delegazione di parlamentari si appresta a visitare il Paese in giugno.

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