giovedì 3 marzo 2011

Un elicottero NATO ha ucciso nove bambini in Afghanistan

tratto da: ilpost
 
Il generale Petraeus ammette l'errore e chiede scusa, Karzai protesta violentemente.

La NATO ha ammesso mercoledì che due suoi elicotteri hanno ucciso il giorno prima nove bambini afgani, scambiandoli per i responsabili dell’attacco a una base NATO nelle ore precdenti. Si tratta di uno delle più gravi stragi di innocenti dall’inizio della guerra, commenta il New York Times. I bambini avevano tra i 9 e i 15 anni e stavano raccogliendo legna da ardere nelle montagne dell’Afghanistan orientale, nella provincia di Kunar: solo uno del gruppo è sopravvissuto. Il capo delle forze NATO in Afghanistan ha diffuso un comunicato personale di ammissione di colpa per la strage.
«Ci dispiace profondamente per questa strage e chiediamo perdono al governo e al popolo afgano, e soprattutto ai familiari sopravvissuti di coloro che sono stati uccisi. Non sarebbe mai dovuto accadere»
L’ammissione è arrivata dopo le proteste degli abitanti del villaggio di Nanglam, dove i bambini vivevano. Hemad, il sopravvissuto, ha raccontato di essersi salvato grazie a un ramo di albero che gli è caduto addosso dopo essere stato colpito da un razzo, nascondendolo alla vista: “Gli elicotteri hanno sparato ai bambini uno dopo l’altro”.

Le basi americane nella zona saranno smantellate nelle prossime settimane, dopo le proteste degli abitanti della valle di Pech. Martedì un razzo era stato lanciato contro una base, e la dichiarazione della NATO afferma che era partita una ricerca dei responsabili con gli elicotteri, che hanno sparato “in direzione del punto di origine dell’attacco”. Ma, continua il comunicato, “sembra esserci stato un errore tra l’individuazione del punto e la localizzazione delle operazioni con gli elicotteri”. Gli abitanti del villaggio hanno raccontato di aver trovato i corpi dei bambini maciullati dai colpi.
Il presidente afgano Hamid Karzai, che si trova in visita ufficiale a Londra, ha espresso “la più forte condanna possibile” nei confronti della strage. Gli oltre duecento abitanti del villaggio che si sono radunati per protestare gridavano “Morte all’America” e “Morte a Obama e ai suoi alleati”.

4 commenti:

  1. Ciao Emanuele! Atroce vero?
    Esistono parti di mondo dove anche solo l'aprire gli occhi al mattino comporta un rischio per la propria esistenza :-(

    Abbraccio
    Namastè

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  2. E a questo dovremmo pensare la mattina quando ci alziamo, intendiamoci non parlo di essere tristi e pensiorosi, ma sorriadiamo alle persone che incontriamo e diciamo buogiorno non possiamo più permetterci di essere divisi, la terra è piccola e ci stiamo sopra tutti, dobbiamo inondare di positività per combattere le negatività, indirettamente so che cosa vuol dire essere sotto i bombardamenti, mia madre ce lo raccontava sempre che sono sempre gli innocenti che pagano il conto mai chi prepare il pranzo.

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  3. Ciao Zak, come sempre sono i deboli e gli ultimi a pagare il conto più alto.
    Per la tua perorazione, poi , non posso che essere d'accordo, il mondo sarebbe migliore se ognuno sorridesse al proprio vicino...Sì, contagiare il mondo con la pace e l'amore incondizionato è la vera ed unica strada.

    Ti auguro una serena serata ^_-
    Namastè

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