lunedì 23 agosto 2010

L'Italia non è Ogm free, non ancora putroppo


fonte: www.greenreport.it

Antonio Lupo

ROMA. Sono il presidente del Comitato Italia Amig@s Movimento Sem Terra, sono un medico, non un esperto di Ogm né di agricoltura, ma la comunanza di molti anni con i movimenti contadini dell'America Latina mi ha fatto appassionare ai beni comuni, acqua, terra e cibo, fondamentali per la salute assai più che le tecnologie, compreso le promesse di vita infinita, grazie ai futuri risultati della genetica, che tanto piacciono a Berlusconi, don Verzè e al prof. Veronesi.

Condivido le analisi del convegno della task force del 20 luglio 2010, dove si è ricordato come anche il premio Nobel Luc Montagner ha definito gli Ogm una tecnica obsoleta.

Ritengo che sia anche una tecnica rozza, dato che introduce un gene estraneo, tramite un vettore virale, nel poco conosciuto concerto del corredo genetico, una tecnica quindi pericolosa e poco produttiva.

Mi auguro che la task force possa condividere questo mio giudizio, ma alcune delle sue organizzazioni, dicono una mezza verità, cioè una mezza bugia, quando affermano che l'Italia è Ogm free. Non abbiamo coltivazioni Ogm, ma la quasi totalità degli italiani, pur contrari, mangia ogni giorno alimenti Ogm, senza saperlo La maggior parte degli allevamenti utilizza mangimi contenenti soia Ogm proveniente da Brasile e Argentina.

Quindi anche gli alimenti derivati (latte, carne uova e formaggi) sono alimenti Ogm. Perfino i Dop, ha dichiarato Gavino Usai, di Assalzoo, l'organizzazione dei produttori di mangimi (vedi Giuseppe Sarcina - 28012010 Corriere della Sera: "Produttori: Ogm utilizzati da quasi tutti gli allevatori comprese le filiere Dop, nella «dieta» di mucche, polli e maiali. )

In Italia importiamo 3,5 milioni di T./anno di soia Ogm, per produrre i mangimi consumati.

A luglio 2007, all' inizio della campagna "Italia Liberi da OGM", Carlo Petrini dichiarava al Manifesto: " Tutta la filiera deve essere garantita, intendo dire Ogm-free. Quello che mangia la vacca è importantissimo. Si deve puntare alla riconversione della mangimistica, perché il mangime è la porta di servizio attraverso cui silenziosamente stanno passando gli OGM."

Anche Ivan Novelli, presidente di Greenpeace Italia, al convegno di Slowfood il 21 luglio 2010 ha detto chiaramente : "L'Italia non sarà OGM free, se non sarà libera dai mangimi OGM"

http://www.youtube.com/watch?v=Pnw-qPORu90

E da questa porta, dopo 3 anni ancora e sempre aperta, Fidenato ha è tentato di far entrare il mais OGM in Friuli.


Dire che l'Italia non è Ogm free non è disfattismo, ma centrare il vero problema della lotta agli Ogm, trovare soluzioni e organizzare forze per liberarci dai mangimi Ogm.

E' giusto sperare nella diffusione della tecnica Mas ( selezione assistita marcatori), ma non credo che le multinazionali dell'agrobusiness abbandoneranno spontaneamente gli Ogm.

In reatà sono ancora all'attacco, in Brasile la tedesca Bayer (non la famigerata Monsanto!) ha tentato di introdurre il suo riso Ogm, cioè il riso che è l'alimento identitario del paese, ma è stata bloccata dai movimenti sociali. Sempre la Bayer ha tentato con il mais Ogm in Paranà ( Brasile), anche questo tentativo è stato bloccato.

E continua l'espansione di coltivazioni di soia in Amazzonia, nuova frontiera da deforestare. Mentre in America Latina, come in Africa, le imprese straniere comprano grandi estensioni di terra per coltivare soia mais e cereali, a uso mangimi o agrocombustibii .

Ho letto che in Italia parecchie realtà si stanno muovendo per produrre maggior quantità di mangimi non Ogm.

Crediamo di poterli aiutare, e molto, se identifichiamo il nome dei prodotti alimentari Ogm, cioè di origine da mangimi Ogm, e informiamo la popolazione, invitandola a non acquistare quei prodotti.

Aiuteremmo l'Italia, la sua natura e la sua popolazione, ma allo stesso tempo saremmo solidali con i popoli e i piccoli contadini del Sud del mondo e la loro strenua resistenza alle multinazionali del "cibo unico", condotta in nome della sovranità alimentare e dell'agroecologia .

1 commento:

  1. Lìho pubblicato su facebook con il seguente commento:
    Come per il Nucleare, si vuole forzare la scienza, piegare la verità alle esigenza del mercato. Fare della convenienza degli investitori la scelta migliore per i popoli, Pur di ottenere un vantaggio si è disposti a prostuire la verità, a mentire, a manipolare le coscienze. Non importa e non interessa che la ricerca ci consegni soluzioni maggiormente valide ed avanzate, compatibili e naturali, non interessa perchè da salvaguardare non è l'interesse comune ma quello degli azionisti...ed è cosa diversa. La rete poi, l'autoproduzione, la naturalità, la decrescita, spaventano più di ogni altra cosa, perchè implicano una ridiscussione del sistema, che tanto vantaggio sta portando ai pochi...cosa interessa di Gaia? Nulla, se ne occuperà qualcun'altro prima o poi...

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